«Come diventare grandi nonostante i genitori», l’intervista a Leonardo Cecchi

Nelle sale arriva una bella commedia Disney ispirata alla serie Alex & Co e non è solo per ragazzi: anche gli adulti hanno da imparare

Una scena del film di Luca Lucini: da sinistra, Emanuele Misuraca (20), Leonardo Cecchi (18), Federico Russo (19) e Saul Nanni (17)
25 Novembre 2016 alle 17:58

Capita in tutte le famiglie, prima o poi. Quando un figlio ha un nuovo amico (o una nuova amica) a un certo punto i genitori vogliono conoscerlo per scoprire se è un tipo a posto.
Succede lo stesso con i personaggi televisivi, quando conquistano l’affetto dei giovanissimi. Prendiamo «Alex & Co», la sitcom italiana lanciata da Disney Channel nel 2015: un fenomeno che ha stregato milioni di ragazzini. Magari non conoscete nomi e volti dei protagonisti, ma sapete che ogni sera fanno ridere e canticchiare i vostri figli, che li ammirano perché sono ragazzi puliti, amano suonare e non si tradirebbero mai.

Ora finalmente tocca a voi incontrarli: non sul piccolo schermo, però, ma al cinema. Alex (interpretato da Leonardo Cecchi) e gli altri sono infatti tra i protagonisti di «Come diventare grandi nonostante i genitori», il primo film prodotto da Disney Italia, che è uscito il 24 novembre e ha tutte le carte in regola per portare nelle sale le famiglie al completo.

Anche i «grandi» infatti potranno entrare nel mondo di Alex e dei suoi amici, attraverso una storia che propone i giovani attori della serie tv affiancati da grandi nomi come Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno e Matthew Modine, e si spinge molto più in là: è pensato anche per i «grandi» e offre inevitabilmente degli spunti di riflessione per i genitori.

Il film infatti non racconta solo le vicende di un gruppo di giovanissimi amici (e aspiranti musicisti), ma anche l’eterno conflitto tra padri, madri e figli. La sceneggiatura è di Gennaro Nunziante, autore di tutti i film di Checco Zalone, e la regia è di Luca Lucini, che ha diretto film come «Tre metri sopra il cielo» e «Amore bugie e calcetto». A raccontarci il film è proprio Leonardo Cecchi, l’Alex della serie e del film, idolo delle ragazzine italiane.

Allora, Leonardo, come ti prepari all’uscita del film?
«Studiando come un matto. Il lavoro sul set mi ha fatto fare molte assenze da scuola e sto cercando di recuperare».
Com’è passare dalla tv al cinema?
«È stata un’esperienza unica: abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con attori fantastici. All’inizio ci facevano soggezione, ma poi li abbiamo coinvolti in un clima da gita scolastica che ha alleggerito la tensione. Ho fatto amicizia soprattutto con Matthew Modine: parlava solo inglese, ma mia madre è americana e non ho avuto problemi. Matthew ha un carisma incredibile: lo osservavo per cercare di rubargli qualche segreto».
Nel film a volte i genitori sembrano più immaturi dei figli...
«In effetti a volte esagerano con ansie e pregiudizi, ma quello che conta è l’atteggiamento dei ragazzi, pronti a lavorare duro e a fare sacrifici per quello in cui credono: la musica, l’amicizia, l’amore».
Ci racconti la tua storia?
«Sono nato negli Stati Uniti dove papà, che è italiano, ha incontrato mia madre. Poi ci siamo trasferiti a Torino, dove mi sono iscritto in un liceo dove spesso si svolgevano casting per aspiranti attori. Sono stato convocato a Milano per un provino. Da lì è arrivata l’occasione di “Alex & Co” e poi... eccomi qui!».
Quali sono le ragioni del grande successo della serie?
«I personaggi non sono delle caricature ma ragazzi veri, con sogni e speranze uguali a quelle di chi li guarda. E poi sul set, fin dal primo giorno, si avvertiva un’incredibile positività, una voglia di dare il massimo per uno scopo comune. E non parlo solo degli attori ma di tutti, dal regista ai tecnici. C’era sempre un clima allegro: quando ci si diverte il pubblico se ne accorge e si sente parte di qualcosa di bello».
Senti la responsabilità di essere un punto di riferimento per tanti ragazzini?
«Sì, ma non mi pesa perché l’affetto fa sempre piacere e voglio che la mia influenza sia solo positiva. Non faccio il divo e non mi do arie: a scuola o sul set mi piace impegnarmi al massimo. Un messaggio ai miei coetanei? Seguite i vostri sogni e pensate sempre in grande».
A proposito di sogni: dopo questo film vorresti...
«Farne subito un altro!».

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