Agghiacciante, angosciante e impressionante: viene descritto così It Follows, film di David Robert Mitchell in sala da mercoledì 6 luglio. Definito il miglior horror degli ultimi dieci anni, il film ha fatto parecchio parlare soprattutto in America, dove è uscito diversi mesi fa.
La storia segue la vicenda della 19enne Jay, una ragazza normalissima che piomba in un vero e proprio incubo dove aver trascorso una notte con un suo compagno. Visioni inquentanti cominciano a farsi spazio nella sua vita e la consapevolezza di essere continuamente inseguita da un’entità malefica che non la molla mai ed è intenzionata a ucciderla la fa piombare nella pazzia.
Aiutata dai suoi amici, Jay è costretta a fuggire da questa “cosa” inquietante che sembra essere sempre a pochi passi da lei. Protagonisti di questo horror suggestivo sono un gruppo di adolescenti interpretati da Maika Monroe (Jay), Olivia Luccardi (Yara), Keir Gilchrist (Paul) e Lili Sepe (Kelly) insieme a quella presenza soprannaturale che non li molla neanche per un istante.
È cominciato tutto con un incubo. A svelare l’idea dietro il film è proprio il regista che ha raccontato in diverse interviste la genesi del film. A quanto pare a ispirarlo è stato un brutto sogno: “Ho circa 10/11 anni, sono a scuola e gioco con i miei amici.” ha raccontato “mentre guardo verso il parcheggio vedo un bambino che si dirige lentamente verso di me. Nel sogno so che si tratta di un mostro e comincio a correre più veloce che posso. Poi, dopo un paio di isolati, mi fermo ed ecco che il bambino gira l’angolo e continua ad avvicinarsi.” In molti hanno suggerito a Mitchell di utilizzare il sogno per trarne un bel film horror. Detto fatto... ecco It Follows.
All’inizio del film si vede un cine-teatro. Noto come il Redford Theatre, questa struttura storica in stile giapponese si trova a Detroit ed è il luogo dove fu proiettato per la prima volta il film La casa, film del 1981 diretto da Sam Raimi.
In quale periodo è ambientato It Follows? Non si sa... Il film gioca con ambiguità sull’unità temporale. Non è per nulla chiaro in quale periodo sia realmente ambientata la storia e gli elementi vintage, tipici degli anni ’60 o persino quelli anni '80, si mischiano a quelli più moderni - come il curioso device a forma di conchiglia utilizzato da Yara come un e-book reader - così da dare l’impressione allo spettatore di essere in un sogno.
Gli appassionati del genere non faranno troppa fatica a riconoscere i registi cui si è ispirato Robert Mitchell. Tra questi c’è sicuramente John Carpenter, il celebre regista di Halloween - La notte delle streghe a cui il film si ispira nelle ambientazioni che ricordano quelle del sobborgo di Haddonfield e George A. Romero, regista de La notte dei morti viventi o Zombi.
Per girare il film, il regista ha utilizzato principalmente lenti grandangolari per suscitare nello spettatore una maggiore sensazione di timore. La colonna sonora del film è invece siglata da Rich Vreeland ed è stata completata in meno di tre settimane. Il compositore fa persino un cameo nel film nei panni dell’annunciatore del liceo dove Hay sta cercando Hugh.
Non ha un vero nome il villain del film, ma viene semplicemente presentato come “la cosa”. Fin dalle riprese del film il regista e tutti i membri della produzione lo si sono approcciati a questa entità malefica in questo modo. Spesso, in alternativa a “la cosa”, il cattivo veniva etichettato con il soprannome “l’inseguitore”. "La cosa" inoltre si presenta sempre vestita di bianco o nudo e spesso, nel film la sua presenza o il suo imminente arrivo viene segnalato attraverso una diversa tonalità cromatica.
A un certo punto del film gli amici di Jay stanno giocando a “Old Maid”, variante inglese de gioco di carte da noi conosciuto con il nome di “Uomo nero”. Le regole del gioco sono in un certo senso simili a quelle con cui agisce “La cosa”: devi passare a qualcun altro quello che hai altrimenti perdi. A questo si aggiunge un’altra curiosità: molte delle carte specifiche inquadrate somigliano ad alcuni personaggi o eventi che prenderanno piede successivamente nel corso del film. Tra queste figurarno Cranky Kluck (l’insegnante arrabbiata) Old Maid (la vecchia signora) "Winnie Waite" (la cameriera), Bikey Bess (la ragazza in bici) e Bronco Buster (il cowboy con le pistole).
All’inizio del film, mentre Jay si guarda allo specchio e si sta preparando per l’appuntamento con Hugh notiamo anche due fotografie sullo specchio: una di Jay in piscina e l’altra di Jay con suo padre. Queste due immagini torneranno fondamentali verso la fine del film e avranno a che fare con “La cosa”. A tornare spesso nel film sono anche altri elementi che saranno utilizzati per incrementare la tensione nello spettatore. Tra questi una palla e anchel'acqua, elemento che torna sotto forma di lago o piscina.
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