Aveva 89 anni e ha prodotto alcuni tra i più importanti film italiani
È morta nella sua casa di Roma a via Veneto, Marina Cicogna, storica produttrice cinematografica, la prima donna ad affermarsi in un ambiente prevalentemente maschile, premiata per questo anche con un David di Donatello alla carriera.
Marina Cicogna Mozzoni, che aveva 89 anni, ha reso possibili alcuni fra i più importanti film italiani, come “Teorema” di Pier Paolo Pasolini, “Metti, una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi e “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, di Elio Petri, vincitore di un Oscar nel 1971 per il miglior film straniero, premio che non andò a ritirare a Los Angeles per un’insuperabile paura dell’aereo.
La sua straordinaria esperienza e carriera sono state raccontare nel 2021 nel film documentario “Marina Cicogna. La vita e tutto il resto” di Andrea Bettinetti e nell'autobiografia “Ancora spero”, uscita quest'anno per Marsilio.
Nata il 29 maggio 1934 dal conte Cesare Cicogna Mozzoni e dalla contessa Annamaria Volpi di Misurata, nipote del conte Giuseppe Volpi di Misurata, che nel 1932 inventò la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, la contessa Marina Cicogna ha respirato cinema fin da ragazzina. Tra le sue relazioni, celebre il flirt con Alain Delon e una lunga storia con l’attrice Florinda Bolkan.