Dopo i successi di The lobster e Il sacrificio del cervo sacro, Yorgos Lanthimos torna sul grande schermo con la sua terza pellicola in lingua inglese, la prima di cui non firma la sceneggiatura. Fra le fonti di ispirazione dichiara Amadeus, I misteri del giardino di Compton House e Sussurri e grida, ma il risultato è lontanissimo dai “soliti” film in costume. «Anche se sappiamo che all’epoca questa era la società», dice lo sceneggiatore Tony McNamara, «volevamo mostrare una sorta di crudeltà noncurante che traspare da sotto la facciata». Lui australiano, greco il regista, si sono sentiti liberi di allontanarsi dalla Storia inglese: il lessico, i dialoghi e soprattutto i balli di corte sono allora frutto di una fantasia distopica e, la maggior parte delle volte, divertentissima.
Nonostante la verità di fondo e nel quadro generale della storia, infatti, la principale preoccupazione degli autori (a cui si aggiunge la scrittrice Deborah Davis) era seguire le tre donne protagoniste assolute di questa vicenda. Se è già è raro che in un film ci siano due protagoniste femminili, in questo caso non solo ce ne sono ben tre, ma fanno anche cose che di solito sono appannaggio dei maschi: sparano ai piccioni, galoppano a cavallo, seducono uomini nei boschi. Per creare la giusta intesa fra i loro personaggi, prima di cominciare le riprese, le tre interpreti Olivia Colman, Rachel Weisz ed Emma Stone hanno trascorso tre settimane insieme: il loro viaggio prosegue adesso verso la notte degli Oscar del 24 febbraio, dove hanno una nomination a testa.
La trama
Nei primi anni del XVIII secolo, l’Inghilterra è in guerra contro la Francia. La sovrana britannica Anna però, colpita dalla gotta e da continui sbalzi d’umore, non riesce a gestire al contempo i problemi di salute e quelli del regno. L’intima amica Lady Sarah Churchill, allora, governa ufficiosamente il Paese al posto suo, e si prende cura della regina come si fa con i bambini. Finché non arriva al palazzo una lontana cugina di Sarah, Abigail, ridotta sul lastrico dalla bancarotta del padre, che entra nella famiglia reale come umile cameriera per poi rivelarsi un’abilissima arrampicatrice sociale, diventando così “la favorita” della monarca.
La regina Anna
La regina Anna – ultima discendente della casa regnante britannica degli Stuart – è una delle sovrane meno note d’Inghilterra, soprattutto perché non ha lasciato eredi: eppure ha dovuto affrontare 17 disgraziate gravidanze. Se una di queste fosse andata a buon fine, Giorgio III non sarebbe mai diventato re e probabilmente oggi non esisterebbero gli Stati Uniti.
Olivia Colman
A interpretare la regina Anna, con 16 chili appositamente presi, è Olivia Colman, che per questo ruolo ha vinto la Coppa Volpi a Venezia e il Golden Globe come miglior attrice in una commedia. L’attrice di Norwich aveva già lavorato con Yorgos Lanthimos nel 2015, in The lobster. La vedremo a breve nella terza stagione di The crown, in cui vestirà i panni di un’altra regina, Elisabetta II, appena smessi da Claire Foy.
Rachel Weisz
Anche Rachel Weisz faceva parte del cast di «The lobster», eppure il suo personaggio, la Duchessa di Marlborough, avrebbe dovuto essere interpretato da Kate Winslet. Lady Sarah è un antenato diretto di Winston Churchill e della principessa Diana. Churchill nacque infatti proprio nel palazzo che la regina Anna fa costruire per Sarah nel 1874, 166 anni dopo gli eventi raccontati dal film. La famiglia Churchill ha continuato a vivere al Blenheim Palace per 300 anni.
Lady Sarah
Quando Anna sale al trono, attribuisce a Sarah molti ruoli chiave, tra cui “Mistress of the Robes” (il titolo più alto che una donna potesse avere all’epoca, con la responsabilità di abbigliamento e gioielli reali) e “Responsabile dell’Amministrazione dell’Appannaggio della Regina”. Sarah sfruttò al meglio l’opportunità che le venne data: divenne la consigliera più fidata della sovrana, discutendo per ore di questioni politiche e di strategie militari.
