Per tutti gli amanti sia di cinema che di musica c'è un film in arrivo in Italia da non perdere. Da mercoledì 9 novembre approda nelle nostre sale Sing Street, irresistibile commedia ambientata negli anni 80 che ha per protagonista un ragazzino alle prime armi nel mondo discografico, diviso tra una realtà dura sia a livello familiare che scolastico nella sua Irlanda e il sogno di una carriera in quel di Londra. Una pellicola tenera e delicata, che però al momento giusto sa colpire nel segno.
Perché scommettere su questo piccolo grande film proveniente dall'Irlanda, diretto da John Carney, il regista di Once (Una volta) e Tutto può cambiare, e interpretato da un cast di attori per lo più esordienti o quasi?
Vi diamo 5 buoni motivi per correre al più presto nei cinema a vederlo.
Ha una colonna sonora fantastica
Un elemento è fondamentale più di ogni altra cosa in una buona pellicola musicale che si rispetti e questo ovviamente è... la musica. Sing Street sotto questo punto di vista non delude certo, giocando molto bene le sue carte sotto due piani differenti. Il primo è quello delle canzoni dell'epoca. La pellicola fa venire tanta nostalgia nei confronti degli anni 80 grazie all'uso di alcuni pezzi pop-rock ad hoc del decennio, da Rio dei Duran Duran a Inbetween Days dei Cure, ma c'è spazio anche per Spandau Ballet, The Jam, Hall & Oates, Clash e Motörhead. In più il gruppo di ragazzini protagonisti della pellicola vanta un repertorio di notevole livello composto per l'occasione dal musicista scozzese Gary Clark e dal regista del film John Carney. Delle canzoni originali che non sfigurano affatto al fianco dei brani storici del periodo. Ciliegina sulla torta, una ballata inedita cantata da Adam Levine, il cantante dei Maroon 5.
È una splendida storia di formazione
Sing Street racconta la storia di Conor soprannominato ?Cosmo? (Ferdia Walsh-Peelo), un ragazzino quattordicenne vittima di bullismo nella rigida scuola che frequenta ma che, grazie alla musica, fonda una band e riesce a trovare la sua strada. Una vicenda che piacerà da matti a tutti gli amanti di pellicole musicali di questo tipo, da Quasi famosi a Velvet Goldmine passando per The Commitments, e non solo. È una pellicola che riecheggia anche quelle storie di riscatto alla Billy Elliot e alla Full Monty ?" Squattrinati organizzati che riescono sempre a emozionare e coinvolgere, senza dimenticare di farlo con il sorriso sulle labbra.
È anche una bella love story
Oltre a essere una vicenda di formazione musicale e di crescita personale, Sing Street riesce anche a dare un notevole spazio ai sentimenti. Tra le amicizie che il protagonista coltiva di pari passo con la passione musicale e il bel rapporto che ha con il fratello maggiore, il suo ?mentore? in campo discografico, viene fuori pure una dolce storia d'amore che farà felici i cuori più romantici.
Ha un cast di giovani da tenere d'occhio
Nella parte del protagonista c'è un esordiente assoluto, Ferdia Walsh-Peelo. Cominciate a segnarvi il suo nome, per quanto sia difficile da pronunciare, perché di lui è probabile che sentiremo parlare ancora. Con il passare dei minuti, l'interpretazione del giovane attore e cantante classe 1999 cresce e si evolve insieme ai variegati look proposti dal suo personaggio. Da tenere d'occhio anche la 22enne Lucy Boynton, che con il suo fascino acerbo conquista il protagonista così come gli spettatori. Già molto lanciato inoltre Jack Reyner, che ha il ruolo del fratello di Conor. Il 24enne irlandese si era già fatto notare nel blockbuster Transformers 4 ?" L'era dell'estinzione e Una notte con la regina e in futuro ha diversi film in programma, tra i quali il nuovo di Kathryn Bigelow, la regista di Zero Dark Thirty, The Hurt Locker e Point Break ?" Punto di rottura.
Gli amanti di Dublino e dell'Irlanda lo adoreranno
Dopo la parentesi americana con Tutto può cambiare (Begin Again), gradevole commedia musicale con Keira Knightley, Mark Ruffalo e Adam Levine, il regista John Carney torna nella sua Irlanda e nella sua Dublino, già incantevole ambientazione del film che l'aveva rivelato al mondo, Once (Una volta). Per tutti i numerosi appassionati della terra irlandese è un'ottima occasione per fare un giro da quelle parti, senza nemmeno doversi muovere dal cinema della propria città. Questa volta un tocco di fascino ulteriore è poi dato dal tuffo nel bel mezzo degli anni '80, ricostruiti ottimamente non solo grazie alla soundtrack, ma anche con costumi, abiti, trucchi e acconciature dei protagonisti, che riecheggiano il cantante dei Cure, così come i Duran Duran e gli altri protagonisti della scena New Romantic del decennio.