Il grande cinema di Alberto Sordi

In attesa del 15 giugno, giorno del centenario della nascita, Sorrisi celebra il grande attore con tante curiosità e una collana di dvd

Alberto Sordi (1920-2003) ne “Il vigile”(1960) di Luigi Zampa. Girato traendo spunto da un fatto reale, il film è il primo di una nuova collana di dvd in edicola con Sorrisi dal 28 gennaio
28 Gennaio 2020 alle 09:05

Il prossimo 15 giugno Alberto Sordi avrebbe compiuto cento anni. In tutta Italia sono in arrivo numerose iniziative per celebrare l’anniversario, fra cui mostre, libri, documentari e la fiction “Permette? Alberto Sordi”, che vedremo prima al cinema dal 24 al 26 febbraio e poi su Raiuno. Noi di Sorrisi lanciamo una nuova collana di dvd (più sotto trovate le informazioni) che porterà in edicola una larga fetta della sua carriera cinematografica. E in queste pagine vi proponiamo alcune notizie curiose sul grande attore.

Il periodo milanese
Pochi lo sanno, ma Alberto Sordi visse per diversi mesi a Milano, intorno all’età di 16 anni. Pur giovanissimo, cercò di rendersi indipendente lavorando come assicuratore (fu cacciato quasi subito) e cameriere (e fu cacciato anche lì); riuscì comunque a incidere un disco di favole per la Fonit e cominciò a lavorare nell’avanspettacolo.

L’unica donna
Scapolo d’oro del cinema italiano, Sordi ha spesso dichiarato di volersi sposare ma non l’ha mai fatto e forse non l’ha mai desiderato davvero. Il suo legame più duraturo, nove anni, fu con Andreina Pagnani, grande attrice di prosa. Sordi disse che fu l’unica donna alla quale chiese di sposarlo; ma la Pagnani, consapevole della forte differenza d’età (aveva 14 anni più di lui), preferì rimanere formalmente libera.

Un solo film con Totò
È “Totò e i re di Roma” (1951), diretto da Steno e Monicelli, girato quando Sordi era noto solo per i suoi personaggi radiofonici: Totò interpreta un impiegato in attesa di promozione e Sordi un esaminatore con il quale alla fine si azzuffa violentemente. Con il principe Antonio de Curtis s’incontrarono poi in diverse occasioni pubbliche, ma non girarono mai più nulla insieme.

Il suo doppiaggio più singolare
Fu quello di Marcello Mastroianni nella commedia “Domenica d’agosto” (1950) di Luciano Emmer. In quegli anni Sordi fornì la propria voce anche a personaggi all’interno di capolavori come “Ladri di biciclette”, “La vita è meravigliosa” e “Il massacro di Fort Apache”, ma la sua voce diventò popolarissima soprattutto per il doppiaggio di Oliver Hardy.

Il fiasco peggiore
Fu per il primo film girato con l’amico Federico Fellini, “Lo sceicco bianco” (1952). La pellicola andò male e gli addetti ai lavori diedero la colpa all’attore protagonista. L’avversione di produttori e distributori fu così netta che Sordi decise di lasciare il cinema e tornare al teatro, in una rivista con Wanda Osiris.

Il film che lo lanciò
Fellini non si lasciò intimidire, e pur di avere di nuovo Sordi ne “I vitelloni” (1953) lo convinse ad accettare che il suo nome non comparisse sui manifesti. Stavolta il film ottenne subito un grande successo di critica e di pubblico, e il nome dell’attore ricomparve su tutte le locandine.

Il personaggio più longevo
Sordi ha girato raramente dei seguiti. L’unico suo personaggio che compare in tre film è Nando Moriconi, romano di Trastevere che sogna di vivere “nel Kansas City”. Dopo l’esordio in un episodio di “Un giorno in pretura” (’53), il personaggio trionfò in “Un americano a Roma” (’54) e venne infine ripescato in un episodio di “Di che segno sei?” (’75).

La mania… privata
L’hobby di Alberto Sordi è stato per tutta la vita quello di fare scherzi, a sconosciuti incontrati per strada ma anche ad amici dell’ambiente come Fellini o De Sica. Quando diventò famoso, e quindi facilmente riconoscibile, perfezionò le sue burle al telefono (era anche un bravo imitatore). Il personaggio de “Il marchese del Grillo” (’81), autore di scherzi leggendari, è in questo anche profondamente autobiografico.

L’unica fiction tv
Sordi resistette a lungo alle offerte televisive. Fu più volte ospite di spettacoli e talk show, dalla Carrà a Baudo, da Mina a Corrado, e montò appositamente per il piccolo schermo la sua monumentale “Storia di un italiano” (1979), ma si concesse solo una volta a una fiction, interpretando don Abbondio ne “I promessi sposi” (1989) di Salvatore Nocita.

Quando cantò a Sanremo
Anche Sordi è stato a Sanremo. Partecipò come ospite all’edizione del 1981, condotta da Claudio Cecchetto, e cantò il brano “E va’... e va’...’”, pubblicato su vinile a 45 giri.

Sindaco per un giorno
In tanti gli chiesero di candidarsi come politico o come sindaco e Sordi rifiutò sempre. Accettò una carica pubblica solo il 15 giugno 2000, quando Francesco Rutelli gli cedette per 24 ore la fascia di sindaco di Roma, come “regalo” speciale per i suoi 80 anni. Sordi chiese, tra l’altro, che il Comune incentivasse bus e auto elettriche.

I dvd da collezione

"Il vigile", "Il conte Max", "Lo scapolo", "Il medico della mutua", "I complessi", "Bello, onesto, enigrato Australia sposerebbe compaesana illibata"... Una galleria di personaggi indimenticabili, caricaturali, esagerati, eppure così realistici.

Una comicità senza tempo, una satira sorniona e pungente raccolta in una collana essenziale di titoli imperdibili da vedere e rivedere, firmati dai più grandi registi come Mario Monicelli, Steno, Ettore Scola e dallo stesso Sordi.

Dal 28 gennaiio in edicola con Sorrisi al prezzo di €10,99 rivista esclusa.

Le prime 10 uscite:

28/01/2020 "Il vigile"
04/02/2020 "Il conte Max"
11/02/2020 "In viaggio con papà"
18/02/2020 "L'arte di arrangiarsi"
25/02/2020 "Lo scapolo"
03/03/2020 "Finché c’è guerra c’è speranza"
10/03/2020 "Io so che tu sai che io so"
17/03/2020 "Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata"
24/03/2020 "I complessi"
31/03/2020 "Il medico della mutua"

Seguici