Sabrina Ferilli in «Ricchi di fantasia»: «Mi sento a casa soltanto sul set»

Torna al cinema con una commedia e in questi giorni comincia a girare una nuova fiction che trasmetterà Canale 5

Sabrina Ferilli è nata a Roma. Ha vinto cinque Nastri d’argento ed è stata candidata a quattro David di Donatello. Dal 2011 è sposata con il manager Flavio Cattaneo  Credit: © Antonello&Montesi
27 Settembre 2018 alle 09:30

«A me ’sta vita da ricco non mi piace per niente». Lo dice un bambino, voce della verità, nel bel mezzo del «viaggio da nababbi» che Sabrina (Sabrina Ferilli) e Sergio (Sergio Castellitto) gli stanno imponendo di fare su uno scassatissimo furgoncino nella commedia «Ricchi di fantasia», al cinema dal 27 settembre.

Qualcosa non torna, vero Sabrina?
«E c’ha ragione, poverino. Il fatto è che io e Sergio Castellitto nel film abbiamo annunciato a tutti i parenti di aver vinto la lotteria. Ma quando poi scopriamo che non è vero non abbiamo il coraggio di rivelarlo. “Già tra di loro si odiano da ricchi” dice lei, “figuriamoci da poveri!”».

Non succede solo nei film: il mondo è pieno di persone che si fingono ricche o famose o potenti.
«È colpa del mito dell’apparenza. Nella nostra società conta più l’immagine di quello che sei veramente».

Come descriverebbe il suo personaggio?
«Sabrina è una donna che ha preso un sacco di botte dalla vita e adesso è scettica, quasi cinica, perché ferita. Ma attraverso questo viaggio tormentato ritroverà la gioia di vivere. Grazie anche a Sergio, l’amante che la trascina in questo guaio, e che è ancora un sognatore».

Come è stato recitare per la prima volta con Sergio Castellitto?
«Come trovare un fratello. È un uomo profondo, intelligente, integro. Abbiamo gli stessi valori e la stessa serietà sul lavoro. Il classico collega di cui sul set ti puoi fidare ciecamente. Mica succede con tutti. Ed è anche molto divertente!».

Anche i duetti con Valeria Fabrizi sono molto divertenti...
«Lei interpreta la mamma di Sergio e tra noi scatta subito una antipatia reciproca. Con la scusa dei dolori all’anca vorrebbe trasformarmi in una specie di badante... E poi ci sono Antonio Catania che fa il ricco “vero”, Matilde Gioli e molti altri. È un film corale. E il regista Francesco Miccichè per me ha trovato il tono giusto, allegro ma partecipe».

È per girare questo film che ha rinunciato alla giuria di «Amici»? Molti vorrebbero vederla ancora a fianco di Maria De Filippi.
«La mia casa non è lo studio televisivo, ma il set. Detto questo, lavorare con Maria è sempre una festa. È la donna più intelligente che abbia conosciuto in tv. Quella che mi ispira più fiducia».

Perché?
«Quando sei sua ospite ti senti protetta, al sicuro. È una di quelle persone che, raggiunta una posizione di grande influenza, è più concentrata sulla delicatezza e la responsabilità del suo ruolo che sul fatto di avere un potere. Una cosa rara, che la rende affidabile. E anche il pubblico a casa se ne accorge».

Ma allora quando la vedremo in tv? Non lo farebbe un reality?
«Non mi ci vedo. Però proprio in questi giorni, a Sabaudia, cominciamo le riprese di una nuova fiction Mediaset con la regia di Ricky Tognazzi. Il titolo provvisorio è “L’amore strappato”». 

Di cosa parla?
«La storia si ispira a un drammatico caso di cronaca che ha fatto scalpore. Si trattava di un padre che era stato accusato di aver molestato la figlia. Quando poi la sua innocenza è stata provata, la bambina ormai era già stata affidata a un’altra famiglia. Ma la fiction si concentra soprattutto sulla battaglia della madre per poter riabbracciare la sua piccola, che durerà anni».

Un tema delicato e scottante. Ma del resto lei ha fama di attrice che non si tira indietro se c’è da combattere per una causa giusta.
«Mi piace partecipare alla vita sociale, alle discussioni, e dire la mia. Prima ancora che una attrice mi sento una cittadina».

Viene naturale chiederle cosa pensa del movimento «Me too», nato a Hollywood per denunciare le molestie nei confronti delle attrici, e di tutte le polemiche che lo hanno accompagnato.
«Non entro nei casi personali, non spetta certo a me giudicare. La battaglia culturale è giusta, ma non riguarda solo il mondo dello spettacolo: sono tanti gli ambiti in cui spesso le donne sono costrette a un ruolo subalterno. E non mi piace neppure quando si chiede maggiore comprensione verso chi ha sbagliato “perché è una donna”. Non ne farei tanto una questione di sesso ma di giustizia: dobbiamo pretendere pari diritti e pari doveri per tutti. In quanto persone, non in quanto uomini o donne».

E i manifesti da firmare?
«Sono dalla parte dei diritti, non per gli slogan».

**IL CINERACCONTO**

Sabrina Ferilli e Sergio Castellitto nel film: non avevano mai recitato insieme.

RICCHI DI FANTASIA

ATTORI Sabrina Ferilli, Sergio Castellitto, Valeria Fabrizi, Matilde Gioli
GENERE commedia
DURATA 102’
REGISTA Francesco Miccichè

TRAMA Credendo di aver vinto la lotteria Sergio manda al diavolo il datore di lavoro. Poi convince l’amante a fare lo stesso e a partire con lui, con figli e mamma al seguito. Quando i due capiscono che si trattava di uno scherzo, decidono di fingersi comunque nababbi per non deludere i parenti. Peccato che non abbiano una lira...

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