Sebbene siano 21 i film usciti fino a oggi sul mondo dei Pokémon, "Detective Pikachu" è il primo in live-action che arriva sui nostri schermi: per chi avesse perso il conto, basti ricordare che il lungometraggio numero uno, Mewtwo colpisce ancora, risale al 1998 (ma uscì in Italia nel 2000), mentre l’ultimo è dello scorso anno – e che tutti i film sono rilasciati annualmente, in Giappone, nel mese di luglio.
Creato nel 1996 da Satoshi Tajiri, il franchise Pokémon nasce in realtà come coppia di videogiochi, sviluppati da Game Freak e pubblicati da Nintendo per la console portatile Game Boy. Il successo fu enorme sin dagli esordi e portò alla creazione di ulteriori videogiochi, anime, film, manga, un gioco di carte collezionabili, libri e innumerevoli gadget e giocattoli; secondo la rivista giapponese Famitsū, il franchise ha generato introiti per 4.000 miliardi di Yen, di cui 1.800 in Giappone e 2.200 all’estero. Nel novembre 2017 la Pokémon Company ha dichiarato di aver venduto oltre 300 milioni di videogiochi in tutto il mondo.
E se in attesa del 22esimo film della saga, Myūtsū no Gyakushū, previsto per il 22 luglio di quest’anno, approda nelle nostre sale Detective Pikachu, si deve soprattutto all’incredibile successo che ha ottenuto, nel 2016, Pokémon Go. La pellicola live-action, in arrivo giovedì 9 maggio sui nostri schermi e poi, il giorno dopo, su quelli statunitensi, si basa infatti su un altro videogioco, sempre del 2016 e dallo stesso titolo. Sviluppato da Creatures Inc. e pubblicato dalla Pokémon Company per Nintendo 3DS, il gioco aveva come protagonista un esemplare di Pikachu parlante che, sulle tracce del suo vecchio proprietario, aspirava a diventare un abile investigatore. Durante le sue indagini, il Pokémon era aiutato da Tim Goodman, un ragazzo appena giunto in città per ritrovare il padre scomparso.
La regia è di Rob Letterman, già autore di Shark Tale e Mostri Contro Alieni, che mancava dal grande schermo dal 2015, anno in cui portò in sala il primo lungometraggio di Piccoli Brividi. Il design realistico dei Pokémon è invece basato sull’opera di RJ Palmer: lo scenografo del film lo ha scoperto mentre era alla ricerca di progetti sui Pokémon online, ed è rimasto così colpito dalle sue opere d’arte che gli ha assegnato il compito di concept artist del film.
La voce originale di Pikachu è di Ryan Reynolds, doppiato in Italia da Francesco Venditti: durante la produzione del film era stata lanciata una petizione affinché fosse scritturato addirittura Danny DeVito. Il primo trailer, pubblicato sul canale YouTube di Warner Bros., ha raggiunto circa un milione e mezzo di like, un record per l’intera piattaforma. Il 19 aprile scorso è stato rilasciato anche il primo singolo estratto dalla colonna sonora, Carry On, di Kygo e Rita Ora – la quale interpreta, nella pellicola, anche il ruolo della dottoressa Ann Laurent.
Detective Pikachu è uno dei tre titoli basati su videogiochi che usciranno al cinema nel 2019; gli altri sono The Angry Birds Movie 2 e Sonic – Il film. L’ultima pellicola firmata Nintendo era stata Super Mario Bros, che risale al 1993 e incassò circa 21 milioni di dollari, meno della metà del suo budget, e fu considerata un flop dalla stessa casa produttrice.
Il 2019 sarà inoltre l'anno di nuovi esemplari e soprattutto nuovi capipalestra per la regione di Galar. The Pokémon Company ha annunciato infatti l'uscita, il prossimo autunno, di Pokémon Spada e Pokémon Scudo, i nuovi videogiochi RPG della serie sviluppati da Game Freak e disponibili in esclusiva per Nintendo Switch.
