«Thor: Ragnarok»: 4 motivi per vedere il film Marvel

Chris Hemsworth torna a vestire i panni del Dio del Tuono dei fumetti in questo nuovo capitolo del franchise

22 Gennaio 2023 alle 12:32

Il dio del Tuono è tornato con «Thor: Ragnarok», diciassettesimo film dell'Universo Cinematografico Marvel e terzo capitolo del franchise di Thor, interpretato dall'australiano Chris Hemsworth

Il film arriva quattro anni dopo «Thor: The Dark World», già preceduto da «Thor» nel 2011, ed è diretto dal neozelandese Taika Waititi, qui per la prima volta alle prese con un blockbuster dal budget multimilionario.

La trama

Dopo gli eventi di «Thor: The Dark World» e di «Avengers: Age of Ultron», il regno di Asgard è di nuovo in pericolo: Hela (Cate Blanchett), dea della Morte e sorella maggiore di Thor, minaccia il pianeta. Senza martello, distrutto dalla stessa Hela, Thor si ritrova prigioniero sul pianeta Sakaar, dove viene costretto a battersi come gladiatore contro? Hulk (Mark Ruffalo), misteriosamente finito sullo stesso pianeta. Dovrà stringere nuove e vecchie alleanze per tornare su Asgard e impedire il Ragnarok, l'Apocalisse norrena che secondo la leggenda segnerà la fine della civiltà asgardiana.

Il Cast

Nel cast di «Thor: Ragnarok» troviamo volti già noti ai fan dell'Universo Cinematografico Marvel, ma anche nuovi arrivi. Oltre a Chris Hemsworth e Mark Ruffalo, ritroviamo Tom Hiddleston nel ruolo del dio dell'Inganno Loki e Idris Elba nei panni di Heimdall, sentinella di Asgard. Piccola, ma importante parte anche per il premio Oscar Anthony Hopkins, che torna a interpretare Odino.

Tra le new entry del cast troviamo invece l'attrice premio Oscar Cate Blanchett, che interpreta la spietata Hela; Tessa Thompson («The 100») che veste i panni di Valchiria, predona galattica dal tragico passato di guerriera asgardiana; Jeff Goldblum, Gran Maestro di Sakaar e sovrintendente dei giochi gladiatori; e infine Karl Urban, che interpreta il guerriero asgardiano Skurge.

Perché vederlo: umorismo e comicità

Taika Waititi è un comico oltre che regista di commedie, e la sua personale impronta sullo stile e i toni di «Thor: Ragnarok» si nota immediatamente: pur senza tralasciare la caratterizzazione dei personaggi, questo capitolo è sicuramente il più leggero di tutto il franchise di Thor, e si muove in direzione opposta rispetto al precedente «Thor: The Dark World» (uno dei film Marvel meno apprezzato dai fan).

Waititi ha spiegato che la Marvel «Voleva rendere Thor divertente e fargli vivere un'avventura» e infatti la permanenza su Sakaar, il viaggio verso Asgard e le dinamiche con gli altri personaggi (Loki e Hulk su tutti) ricordano i toni dei classici "buddy movie", in cui personaggi molto diversi tra loro sono costretti a viaggiare e lavorare insieme.

Tra battute e momenti esilaranti, «Thor:Ragnarok» segue l'esempio de «I Guardiani della Galassia», con un film di puro intrattenimento, che mescola abilmente comicità e azione senza strafare.

Azione spettacolare

A proposito di azione, gli appassionati di combattimenti epici e battaglie scenografiche non resteranno delusi: tra inseguimenti a bordo di navicelle spaziali, eserciti di non-morti e grandi scontri tra i personaggi principali, ce n'è davvero per tutti i gusti. Vedremo scontrarsi nell'arena anche gli stessi Thor e Hulk, e fidatevi: nessuno dei due ci andrà leggero.

Hulk

Dopo «Avengers: Age of Ultron», finalmente scopriamo che fine ha fatto Bruce Banner, che ritroviamo in versione Incredibile Hulk sul pianeta Sakaar, dove è da tempo il campione indiscusso dei gladiatori. Per la prima volta, l'Hulk del grande schermo parla (nei film precedenti lo avevamo sentito pronunciare frasi semplici e brevissime, come "Hulk spacca!" nel primo «Avengers»). Non immaginatevi una raffinata abilità oratoria: ha un linguaggio semplice e un po' infantile, ma proprio per questo i dialoghi con Thor si rivelano particolarmente spassosi, tra scontri e battibecchi su chi sia il più forte tra i due.

Nonostante l'indiscussa comicità delle scene con Hulk, non viene a mancare la vena più malinconica di Bruce Banner, sempre in conflitto con il lato mostruoso di sé. E chissà che questa avventura aliena non lo aiuti a trovare un equilibrio tra la sua coscienza e quella del mostro.

I personaggi femminili

Tra i nuovi personaggi di questo capitolo, i più interessanti sono forse quelli femminili, a partire da Hela, la prima antagonista donna in diciassette film dell'Universo Cinematografico Marvel. Primogenita di Odino e sua figlia prediletta, compagna di mille battaglie poi esiliata quando il padre ha deciso di regnare in modo pacifico, quello di Hela è un personaggio tormentato e rancoroso, incapace di darsi pace per il proprio destino. Ironica oltre che malvagia, Hela è un'antagonista accattivante, capace di far presa sul grande pubblico. Merito anche del talento di Cate Blanchett, che riesce a infondere carisma al personaggio e a renderla realistica nella sua follia vendicativa.

Altra interessante new entry è Valchiria (Tessa Thomspon): menefreghista, scontrosa e dedita all'alcool, fa la sua apparizione in scena da ubriaca. Eppure anche lei ha alle spalle un tragico passato: guerriera asgardiana, è l'unica sopravvissuta tra le Valchirie, sterminate proprio da Hela. Nuova alleata di Thor, la troveremo al centro di scene d'azione particolarmente scenografiche. Anzi, sarà fondamentale per permettere a Thor di tornare ad Asgard e nella lotta contro la Dea della Morte.

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