“Mollo tutto e apro un chiringuito”: noi, milanesi alla riscossa

Arriva il film dell'Imbruttito, il ritratto (tutto da ridere) di una città

Germano Lanzoni è il "Signor Imbruttito"
9 Dicembre 2021 alle 16:31

Per risparmiare tempo convince i suoi dipendenti a fare smartwedding, cioè a sposarsi in teleconferenza, così non si allontanano dall’ufficio. Del resto lui «comincia a fatturare» prima ancora di aver fatto colazione. E al figlio dodicenne regala la partita Iva…

È l’Imbruttito, la maschera del milanese moderno e iperefficiente diventata popolare prima su Facebook, poi in due libri e in una serie di “corti” sul web. E ora nel film “Mollo tutto e apro un chiringuito” a vestire i suoi panni
c’è Germano Lanzoni, un vero milanese doc (fa anche lo speaker allo stadio San Siro!). A lui chiediamo un ritratto della Milano di oggi.


Il Signor Imbruttito pensa sempre agli affari ma alla fine è irresistibilmente simpatico. Come mai?
«A suo modo è tenero, un po’ come zio Paperone. Si sente un vincente, ma poi si trova sempre nei guai».

L’Imbruttito incarna virtù e difetti di Milano. Quali sono?
«È la città italiana che crede di più nella meritocrazia. E di conseguenza è accogliente: conta quello che sai fare, non da dove vieni. Il milanese è moderno, aperto, europeista. Magari un po’ sbruffone, perché si sente all’avanguardia e dà lezioni agli altri (una volta si diceva che «fa il Bauscia»). Un po’ schiacciato sul lavoro, questo sì: a furia di fatturare rischia di trascurare la gente. Del resto l’Imbruttito non ha amici, ha contatti. Ed è esigente perché è abituato bene: pretende di trovare ovunque ristoranti aperti sette giorni su sette, 24 ore su 24. E il caffè pronto sette secondi dopo averlo ordinato».

L’Imbruttito ha anche un linguaggio tutto suo…
«Che nasce dall’ufficio, dove del resto passa la maggior parte del tempo. Per lui il bus è “lo spostapoveri” e chi abita “fuori dalla circonvalla” (cioè dalla circonvallazione) è un “Giargiana”, eternamente destinato a un posto da stagista perché “deve farsi le skill” (che vuol dire “deve crearsi le giuste competenze”). A proposito: l’Imbruttito usa l’inglese a caso per darsi un tono. Per esempio dice: “Com’è andato il match? Dammi un feedback asap!” (traduzione: “Come è andato l’incontro? Mandami un resoconto il più presto possibile!”, ndr). E se gli altri non lo capiscono, tanto meglio: così si sente moderno e superiore».

E pensare che tutto è nato da tre ragazzi che non sono neppure di Milano…
«Già. I fondatori Marco De Crescenzio, Federico Marisio e Tommaso Pozza erano tre studenti di Taranto, Varese e Padova. Sono arrivati qui, ci hanno trovato “strani” e hanno cominciato a prenderci in giro su Facebook. E noi giù ad applaudire. Ve l’avevo detto che il milanese è accogliente, no?».

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