La 67°edizione dei premi del cinema italiano torna in presenza (dopo due anni) e vede il trionfo di "È stata la mano di Dio" e di "Freaks Out". Tutti i premiati

In presenza, dopo due annni di streaming, si è svolta la 67°edizione dei premi al meglio del cinema italiano. Nella cerimonia condotta da Carlo Conti e Drusilla Foer dei David di Donatello 2022, si sono avverati quasi tutti i pronostici delle nomination. È infatti la pellicola "È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino a trionfare durante la serata, aggiudicandosi cinque statuette, cioè i due premi principali (miglior film e miglior regia) oltre ai premi per la miglior attrice non protagonista, miglior fotografia e il David giovani. Dal punto di vista numerico, tuttavia, ha trionfato anche "Freaks Out": il fantasy di Gabriele Mainetti ha collezionato sei stauette, anche se prevalentemente tecniche.
Durante la 67°cerimonia di premiazione, sono stati complessivamente consegnati venticinque David di Donatello, un David alla Carriera e due David Speciali. Il David alla Carriera 2022 è andato a Giovanna Ralli, star del cinema italiano con più di settant'anni di carriera tra cinema d'autore e grandi interpretazioni. I David Speciali nel corso dell'edizione 2002 sono andati a Sabrina Ferilli, una delle attrici più amate e popolari in Italia, e Antonio Capuano, fra le voci più originali del grande schermo in Italia.
"Belfast" di Kenneth Branagh è il miglior film internazionale, mentre "Maestrale" di Nico Bonomolo ha vinto come miglior cortometraggio; "Me contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola Incantata" diretto da Gianluca Leuzzi è il film vincitore del David dello Spettatore.
Per quanto riguarda i premi principali, spicca il premio a Swamy Rotolo per la migliore interpretazione femminile ("A Chiara") - è la più giovane a essere premiata con tale riconoscimento - mentre Silvio Orlando è stato premiato come migliore attore per la sua interpretazione in "Ariaferma".
Tutti i premi e i vincitori dei David di Donatello 2022
- Miglior film - "È stata la mano di Dio"
- Miglior regista - Paolo Sorrentino, "È stata la mano di Dio"
- Miglior attore protagonista - Silvio Orlando, "Ariaferma"
- Miglior attrice protagonista - Swamy Rotolo, "A Chiara"
- Miglior attore non protagonista - Eduardo Scarpetta, "Qui rido io"
- Miglior attrice non protagonista - Teresa Saponangelo, "È stata la mano di Dio"
- Miglior sceneggiatura originale - "Ariaferma"
- Miglior sceneggiatura non originale - "L’Arminuta"
- Miglior esordio alla regia - Laura Samani, "Piccolo corpo"
- Miglior produttore - "Freaks Out"
- Miglior fotografia - ex aequo "È stata la mano di Dio", Daria D’Antonio e "Freaks Out", Michele D’Attanasio
- Miglior compositore - "I fratelli De Filippo", Nicola Piovani
- Miglior canzone originale - "Diabolik", "La profondità degli abissi" di Manuel Agnelli
- Miglior scenografia - "Freaks Out", Massimiliano Sturiale, Ilaria Fallacara
- Migliori costumi - "Qui rido io"
- Miglior trucco - "Freaks Out"
- Miglior acconciatura - "Freaks Out"
- Miglior montaggio - "Ennio"
- Miglior suono - "Ennio"
- Migliori effetti visivi - "Freaks Out"
- Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini - "Ennio"
- Miglior film internazionale (già assegnato) - "Belfast"
- Miglior cortometraggio (già assegnato) - "Maestrale", Nico Bonomolo
- David Giovani - "È stata la mano di Dio"