Pikachu
Ideato dai designer della Game Freak, Pikachu fa la sua prima apparizione nel ’96 nei videogiochi Pokémon Rosso e Blu per essere poi presente in altri cinque titoli della serie. Dopo essere stato scelto come personaggio principale dell’anime al fianco di Ash Ketchum, è diventato la mascotte ufficiale del franchise. Appare infatti in tutti i film di Pokémon, in numerosi manga derivati dalla serie e nel Pokémon Trading Card Game, dove è il personaggio più rappresentato in assoluto: per la sua popolarità è stato paragonato all’equivalente giapponese di Topolino. Le sue caratteristiche, negli anni, sono rimaste invariate: Pikachu è un Pokémon base della prima generazione di tipo Elettro, che evolve da Pichu al raggiungimento di uno specifico livello di felicità e si evolve a sua volta in Raichu, tramite l’utilizzo dello strumento Pietratuono.
Bulbasaur
Altro Pokémon della prima generazione di tipo Erba/Veleno, il suo numero identificativo del Pokedex è 1. Bulbasaur è anche uno degli starter dei primi due giochi della serie – Pokémon Blu e Rosso – insieme a Charmander e Squirtle: significa che è un candidato per accompagnare il giocatore nelle prime fasi del gioco. Fra i protagonisti dei videogiochi, sia il celeberrimo Ash Ketchum che poi Red e Vera hanno posseduto questo esemplare, in alcuni casi fino alla sua evoluzione Venusaur. Il suo nome deriva dall’unione della parola inglese “bulb”, bulbo, con il termine greco “sauros”, lucertola – e il suo design, originariamente ideato da Ken Sugimori, è rimasto immutato in tutte le versioni del videogioco.
Charizard
Ultimo stadio evolutivo – e numero identificativo 6 – di Charmander, che al livello 16 evolve in Charmeleon e al livello 36, appunto, in Charizard. A differenza delle sue forme pre-evolutive, questo si ispira non a rettili terrestri ma all’immaginario dei draghi occidentali. Ideato da Atsuko Nishida, è apparso per la prima volta nei primi videogiochi della serie Pokémon Rosso e Blu per diventare, col tempo, uno dei Pokémon più popolari del franchise, spiccando nel manga e poi nell’anime, tanto da comparire sulle copertine dei videogiochi. Non è un caso che nel 2016 un apoideo della famiglia Colletidae è stato denominato Chilicola charizard proprio in suo onore.
Jigglypuff
Pokemon numero 39 di tipo Normale ma che, nella sesta generazione – e quindi in Pokémon X e Y (2013) e poi Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha (2014) – ha acquisito una seconda tipologia, quella di Folletto. Jigglypuff compare numerose volte nell’anime: il suo debutto è nell’episodio «Sulle ali di una canzone» nel quale, armato di pennarello, fa addormentare i protagonisti con la sua mossa Canto e poi, innervosito dall’effetto, disegna sui volti degli insonnoliti. Insieme a Charizard, è uno dei personaggi giocabili della popolare serie crossover di videogiochi picchiaduro Super Smash Bros. Il suo nome giapponese deriva probabilmente dal termine “purin”, budino: dato l’aspetto rosa e rotondo, potrebbe anche basarsi sul personaggio di Kirby. Si evolve da Igglybuff quando la sua felicità è pari o superiore ai 220 punti ed evolve in Wigglytuff usando la Pietralunare.
Mr. Mime
Anche Mr. Mime, Pokémon della prima generazione di tipo Psico, acquisisce nel 2013 la tipologia Folletto. Il suo numero nel Pokedex è il 122 ed è l’unico Pokémon di Delia Ketchum, la madre di Ash; ne possiedono un esemplare anche Sabrina e Crystal. Insieme a Sudowoodo, è uno dei due Pokémon che, a partire dalla quarta generazione, hanno ottenuto una pre-evoluzione che deve apprendere la mossa Mimica. L’esemplare è infatti ispirato alle figure dei mimi e dei pagliacci, e la sua pantomima confonde i nemici che credono di vedere qualcosa che in realtà non esiste.
Psyduck
Pokémon della prima generazione di tipo Acqua, sia nell’anime che nel videogioco è uno dei Pokémon della capopalestra Misty. Assente in Pokémon Verde Foglia, Psyduck è uno dei quattordici Pokémon che possiedono una descrizione in sei lingue nel Pokédex, dove il suo numero identificativo è il 54. Se il suo mal di testa cronico si acuisce può acquistare strani poteri psichici, per poi dimenticarsene subito dopo: si evolve in Golduck al livello 33. In Detective Pikachu è il Pokémon partner di Lucy Stevens, aspirante giornalista e co-protagonista del film.
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