Pacific Rim – La rivolta: tornano i combattimenti tra robot giganti
Trama ai minimi termini e logica fuori dalla porta: ci sono solo pugni, calci e robot alti come grattacieli che picchiano i cugini arrabbiati di Godzilla
Nel 2013, Guillermo del Toro si è messo dietro la macchina da presa e ci ha raccontato come gli esseri umani del prossimo futuro dovranno combattere contro giganteschi mostri usciti da una frattura sul fondo dell’oceano Pacifico, i Kaiju. Non con carri armati o elicotteri, ma con titanici robot antropomorfi, gli Jaeger. Il sogno di chi ha passato l’infanzia tra Goldrake, Gundam e Jeeg Robot fatto film, insomma. Dopo cinque anni, cambiano regista e quasi tutti gli attori e arriva l’immancabile seguito, «Pacific Rim – La Rivolta»: è di nuovo tempo di pugni rotanti e insalate di cibernetica!
Il trailer
La trama
Dieci anni dopo la battaglia finale del primo film, il mondo si sta riprendendo dallo shock della mostruosa invasione dalla dimensione parallela dei Kaiju. Le città stanno rinascendo, la guardia si sta abbassando. Naturalmente, i cattivoni sono sempre lì, pronti ad attaccare gli umani, ma questa volta il nemico non è solo sotto chilometri di oceano nel Pacifico, ma anche e soprattutto molto più vicino e insidioso. Una nuova generazione di piloti di Jaeger deve fronteggiare, tra inesperienza e entusiasmo, le minacce Kaiju e dovrà persino difendere il simbolo anni ’80 della guerra contro tutti i nemici dell’umanità e degli eroi robotici degli anni ’80: il Monte Fuji!
Il cast
Oltre al cambio di regista – a dirigere «La rivolta» c’è Steven DeKnight (quello di Spartacus, Smallville e Buffy) – cambia anche il cast. L’eroe principale che guida la difesa contro i Kaiju è John Boyega (ve lo ricorderete tra i protagonisti dei nuovi Star Wars), sulle cui spalle poggia oggettivamente buona parte del film. Assieme a lui, combattono a bordo degli Jaeger Scott Eastwood (La legge della notte, Fast & Furious 8) e la giovanissima Cailee Spaeny. Nel cast anche Charlie Day (Come ammazzare il capo, Bad Company) e Burn Gorman (Torchwood, The man in the High Castle), entrambi già presenti nel primo Pacific Rim.
Se il primo «Pacific Rim» provava a raccontare una storia con momenti epici e quasi drammatici, presentava personaggi con un minimo di tridimensionalità e verosimiglianza, il seguito butta tutto alle ortiche e si dedica sul piatto forte di questa serie: i combattimenti tra robot e mostri.
Un omaggio, come abbiamo già detto, ai cartoni animati da Gundam a Goldrake, in cui non solo la verosimiglianza, ma spesso anche la logica vengono annullate e ignorate in favore dello spettacolo puro. Nei 111 minuti di «Pacific Rim ?" La rivolta» vedrete per più del 90% del tempo Jaeger alti come palazzi che se le danno di santa ragione contro i Kaiju. Questo è lo spettacolo grandioso, ma unico e lineare, del film di DeKnight.
Quindi, se l'idea di passare due ore scarse a vedere robot giganti che si esibiscono in duelli corpo a corpo improbabili (quanto scenografici) non vi spaventa, la sala di «Pacific Rim - La rivolta» è quella giusta!