Arriva al cinema il secondo film del giovane regista Fabio Mollo. Mia e Paolo non potrebbero essere più diversi, ma diventeranno inseparabili

«Ma tu lo vuoi un figlio o no?», è la domanda che aleggia su «Il padre d’Italia», secondo lungometraggio del giovane regista Fabio Mollo nei cinema italiani a partire dal 9 marzo.
Il regista si affida al talento di Luca Marinelli, straordinario protagonista di film come «Non essere cattivo» e «Lo chiamavano Jeeg Robot» e presto al cinema anche con «Slam - Tutto per una ragazza», e Isabella Ragonese, protagonista in questi giorni anche con «Questione di Karma» di Edoardo Falcone.
Fabio Mollo racconta il momento in cui abbandoniamo il nostro status di figli per diventare genitori. Il regista si interroga su cosa voglia dire essere genitori, sul desiderio di diventarlo, per gli eterosessuali e per gli omosessuali. Lo fa attraverso la storia di Paolo e Mia, due trentenni molto diversi tra loro che riflettono sul futuro e sulla vita e si ritrovano insieme in un folle viaggio viaggio verso sud.
Il risultato è un road movie che attraversa l’Italia, ma è soprattutto un'esplorazione di queste due anime solitarie, in cerca di risposte. E le risposte rriveranno, soprattutto grazie al confronto e al contrasto tra l’introverso e solitario Paolo e tra l’esuberante, eterna adolescente, Mia. «Il padre d'Italia» è un film di forte impatto visivo, dinamico, con una colonna sonora in cui le musiche degli Anni 80 si mischiano ad alcune rivisitazioni contemporanee di classici dell'epoca.
A metà tra dramma e commedia, il film prova a esplorare con sincerità tematiche attuali.
La trama
Paolo (Luca Marinelli) ha 30 anni, è un solitario e conduce una vita che lo porta a nascondersi dal mondo. Segnato da un passato doloroso da cui non riesce a riprendersi, il giovane, una notte come tante, fa la conoscenza di Mia (Isabella Ragonese), una prorompente e problematica coetanea al sesto mese di gravidanza e con la vita sottosopra. Spinto dalla volontà di riaccompagnarla a casa, Paolo comincia un viaggio al suo fianco che porterà entrambi ad attraversare l'Italia e a scoprire il loro irrefrenabile desiderio di vivere. «Per la prima volta ho visto un futuro, sono pazzo, secondo te?» chiede lui, con gli occhi pieni di lacrime.