Quando uscì il primo leggendario Fast & Furious, nell'ormai lontano 2001, era difficile prevedere che avrebbe dato vita a un'intera serie di pellicole tanto fortunata quanto longeva. Il film raccontava di Brian O'Conner, un agente di polizia infiltrato all'interno di un gruppo di appassionati di motori sospettato di alcuni furti e capitanato dal re delle corse clandestine, Dominic Toretto. Prima di diventare amici, i due si sfidavano in una memorabile gara all'ultimo sangue. Una corsa veloce, come in maniera altrettanto veloce sembrava destinato a sgonfiarsi il fenomeno Fast & Furious. E invece...
Fast & Furious si è trasformato nella saga non fantasy più fortunata del nuovo millennio. A parte Harry Potter, Il signore degli anelli, Twilight, Hunger Games e affini, infatti, nessun'altra serie ha conosciuto un successo mondiale clamoroso quanto quella con protagonisti Vin Diesel e il compianto Paul Walker. Nel corso del tempo la saga ha saputo evolversi e cambiare, non solo nel “tuning” delle automobili, ma anche nel raccontare storie e personaggi differenti.
Tirariamo un attimo il fiato, facciamo un pit stop e torniamo a vivere i capitoli con un riepilogo veloce & furioso. Pronti? Via!
La pellicola da cui tutto ha avuto origine. Mescolando sfide spericolate alla "Gioventù bruciata" con la storia di un infiltrato in stile "Point Break", il primo "Fast and Furious" diretto da Rob Cohen ha trovato una sua strada personale all'interno del genere action, diventando il modello di riferimento per i vari "Fuori in 60 secondi", "Need for Speed" e "The Transporter", oltre che per gli episodi successivi della saga. Tra auto da sogno, belle ragazze, una colonna sonora esaltante che unisce il rock all'hip-hop, corse velocissime e tanta azione, il primo film della saga resta la pellicola per eccellenza per una serata tra soli uomini. In pratica, l'equivalente al maschile di "Titanic", "Le pagine della nostra vita" e "Colpa delle stelle" messi insieme.
L'episodio meno riuscito dell'intera saga. La trama ricalca in maniera spenta quella del capitolo precedente, giusto un cambio di location, da Los Angeles a Miami, e un aggiornamento nel parco auto e nel parco ragazze, con Eva Mendes e Devon Aoki che vanno a sostituire Jordana Brewster e Michelle Rodriguez. Il cambiamento più rilevante è però un altro: al fianco di Paul Walker questa volta troviamo un Tyrese Gibson privo del carisma di Vin Diesel. La serie di Fast & Furious sembra già a corto di carburante, ma chi pensa sia arrivato il momento di tornare ai box si sbaglia.
Il terzo capitolo è quello più sfortunato ai botteghini e anche quello più contestato dai fan della serie. L'ambientazione è del tutto nuova, così come i personaggi. Nella trasferta giapponese il protagonista non è più l'agente O'Conner, bensì Sean Boswell (Lucas Black), un ragazzo appassionato di corse, questa volta presenti nella variante “drifting”, ovvero le spettacolari sbandate controllate che fanno fischiare le gomme. Un episodio più adolescenziale ma che, nonostante la tiepida accoglienza, ridà linfa vitale alla saga grazie alla regia adrenalinica di Justin Lin, confermato dietro la macchina da presa per i tre capitoli successivi, e al cameo finale che preannuncia il ritorno di Vin Diesel.
Sequel dei primi due ma prequel di Tokyo Drift, il quarto episodio rappresenta la vera rinascita del brand Fast & Furious. Con Justin Lin ormai rodato alla guida, come rivela il sottotitolo italiano fanno ritorno le parti originali: i protagonisti del primo episodio. Dom Toretto prosegue la sua attività criminale nella Repubblica Dominicana ma torna a Los Angeles per partecipare al funerale di Letty (Michelle Rodriguez) e insieme al ritrovato “nemicoamico” Brian (Paul Walker) e a sua sorella Mia (Jordana Brewster) si mette sulle tracce dell'assassino dell'amata. Con un'attenzione maggiore rivolta all'intreccio criminale piuttosto che alle corse clandestine, la saga di Fast & Furious si reinventa come intrattenimento action all'ennesima potenza. E al box-office torna a correre velocissimo.
