Pavarotti al cinema: foto e clip dal documentario di Ron Howard

Sarà in sala solo il 28, 29 e 30 ottobre Pavarotti, il nuovo film del regista Premio Oscar: ritratto dell’artista e dell’uomo, tra filmati inediti e l’iconico fazzoletto bianco

Luciano Pavarotti (Modena, 1935-2007)  Credit: © Decca/Terry O'Neill
28 Ottobre 2019 alle 10:11

1995, Manaus, Brasile: nel cuore della giungla amazzonica si trova un piccolo e misterioso teatro dell’opera conosciuto come Teatro Amazonas, dove una volta cantò nientemeno che Enrico Caruso. Con addosso i pantaloni della tuta, Luciano Pavarotti si abbandona di fronte a una manciata di passanti: questo video, girato dal flautista Andrea Griminelli che all’epoca viaggiava col tenore, non era mai stato condiviso pubblicamente; oggi, invece, apre il documentario diretto dal vincitore di due Premi Oscar Ron Howard.

Tra materiali rarissimi, gli spettacoli più prestigiosi, interviste d'archivio e decine di nuove testimonianze, Howard ha individuato le due anime dell’artista di Modena: da un lato un personaggio spontaneo e spensierato che apprezzava il bello della vita con vivace umiltà, dall’altro un uomo che lottava contro le complessità causate dalla sua enorme notorietà, da aspettative altissime e relazioni turbolente – accentuato da un crescente senso di responsabilità, che lo spingeva a trovare una maniera per utilizzare la sua voce e il suo potere per scopi più gratificanti e duraturi della semplice fama.

«Come vorresti essere ricordato tra cent’anni?» domanda Nicoletta Mantovani al marito in un altro video amatoriale e intimissimo. «Vorrei essere ricordato per l’uomo che ha portato la lirica alle masse» risponde lui «mi piacerebbe che si dicesse che ho cantato dalla Favorita all’Otello». Lei incalza: «E come Pavarotti uomo?». Lui ci pensa, ma non risponde.

Ron Howard individua proprio in Nicoletta una fonte indispensabile per la realizzazione di questo documentario, che sarà in sala solo il 28, 29 e 30 ottobre distribuito da Nexo Digital, a 22 anni esatti dalla scomparsa del “tenore del popolo”. «Nicoletta è diventata un po’ la videografa del marito» fa notare il regista «e il caso ha voluto che quella fosse l’epoca in cui iniziavano a essere disponibili videocamere di qualità. Ogni tanto gli faceva un’intervista, ed è una vera fortuna, perché lo ha immortalato in un periodo in cui aveva tanta saggezza e una prospettiva da condividere. E naturalmente con lei parlava in modo aperto, come non avrebbe mai potuto fare in un talk show».


Pavarotti è il terzo di una serie di documentari che Howard sta realizzando, esplorando grandi stelle della musica: è già toccato al pluripremiato blockbuster "The Beatles: Eight Days a Week" e prima ancora a "Made in America", che ripercorreva il backstage del festival musicale di Jay-Z. Ma Pavarotti – che pare lontanissimo dai documentari precedenti – aveva un carattere così tipico della lirica che Howard ha pensato bene di strutturarlo come un’opera in 3 atti.

In occasione dell’uscita del film, poi, saranno pubblicati per Decca il nuovo Greatest Hits di Big Luciano che raccoglie i grandi successi dell’artista – 3 CD con 67 brani per oltre 3 ore e mezzo di musica – e la colonna sonora originale del film che, oltre a raccogliere i grandi successi di Pavarotti, contiene due inediti: "Miserere" con Zucchero e "Andrea Bocelli" e l’Ave Maria di Schubert con Bono.

Seguici