Chris Hemsworth torna a vestire i panni di Thor in questo quarto film Marvel dedicato alle avventure del dio del tuono
Il 6 luglio arriva nelle sale italiane “Thor: Love & Thunder”, nuovo film Marvel dedicato al dio del tuono interpretato da Chris Hemsworth. È il secondo film di Thor diretto dal regista premio Oscar Taika Waititi, che aveva già diretto “Thor: Ragnarok”. Nel cast troviamo anche Natalie Portman e Tessa Thompson, che tornano a interpretare rispettivamente Jane Foster e Valchiria, e Christian Bale nei panni del cattivo di turno, il malvagio Gorr.
La trama
Alla fine di “Avengers: Endgame” avevamo lasciato Thor a vagare per l’universo insieme ai Guardiani della Galassia. E lo ritroviamo proprio insieme a Peter Quill e tutti gli altri, di nuovo in forma e alla ricerca di se stesso (tra una minaccia galattica e l’altra).
Il suo viaggio di scoperta interiore però viene interrotto da Gorr, anche noto come il Macellatore di Dei, che sta massacrando una divinità dopo l’altra. Per affrontarlo, Thor potrà contare anche sull’inaspettato aiuto di Jane Foster, la sua ex fidanzata, che adesso impugna il vecchio martello magico di Thor, Mjolnir, e combatte nelle vesti di Mighty Thor.
«Thor è cambiato molto», ha detto Hemsworth che lo interpreta dal 2011, anno di uscita del primo film. Waititi «ha tirato fuori il suo lato più immaturo e adolescenziale, rendendolo più divertente».
Per la prima volta, Natalie Portman interpreta una supereroina. Jane in versione Mighty Thor «mi ha dato modo di esplorare il personaggio di una supereroina che può essere anche fragile e sa trovare forza proprio nella sua fragilità».
«È bello interpretare un cattivo», commenta Christian Bale «Ed è molto più facile interpretare un cattivo che un eroe, perché tutti sono subito affascinati dai cattivi. Nel mio caso, arrivi a capire perché Gorr fa quello che fa, anche se è un mostro».
La colonna sonora è un elemento cardine dei film, con diversi pezzi dei Guns N’Roses e una canzone degli Abba. «Volevamo spendere più soldi possibile sulle canzoni», ha scherzato Waititi. «Volevamo che il film avesse un’estetica rumorosa, colorata ed esagerata, che riflettesse un po’ le copertine degli album Anni 80».