Sboccato, irriverente, volgare. "Deadpool 2" vincerebbe senza troppi sforzi l’Oscar per la maggior densità di parolacce su grande schermo. D’altra parte, il primo film con il supereroe senza peli sulla lingua detiene ancora oggi il record di incassi negli USA tra i film vietati ai minori di 17 anni. Squadra che vince non si cambia, e così Ryan Reynolds torna a vestire tutina rossonera e le cicatrici di Wade Wilson/Deadpool, supereroe mutante che ne passa sempre di tutti i colori, ma affronta ogni situazione con ironia e battute piazzate con la precisione di un cecchino. Dalla scena iniziale a quella finale, in "Deadpool 2" riderete tantissimo, soprattutto se siete appassionati di cinecomics, perché Deadpool si diverte un sacco a prendere in giro soprattutto i cinecomics degli altri!
Il trailer
La trama
Nel primo film, abbiamo scoperto come Wade Wilson, mercenario chiacchierone e ex-soldato delle forze speciali, abbia attraversato l’inferno per sopravvivere alla sua malattia diventando un mutante immortale e ricoperto di cicatrici. In «Deadpool 2» si parte o meno dove eravamo rimasti: dopo un tour mondiale a caccia di delinquenti e assassini, Wade torna a casa ma la sfortuna sembra accanirsi su di lui.
Incavolato nero per il torto subito ma senza avversari su cui scatenare la sua vendetta, si trova in balia di una trama sottile come una foglia che è essenzialmente una serie di combattimenti incatenati uno all’altro dalle battute e dalle citazioni pop dei protagonisti. Quando uscirete dalla sala del cinema, potreste persino chiedervi “ma alla fine, chi era davvero il cattivo del film?”. Molto più probabilmente, non vi porrete nemmeno il problema perché «Deadpool 2» è l’unico film di supereroi dove si ride di gusto, dove il protagonista non si prende sul serio nemmeno durante le scene più drammatiche e tristi.
Un po’ come quando Willy il Coyote guarda verso di noi, in camera, un attimo prima di essere fatto in mille pezzi da dieci barili di carburante che esplodono e noi ridiamo sapendo che sì, ora è a pezzettini, ma nel giro di cinque secondi sarà di nuovo integro e pronto per l’ennesima corsa per acchiappare Beep Beep.
Universi e supereroi
Facciamo un po’ di chiarezza, per chi magari non è appassionato di supereroi e di fumetti ma vuole comunque godersi Deadpool 2 e capire come sono “divisi” i super eroi al cinema. Marvel/Disney è l’impero dei cinecomics che comprende i Guardiani della Galassia, Hulk, Captain America e tutto il colorato universo che abbiamo visto nei film tra il primo Iron Man e Avengers: Infinity War. Batman, Wonder Woman, Superman e i futuri Aquaman e Flash sono invece di DC Comics, il “concorrente” di Marvel tra i fumetti come sul grande schermo. I supereroi “mutanti” degli X-Men (quindi anche Wolverine) appartengono sempre al mondo Marvel, ma non si incontrano (quasi) mai con il circo degli Avengers e vivono delle avventure separate.
Questo è il motivo per cui Deadpool non si è scazzottato con gli Avengers in Civil War o non ha cercato di rubare qualche Gemma dell’Infinito prima di Infinity War, nonostante nei titoli iniziali del film ci sia comunque la classica sigla Marvel.
Naturalmente, questa divisione non impedisce a Deadpool di scatenarsi in battute di ogni tipo sui suoi “colleghi” supereroi, prendere in giro l’idea della squadra dei supereroi alla Justice League (o Avengers) o perdere una sola occasione di lanciare qualche frecciatina soprattutto sugli eroi di DC Comics.
Il cast
Il nuovo Deadpool ha un cambio dietro la cinepresa: il regista del primo film, Tim Miller, ha lasciato ed è subentrato David Leitch – director di Atomica Bionda e John Wick, quindi una garanzia per quanto riguarda esplosioni e scene straripanti di calci, pugni e combattimenti assortiti.
Ryan Reynolds (Life, Self/Less) è di nuovo Wade Wilson/Deadpool e deve vedersela con Cable, il supereroe armato fino ai denti che proviene dal futuro interpretato da Josh Brolin (già interprete del super cattivo Thanos dell’ultimo Avengers). A dargli una mano (a modo loro, si intende) ci pensano T.J. Miller (Ready Player One, Rock of Ages) e Zazie Beetz, che interpreta la nuova super-eroina Domino.
A chi piacerà
Come abbiamo detto sopra, «Deadpool 2» non è un film per tutti: non tanto per la violenza e le esplosioni – non crediamo proprio che i ragazzini di oggi siano particolarmente impressionabili dal super eroe che va in mille pezzi (letteralmente!) o da battute e doppi sensi sul sesso –peraltro, rispetto al primo Deadpool, le scene sotto le lenzuola sono state ridotte di molto. Il fatto è che «Deadpool 2» è una raffica di battute tra una esplosione e un accoltellamento e questi sketch potrebbero non essere compresi da un pubblico di giovanissimi. Le battute non se le perderanno solo i ragazzini: Deadpool se la gode un sacco a prendere in giro gli altri film dei supereroi con una fucina di frecciatine verso i suoi compari mutanti come Wolverine, gli altri eroi della Marvel e soprattutto gli “antagonisti” della DC Comics. Se quindi non avete visto i film di supereroi, potreste perdervi battute sui due supereroi che si picchiano finché non scoprono di conoscere entrambi una Martha.
Detto questo, Deadpool 2 fa comunque divertire a prescindere: la scena dell’attacco “aereo” è una delle più divertenti ed esplosive del cinema pop d’azione, non solo dei cinecomics, così come le situazioni imbarazzanti in cui si ritrova Deadpool a causa della sua incredibile immortalità che lo fa sopravvivere addirittura a amputazioni disastrose. Poco importante se alcune battute vi sfuggiranno, «Deadpool 2» è il supereroe più maturo e scanzonato del grande schermo, a partire dai titoli iniziali (leggeteli per bene!) a quelli di coda, non sognatevi di alzarvi dalla poltrona finché non sono finiti!