Squadra che vince non si cambia, però si può rinforzare. La puntata numero 5 segue la scia della 4 e accelera ancora sul fronte degli incassi mondiali. Insieme ai “soliti” Vin Diesel, Paul Walker e Jordana Brewster, a questo giro entrano nel team il muscoloso Dwayne “The Rock” Johnson e la bella Elsa Pataky, impegnati in quel di Rio de Janeiro a inseguire il fuggiasco Dom Toretto. Il film si presenta come un thriller dalla trama più elaborata rispetto al passato e per la prima volta, oltre a quello del pubblico, riceve il plauso della critica. L'intrattenimento sguaiato e "tamarro" di "Fast & Furious" è stato finalmente sdoganato.
Letty è ancora viva? Ebbene sì e così Michelle Rodriguez fa il suo ritorno in scena nel sesto film. È lei la novità principale di una pellicola che per il resto ricalca le avventure dell'episodio precedente, con i fuggiaschi Dom e Brian che si trovano a collaborare con l'FBI per poter riottenere la tanto desiderata libertà. La differenza la fa l'affascinante ambientazione di Londra, il set principale delle nuove sempre più sfrenate corse.
Fast & Furious 7 (2015)
Dopo 4 episodi, Justin Lin cede il volante a James Wan, il regista di "Saw - L'enigmista", "Insidious" e "L'evocazione - The Conjuring", in quello che è l'ultimo film interpretato da Paul Walker, tragicamente scomparso proprio nel periodo delle riprese. Le sue scene sono state completate con l'impiego come controfigure dei due fratelli dell'attore, Caleb & Cody Walker.
Vin Diesel-Dominic Toretto, Paul Walker-Brian O’Connor, Dwayne Johnson - Luke Hobbs, Michelle Rodriguez - Letty Ortiz e molti altri, sono ormai entrati nel nostro immaginario cinematografico. La loro squadra è tanto stramba e mal assortita (come dirà Ramsey-Nathalie Emmanuel in questo settimo episodio), che solo la fiducia reciproca può davvero tenerli insieme e renderli quello che sono.
Il film è scandito dai ritmi classici di un action movie alla James Bond: inizio che ti lascia a bocca aperta, introduzione della storia, sviluppo. Sono tre i momenti di inseguimento e marmitte al massimo che vi faranno saltare sulla sedia: il primo (a nostro avviso il migliore) sulle montagne dell’Azerbaigian, il secondo tra i grattacieli di Abu Dhabi e per ultimo, la battaglia tra le strade di Los Angeles. Se a vedere Fast & Furious si va prevalentemente per vedere questa tipologia di spettacolo, questo settimo episodio ci ha lasciato molto più che soddisfatti.
Fast & Furious 8 (2017)
Le riprese di "Fast & Furious 8" sono iniziate nell’aprile 2016, con set a New York, Atlanta, Islanda e Cuba, dove per la prima volta è stata concessa l’autorizzazione a una produzione hollywoodiana, usando strade e auto dell’isola. La pellicola è dedicata ancora una volta a Paul Walker, star della saga, scomparso nel 2013: nel film il suo volto viene mostrato in una fotografia.
In questo ottavo capitolo la geniale terrorista Cipher (Charlize Theron) riesce a coinvolgere Dominic Toretto (Vin Diesel) nei suoi piani, rompendo l’idillio della sua luna di miele con Letty (Michelle Rodriguez). Gli amici di Toretto, guidati dall’agente Hobbs (Dwayne Johnson), dovranno chiedere aiuto a un ex acerrimo nemico: Deckard Shaw (Jason Statham).
Arriva in tv l'ottavo film della saga da record. Vin Diesel, Dwayne Johnson, Charlize Theron, Jason Statham e Kurt Russell promettono azione e velocità adrenalinica