«Song to Song», 6 curiosità sul nuovo film di Malick
Grande musica, Ryan Gosling, Rooney Mara, Michael Fassbender, Natalie Portman e triangoli d'amore struggenti. Il nuovo film di Terrence Malick dal cast stellare arriva in Italia
Terrence Malick sta tornando al cinema per travolgerci e immergerci nelle sue storie, grazie al suo stile visivo e, soprattutto, ai suoi approcci narrativi mai banali. Un regista che ci ha abituato in passato a pochi film distanziati negli anni, ma buoni e ha scelto la città in cui è cresciuto, Austin, per dire la sua sull’amore. Questa volta tocca a «Song to Song», struggente dramma sentimentale ambientato nel mondo musicale texano con un cast stellare: Michael Fassbender, Ryan Gosling, Natalie Portman e Rooney Mara tra i tanti.
Mettete insieme grandi attori e attrici, una colonna sonora spettacolare e vari triangoli amorosi e avrete tutti gli ingredienti per un film che sarà sicuramente in grado di colpirvi nel profondo e, come direbbe Tiziano Ferro, che vi farà star “male, male, male da morire”. Ecco tutto quello che c’è da sapere per affrontare la nuova opera di Malick nel modo giusto.
Siamo ad Austin, Texas. Patria delle lunghe estati caldissime, del South by Southwest, uno dei più importanti festival cinematografici, e soprattutto della musica, tanto da guadagnarsi il titolo di “capitale della musica dal vivo”. Qui facciamo la conoscenza del musicista e cantautore BV, interpretato da Ryan Gosling che sembra averci preso gusto dopo «La La Land», che conosce la giovane Faye (Rooney Mara) ad una festa organizzata dal ricco produttore Cook (Michael Fassbender). L’amore tra BV e Faye sboccia e l’amicizia tra il cantautore e il produttore si fa sempre più solida. Il problema? Faye e Cook hanno ancora dei sentimenti irrisolti. L’altro problema? L’arrivo in scena di una cameriera, Rhonda (Natalie Portman), mescolerà ancora le carte.
Come abbiamo scoperto nel paragrafo precedente, il cast è davvero incredibile: Gosling, Mara, Fassbender e Portman. Aggiungetec una splendida Cate Blanchett e un Val Kilmer ormai affaticato, ma sempre con un notevole fascino e avrete la tempesta perfetta. E pensate cosa sarebbe potuto succedere con l'aggiunta di Benicio Del Toro, Christian Bale e Haley Bennett. Ecco, pensateci, perché sono stati esclusi solo in fase di montaggio nonostante le loro scene siano state girate per intero. Non vi resta che attendere una eventuale versione integrale in home video.
Perché se il cast di attori non è per niente male, pure quello musicale non è certo da buttare via. Girato parzialmente durante l’edizione del 2012 dell’Austin City Limits, «Song to Song» contiene diversi cameo di grandi band e cantanti. Alcuni nomi? Red Hot Chili Peppers, Patti Smith, Lykke Li, Florence Welsh dei Florence and the Machine, Iggy Pop. Gli Arcade Fire, invece, sono rimasti sul pavimento della sala di montaggio assieme a Del Toro e a Bale. Peccato.
Che Malick sia un tipo piuttosto particolare lo sapevamo. I suoi film sono sempre cerebrali e allo stesso tempo capaci di colpirti quando meno te lo aspetti. Ma dal 2011 qualcosa è cambiato, dopo i progetti il cui sviluppo impiegava una notevole quantità di tempo, si è trasformato in un cannone spara-film, in una sorta di reazione a catena creativa. Il film precedente dà vita al progetto successivo e via così. Quindi «Tree of Life» ha portato a «To The Wonder» che ha dato la luce a «Knight of Cups». L’insieme di questi tre, vuoi per montaggio e vuoi per tematiche, ha spinto Malick a buttarsi nel documentario con «Voyage of Time». «Song to Song» sembra segnare un cambio di registro per quanto riguarda la narrazione, ma bisognerà andare al cinema per scoprirlo.
Se le storie di Malick sono già particolari, ma qui di poco normale ci sono anche le modalità con cui è stato girato questo film, il cui primo montaggio raggiungeva le otto ore. Girato in circa quaranta giorni nell’arco di quasi due anni, le giornate di riprese erano molto lunghe: sveglia all’alba, trenta minuti di pausa per il pranzo e attori ripresi anche durante gli spostamenti in auto da una location all’altra perché non si sa mai che quelle sequenze potessero tornare utili. Il tutto, secondo Ryan Gosling, per un film la cui sceneggiatura non esisteva durante la lavorazione.
Presentato in anteprima a Los Angeles, «Song to Song» ha raccolto critiche discordanti: chi ha affermato di essersi trovato davanti ad un capolavoro e chi ha pensato invece a un momento di flessione per il cinema di Malick. Ma della stampa ci si può fidare fino ad un certo punto, ovviamente. Perciò uscite per strada, mettetevi in coda, comprate un biglietto e sedetevi in sala. Malick è un autore che bisogna seguire e vedere. E se non vi sarà piaciuto, be', gli incidenti capitano a tutti.
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