Dopo aver conquistato milioni di appassionati di videogiochi in tutto il mondo, «Assassin's Creed» riuscirà a convincere anche l'esigente pubblico cinematografico? La pellicola diretta da Justin Kurzel con Michael Fassbender e Marion Cotillard ci proverà a partire dal 4 gennaio, quando è prevista in arrivo nelle nostre sale.
Il mondo del cinema e quello dei videogame tradizionalmente hanno qualche difficoltà ad andare d'accordo. Negli ultimi tempi sono sempre di più i giochi, per computer e console ma non solo, che passano al grande schermo. Sono però pochi quelli che riescono a replicare lo stesso successo a livello di critica, spesso poco benevola nei loro confronti, e di grande pubblico. Di recente per esempio è stata molto contraddittoria l'accoglienza riservata a «Warcraft - L'inizio», flop negli Usa capace però di riscattarsi in altri mercati internazionali, in particolare quello cinese.
In attesa del ritorno dell'eroina Lara Croft nel reboot di «Tomb Raider», questa volta interpretata non da Angelina Jolie ma da Alicia Vikander, andiamo a conoscere qualcosa in più riguardo ad «Assassin's Creed». Cercando di capire se Michael Fassbender in inedita versione action-hero ce la farà a unire questi due mondi.
Una saga di successo
Il film girato da Justin Kurzel è liberamente ispirato ai videogame dell'avventurosa serie action di «Assassin's Creed». Una delle saghe di maggior successo in campo videoludico degli ultimi anni, realizzata da Ubisoft a partire dal 2007 e che ha poi dato vita a numerosi seguiti e spin-off, che in totale hanno venduto oltre 76 milioni di copie nel mondo. I vari giochi hanno affascinanti ambientazioni storiche internazionali, trame elaborate, molta azione e atmosfere cinematografiche. Il passaggio al grande schermo era quindi quasi inevitabile.
Non la tipica trasposizione
La pellicola non è un adattamento cinematografico classico. Si tratta piuttosto di una storia nuova e del tutto originale ambientata all'interno dello stesso universo proposto dalla serie di videogame, con cui forma una narrazione transmediale.
Le differenze con i videogame
Per rivivere i ricordi del suo antenato Aguilar, nel film il protagonista Callum Lynch (Michael Fassbender) utilizza l'Animus, una tecnologia proposta in una maniera differente rispetto al gioco, come ha spiegato l'attore: ?Per noi è stato importante allontanarci dai videogiochi ed è per questo che abbiamo un personaggio completamente nuovo e una nuova timeline, l'Inquisizione spagnola. Anche per quanto riguarda l'Animus, quando stai giocando al videogioco il personaggio è semplicemente sdraiato e ci si concentra nella regressione all'interno delle memorie, ma in un film non sarebbe stato interessante vedere Callum semplicemente seduto mentre Aguilar proseguiva nel suo viaggio e volevamo che anche Callum vivesse fisicamente quel viaggio. Per questo abbiamo optato per l'Animus sotto forma di braccio meccanico e l'idea è stata un successo. Ubisoft era così soddisfatta che stanno parlando di introdurlo nei prossimi giochi. È bello quando c'è questo intreccio tra i due mondi, i giochi e il film?.
Seconda volta insieme
Non è la prima volta che Justin Kurzel dirige Michael Fassbender e Marion Cotillard. I tre avevano infatti girato di recente anche «Macbeth», l'ultima visionaria rilettura dell'opera di William Shakespeare, uscita nei cinema italiani a inizio 2016. Il regista australiano, l'attore irlandese di origine tedesca e l'interprete francese premio Oscar si devono essere trovati molto bene insieme, visto che a distanza di pochi mesi sono tornati a dividere lo stesso set, seppure per un film di tutt'altro genere.
Un cast di prestigio
Oltre ai due protagonisti, il cast del film comprende altri nomi eccellenti. In «Assassin's Creed» ci sono anche il premio Oscar Jeremy Irons, l'ottimo caratterista irlandese Brendan Gleeson (il padre dell'emergente Domhnall Gleeson), la sempre efficace Charlotte Rampling, l'attrice francese Ariane Labed vista nei film del marito Yorgos Lanthimos «The Lobster» e «Alps», e Michael Kenneth Williams, attore noto soprattutto al pubblico telefilmico per via delle sue partecipazioni alle serie «The Wire», «Boardwalk Empire - L'impero del crimine», «The Night Of - Cos'è successo quella notte?» e «Hap and Leonard».
Azione reale
Come rendere al cinema una serie di videogiochi tanto ricca di azione, inseguimenti e combattimenti? Il regista Justin Kurzel non ama molto l'uso di un montaggio frenetico o di troppi effetti speciali e ha preferito concentrarsi su acrobazie reali. Per l'occasione ha così collaborato con vari esperti di arti marziali e di parkour. Una decisione che ha obbligato il protagonista Michael Fassbender ad allenarsi parecchio per poter eseguire le coreografie e gli stunt senza un impiego eccessivo della sua controfigura.
Il trailer con la musica di Kanye West
Per il lancio della pellicola, è stato utilizzato un trailer molto accattivante e ritmato, accompagnato da «I Am a God», un brano del rapper Kanye West contenuto nel suo album del 2013 Yeezus.
Il trailer con la musica del videogame
Non tutti hanno apprezzato la scelta della canzone di Kanye West all'interno del primo trailer di «Assassin's Creed». C'è chi considera il pezzo poco adatto ad accompagnare le immagini, come Vincent Vendetta, un fan della serie di videogiochi che ha utilizzato al posto del pezzo del rapper uno dei brani più amati della saga, il Tema di Assassin's Creed II (Ezio's Family) composto da Jesper Kyd. Il risultato non è davvero niente male.
Un'ambientazione tra passato e presente
La pellicola è ambientata tra il presente e la Spagna del XV secolo. Oltre la metà del tempo del film è collocata nell'attualità, al contrario dei videogiochi che in genere propongono percentuali invertite. Le riprese si sono svolte, oltre che in Spagna, anche a Malta e a Londra. Alcune sequenze aggiuntive sono state inoltre girate nella Cattedrale di Ely, una cittadina dell'Inghilterra.
Un sequel già in arrivo?
Considerando che quella videoludica è una saga composta da diversi episodi, il regista si augura un destino simile anche sul grande schermo. Molto dipenderà dal successo di questa prima pellicola, ma intanto Justin Kurzel pensa già a un possibile sequel. Dopo l'Inquisizione spagnola, gli piacerebbe un'ambientazione più recente: ?Ho pensato di non andare troppo lontano nel tempo, magari potrei optare per gli anni '50 in America. Penso sarebbe molto interessante ambientarlo durante il periodo della Guerra Fredda. Per tradizione, credo si debba andare più indietro nel tempo. Ma la storia recente è qualcosa che mi interessa molto, potrebbe venirne fuori un buon noir?.
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