Ha dichiarato, a tal proposito, Rachel Weisz: «Lady Sarah ha tutto: è intellettualmente molto potente, sessualmente molto potente, fisicamente abbastanza potente e, politicamente, è responsabile dell’intera nazione. Penso di lei che abbia la chiarezza e la determinazione di una leader politica moderna».
Donne brillanti che si comportano male
La prima bozza della sceneggiatura, firmata originariamente dalla sola Deborah Davis, risale a più di dieci anni fa. «È apparsa sulla mia scrivania di punto in bianco», ricorda la produttrice del film, Ceci Dempsey. «Era una fantastica storia di tradimenti, che offriva la rara opportunità di vedere delle donne brillanti comportarsi male».
Premi e candidature
Il film è stato presentato in concorso al 75esimo Festival di Venezia, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. È candidato adesso a 12 BAFTA, i premi del cinema inglese, e 10Oscar: miglior film, miglior attrice a Olivia Colman, miglior attrice non protagonista per Emma Stone e Rachel Weisz, miglior regista per Yorgos Lanthimos, ma anche migliore sceneggiatura, miglior fotografia, migliori costumi, miglior montaggio e miglior scenografia. L’American Film Institute l’ha inserito tra i dieci migliori film del 2018.
I costumi di Sandy Powell
I costumi hanno la firma di Sandy Powell, vincitrice di 3 Premi Oscar e candidata agli Oscar sia per questa pellicola che per «Il ritorno di Mary Poppins». A proposito de La favorita, Powell dice: «L’inizio del XVIII secolo non è un periodo molto conosciuto nel cinema, raramente è stato esplorato e certamente non in anni recenti. Ho potuto pensare ai costumi partendo da zero, dato che non ve ne erano da noleggiare nelle sartorie cine-teatrali. Abbiamo dovuto realizzare tutto, facendo a modo nostro, usando le nostre idee in termini di colore e stile».
La luce de La favorita
Il regista sapeva esattamente anche il tipo di illuminazione che voleva nel film: sostanzialmente nessuno. «Quel che si vede è esattamente quello che c’era il giorno della ripresa» dice Lanthimos; «a me piace che sia così: quando c’è il sole la scena è luminosa, quando il tempo è coperto la scena è più buia. Abbiamo usato la luce delle candele per tutte le scene notturne. In questo modo, lo spettatore ha il tempo di concentrarsi sull’essenza del film».
Abigail (Emma Stone)
Il film non lo rivela mai, ma nella realtà il personaggio di Emma Stone era anche cugina del leader dell’opposizione Robert Harley, interpretato da Nicholas Hoult. «Ho dovuto imparare a fare l’inchino, a sparare con un fucile dell’epoca e a cavalcare» racconta la Stone: «E poi c’è il protocollo reale. Quando esce da una stanza, Abigail deve indietreggiare, perché non si possono dare le spalle alla regina. Questo genere di cose mi ha molto incuriosito».
Robert Harley (Nicholas Hoult)
Nicholas Hoult torna a condividere il set con Rachel Weisz 16 anni dopo About a boy – Un ragazzo, girato quando aveva appena 13 anni. Nel frattempo è stato protagonista di Mad Max: Fury road e X-Men, ma il ruolo de La favorita è diversissimo da tutto ciò che ha interpretato in questi anni. Harley è infatti appassionato dell’abbigliamento appariscente, tacchi da 7 cm, calzamaglie e parrucche enormi. Una realtà storica che il film ricalca molto, ancorché in modo stilizzato.
Hatfield House
Il film è stato girato a Hatfield House, una proprietà giacobiana nello Hertfordshire, in Inghilterra, che ha ospitato i reali fin dal XV secolo. La struttura come appare oggi fu edificata nel 1611 da Robert Cecil, Primo Ministro di re Giacomo I, e abbonda di grandi scalinate, salotti spaziosi e – elemento indispensabile ai fini della trama – corridoi lunghissimi, che si estendono a perdita d’occhio.
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