"Il principe cerca moglie", titolo originale "Coming to America", è arrivato nei cinema italiani il 30 settembre del 1988. A distanza di oltre 30 anni, resta uno tra i film più divertenti di Eddie Murphy e, insieme a "Una poltrona per due", è diventato con il tempo un vero e proprio cult.
Difficile cambiare canale quando in tv ci imbattiamo nel ricco e insolito principe Akeen, interpretato da Eddie Murphy, un giovane 21enne che sogna di sposare una ragazza come tante altre e che pur di realizzare i suoi desideri si reca in America, in uno dei peggiori quartieri di New York, per lavorare come inserviente in un ristorante, fingendosi uno squattrinato. Qui incontrerà la donna della sua vita, ma conquistarla non sarà una passeggiata.
Se siete tra gli amanti di questo cult degli anni 80, ecco dieci curiosità tutte da scoprire.
McDonald a un passo dalla causa
Durante la fase di produzione del film, il responsabile del McDonald posizionato vicino al finto ristorante dei McDowell fu talmente colpito dal realismo della situazione messa in piedi dai produttori da sentirsi minacciato e da minacciare persino di far causa al nuovo arrivato. Siamo certi che abbia tirato un sospiro di sollievo quando ha realizzato che era tutto finto...
Eddie Murphy multitasking
"Il principe cerca moglie" è stato il primo film in cui Eddie Murphy si è divertito a interpretare più personaggi allo stesso tempo, caratteristica che è poi diventata il suo marchio di fabbrica. Basta guardare con attenzione la scena girata all’interno del barbiere per riconoscere dietro ciascun personaggio il volto di Murphy. A cimentarsi con lo stesso giochetto è anche il co-protagonista: Arsenio Hall.
Il cameo
Il regista di "Poltergeist", Tobe Hooper, è protagonista di un cameo. L’artista compare alla destra di Arsenio Hall, durante una festa organizzata dai McDowell.
Avete riconosciuto Samuel L. Jackson?
Nel film compare anche Samuel L. Jackson nei panni di un ladrone. Si tratta di uno dei primissimi ruoli dell'attore la cui carriera cinematografica non è decollata immediatamente.
Dove abbiamo già visto quei due?
Dopo aver recitato in "Una poltrona per due" ed essere stati ridotti sul lastrico dal ricco arrogante protagonista del film, Don Ameche e Ralph Bellamy tornano ad affiancare Eddie Murphy anche in questo film. Curiosità vuole che mentre nel primo film di John Landis finiscono ridotti in povertà, qui i due interpretano dei senzatetto che si ritrovano improvvisamente ricchi dopo che il principe Akeem dona loro una borsa piena di soldi.
Quella coreografia già nota
La coreografia del balletto durante il ballo reale che precede l’incontro tra il principe Akeem e la sua futura sposa è una chiara reinterpretazione di "Thriller" di Michael Jackson, del 1983.
Ai ferri corti
Pare che in seguito a questo film i rapporti tra Eddie Murphy e John Landis si siano particolarmente raffreddati. L’attore giurò persino che non avrebbe più girato un film con il regista. Per nostra fortuna le cose sono andate ben diversamente e i due si sono ritrovati in occasione di "Beverly Hills Cop III - Un piedipiatti a Beverly Hills III", film del 1994.
Eddie irriconoscibile
Tra le varie idee di Landis ci fu quella di truccare Eddie Murphy come un personaggio yiddish, per omaggiare tutti i comici ebrei e la cultura ebraica che nei primi anni del 900 usavano truccare i loro volti di nero. Per l’occasione Murphy si divertì persino a girare tra una struttura e l’altra degli studios della Paramount a bordo di una golf car. Tutte le volte che raggiungeva un nuovo edificio aveva l’abitudine di saltar giù dalla vettura esclamando: «Ciao, sono Eddie Murphy», ma a quanto pare nessuno lo ha riconosciuto.
Ore e ore e ancora ore
Come già sottolineato, nel film Eddie Murphy e il co-protagonista Arsenio Hall interpretano molti personaggi. Per prepararsi ai numerosi cameo, i due si sono sottoposti a diverse ore di trucco e parrucco e si sono affidati al talento di Rick Baker. Per girare questo film sono stati inoltre utilizzati 500 costumi ideati dalla costumista Deborah Nadoolman che si è ispirata ai look del 1950 e ai costumi disegnati da Christian Dior così come allo stile tipico del Costa d'Avorio e del Senegal.
Le nomination
Non è quindi un caso che il film abbia ricevuto due nomination agli Oscar: una per i costumi e una per il makeup.