Ha creato scompiglio all'ultimo Festival di Cannes e ora si appresta a dividere il pubblico italiano anche in 200 sale, dall'8 giugno. The Neon Demon è uno dei film più attesi del mese e il merito va in gran parte al regista visionario che lo ha creato, Nicolas Winding Refn, che torna a stupire e stavolta prende di mira lo scintillante mondo della moda.
La sua creatura è un'aspirante modella, Jesse, che si trasferisce a Los Angeles per conquistare le passerelle. Sperduta e innocente, la ragazza ha il volto di Elle Fanning, sorella minore di Dakota, e astro nascente di Hollywood.
La pellicola racconta un viaggio di perdizione e desiderio di rivalsa finché la bellezza non diventa un'arma (letale). Prima di addentrarsi in questo labirinto pieno di lustrini scintillanti, abiti griffati e soprattutto tentazioni irrinunciabili ecco 5 cose da sapere sul fashion-horror diretto da Refn, un filmcontroverso ma irresistibile dove tutto è davvero possibile.
Abbandontata la grigia e monotona vita di provincia, davanti a Jesse si dispiega un mondo psichedelico e ingannevole. Il film non sarebbe stato lo stesso senza Elle Fanning come protagonista. ?Ognuno di noi ha dentro di sé una sedicenne così seducente?, ha raccontato il regista Nicolas Winding Refn, che usa tinte forti per dar vita ad un mondo interiore spesso confuso. A Roma ha confessato com'è nata la genesi della loro collaborazione. L'ha invitata a casa sua e le ha chiesto a bruciapelo: "Ti senti bella?". L'ha mandata ovviamente in crisi mettendola a disagio e voilà: si è ritrovato davanti proprio lei, Jesse, che nella pellicola ha l'esatta età dell'attrice all'epoca delle riprese. Finzione e realtà quindi si sono intrecciate fin dalla genesi del progetto. I temi? Il fascino del Male, la corruzione dell'innocenza e i falsi dei: ecco il cocktail di un film capace di graffiare, sedurre, abbagliare?
Il cineasta danese, che alla Croisette ha vinto come miglior regista per Drive, con Ryan Gosling, torna dopo Solo Dio perdona con una nuova sfida: ?Ecco un mondo in cui le donne sono predatrici perché lo dominano a tutti gli effetti?. A chi piace la cautela e per chi preferisce le mezze misure questo film è sconsigliato, parola di Refn. Il simbolo scelto per raccontre la storia di quest'aspirante modella che si lascia "deviare" dall'ossessione per la bellezza"? "Il triangolo - dice - che simboleggia proprio il demone al neon del titolo, una figura che riporta al fantasy. Non a caso ogni settimana via Skype mi facevo leggere i tarocchi da Jodorowsky, per entrare in quel mood".
L'abbiamo vista da poco nella saga di Hunger Games e ora Jena Malone ci riprova con un ruolo in cui interpreta ancora una volta un personaggio scorretto. È la truccatrice Ruby, una seduttrice seriale e perversa che si nasconde dietro una maschera di amicizia e fiducia. Inizialmente doveva essere solo lei a fare da Lucignolo all'ingenua Jesse nel mondo dorato di Los Angeles ma poi il suo personaggio è stato diviso in tre, la truccatrice e due modelle gelose. L'idea è partita proprio da Jena Malone che non ha poi avuto paura di spingersi molto oltre. La scena più ardita del film (sulla necrofilia) vede lei come protagonista assoluta, ed è piuttosto estrema e per certi versi può risultare decisamente fastidiosa. Tra gli scene più discutibili del film è sicuramente questo il momento controverso e commentato. Si tratta di uno dei momenti che ha fatto più discutere i critici a Cannes, dividendo il pubblico sul valore del film.
Nonostante Jesse abbia capito la pericolosità dell'ambiente della moda è disposta a correre ogni rischio perché capisce che la bellezza può diventare potere. ?Questo è il ruolo più dark di tutta la mia carriera ?" ha spiegato Elle Fanning ?" abbiamo girato in ordine cronologico e anch'io ho visto crescere il lato oscuro di Jesse, cambiare fino a diventare totalmente narcisistica. E in effetti Los Angeles è il mio Neon Demon, un po' incantata e un po' maledetta, perché sono nata in Georgia e posso sembrare una ragazza di provincia che arriva nella grande città, anche se in realtà recito da tutta la vita, dall'età di due anni?. La (non più) piccola Elle, infatti, è sempre cresciuta all'ombra della sorella maggiore Dakota, di cui ha anche interpretato la versione da bambina, e sa bene cosa voglia dire la pressione di essere sempre all'altezza delle aspettative. Un segreto che ha rivelato? A casa la aiutano a rimanere con i piedi per terra e le spiegano, anche attraverso i compiti più semplici, che ci vuole umiltà e collaborazione. Nel film, invece, si lascia totalmente trascinare dagli eventi, ignorando i consigli del fidanzato che la mette in guardia sul mondo della moda. Nella realtà Elle non è mai stata al centro di scandali dovuti a relazioni pericolose o comportamenti sconsiderati, altro punto a suo favore per essere scelta nel film. I produttori, invece, hanno confessato di essere stati scettici all'inizio, chiedendosi come avrebbe fatto un visino d'angelo come lei a tirar fuori gli artigli. E' questa la più grande sorpresa del film.
Le ?alter ego? di Ruby sono Gigi, interpretata da Bella Heathcote, di recente vista in Orgoglio, pregiudizio e zombie, e Sarah, al secolo Abbey Lee, che nel 2015 ha girato Mad Max: Fury Road. Entrambe bionde, ambiziose e ovviamente magrissime, si sottopongo a qualsiasi tipo di trattamento e deprivazione pur di risplendere della luce riflessa della passerella. Immaginare di essere messe in ombra dall'ultima arrivata, una novellina qualunque, una verginella della chirurgia plastica, sembra un affronto troppo grande da sostenere. L'altro momento shock del film è proprio il cannibalismo di questo terribile duo... Com'è stato reso sulla scena? Grazie alle musiche ipnotiche di Cliff Martinez con cui il regista lavora da anni. Ha infatti confessato che dopo aver montato il film, Refn lo passa a Martinez permettendogli di fare e scegliere quello che vuole. Tra i due è nata un'alchimia che si vede benissimo sul grande schermo: l'estetica visionaria di Refn sposa alla perfezione la sonorità eccentrica del compositore statunitense.