Jurassic World, 10 motivi per vedere il film con Chris Pratt
Il quarto film su Jurassic Park del 2015, prodotto da Steven Spielberg e creato da Michael Crichton, con protagonisti Chris Pratt e Bruce Dallas Howard
Nel 2015 è arrivato nelle sale italiane «Jurassic World», quarto capitolo della saga creata da Michael Crichton e portata sul grande schermo da Steven Spielberg.
Isla Nublar, a ventidue anni di distanza dagli avvenimenti di «Jurassic Park», è finalmente aperta e funzionante. Orde di visitatori si riversano per vedere i dinosauri tanto voluti dal deceduto magnate John Hammond. Il pubblico, però, chiede sempre di più alle attrazioni ed è per questo che gli scienziati lavorano alla creazione del giga-rettile più terrificante di sempre: l'Indominus Rex, un letale mix tra un T-Rex e diverse altre specie.
La dinamica narrativa è sempre la stessa: tutto sembra andare per il meglio, quando la situazione sfugge al controllo umano e quindi degenera. Scopriamo dieci validi motivi per rivederlo.
Protagonisti della vicenda, questa volta, sono i fratelli Zach e Gray Mitchell, sull'isola per fare visita alla zia Claire (Bryce Dallas Howard), responsabile generale del Parco, per una vacanza. Zach (Nick Robinson) è un adolescente irrequieto che avrebbe voglia di essere ovunque fuorché in un parco divertimenti a fare da baby sitter al fratello piccolo (Ty Simpkins), grande appassionato di dinosauri. Se l'esperienza parte zoppicante, saranno il pericolo e la paura a unirli: si aiuteranno a vicenda a sopravvivere e si ritroveranno amici.
RUN!
È il claim di Jurassic Park, qui ripetuto sia all'inizio a suon di battuta dalla mamma «Se qualcosa andasse storto? Correte!» e poi urlato sul finale. L'ansia durante gli inseguimenti è sempre alle stelle, anche dopo anni. Il grido, come tutti gli appassionati sanno, è un riferimento agli avvenimenti del primo film.
ISLA NUBLAR
È stata costruita da Simon Masrani (Irrfan Khan), dopo quanto accaduto nel terzo film, sulle ceneri del primo parco. Può essere raggiunta - ancora una volta per spiegare l'isolamento e la trappola in cui si trovano tutti i malcapitati avventori - solo attraverso traghetti. Nella realtà, l'isola è quella di Kauai, proprio la stessa del primo episodio della saga. Se il parco di Hammond era dislocato nell'area Est, questo è stato costruito in quella Sud, ma gli inseguimenti non saranno limitati ad una sola area.
IL PARCO e LE SUE ATTRAZIONI
Se fossimo ancora bambini, impazziremmo all'idea che possa esistere davvero un parco divertimenti del genere. A Jurassic World c'è un luogo in cui passeggiare e nutrire i piccoli dei giganti gentili, un altro in cui si può correre protetti da sfere rotanti di vetro al fianco dei branchi, un altro ancora in cui circumnavigare l'isola con le canoe, ma non solo. Piscine, voliere, recinti, installazioni video sono solo alcune delle attrazioni di questo incredibile luogo, dove scoprire come vivevano i dinosauri.
CHRIS PRATT
Chris Pratt è Owen, abile addestratore di Raptor, chiamato per capire quali sono gli istinti del feroce, ma intelligentissimo Indominus Rex, e quindi arginarlo. Avevamo già apprezzato l'attore, classe 1979, in film come «Guardiani della Galassia», «Zero Dark Thirty» e «L'Arte di Vincere», ma qui regge davvero sulle sue (grosse) spalle tutto il peso del film. Non sta sbagliando un colpo, insomma.
LA LOVE STORY CON VERVE COMICA
Con un bello come Chris Pratt protagonista, non poteva mancare l'elemento love story. Qui viene messa in scena la classica attrazione tra gli opposti: lui è un vero maschio alfa, muscoloso e un po' burbero, lei (Bryce Dallas Howard) è la donna manager vestita di bianco e con la piega perfetta. Il tutto serve non tanto per introdurre l'elemento romantico nella narrazione, quanto quello comico. D'altronde sempre di un film per famiglie stiamo parlando.
INDOMINUS REX
L'Indominus Rex nasce dall'incrocio di un T-Rex con un Raptor, da cui prende l'intelligenza. Non è finita: al suo DNA già complesso è stato aggiunto quello delle seppie, che gli consentono di mimetizzarsi. La sua pelle è bianca, traslucida, come quella dei serpenti. In origine era stata creata una coppia di fratelli, un maschio e una femmina, ma solo la seconda è sopravvissuta, divorando il primo. È una creatura dotata di estrema intelligenza: tende trappole alle sue future prede ed è in grado di capire come aggirarle. I suoi attacchi sono in assoluto le parti memorabili del film, in un mix di paura e gioco che farà saltare sulla sedia lo spettatore.
L’ETICA GENETICA
Il concetto è quello che era alla base già del primo «Jurassic Park»: se l'uomo prova ad essere Dio, finirà per soccombere. Per l'ennesima volta ci troviamo davanti a un laboratorio in cui un manipolo di ricercatori si cimenta nella creazione di un essere vivente, tanto potente da proiettare la magnificenza del suo creatore (il mito già presente da Frankenstein). La fine è sempre la stessa. Anche in questo caso ritroviamo le sfere d'ambra da cui viene estratto il codice genetico. Una volta estratto, viene iniettato in uova sintetiche e si cerca di coprire i pezzi mancanti di DNA con quelli di altri animali. Una volta nati, i piccoli dinosauri vengono spostati nella nursery solo se giudicati in salute.
GLI OMAGGI AL PRIMO FILM
«Jurassic World» è pieno di riferimenti al primo film della saga: dalle tecniche di laboratorio all'isola per poi arrivare a diversi omaggi disseminati. L'addetto alla sicurezza interpretato da Jake Johnson si presenta al lavoro, come presagio funesto, con una maglia vintage di Jurassic Park, che dice di aver trovato su ebay. I fratelli Zach e Gray, durante una fuga dall'Indominus, si riparano in un magazzino abbandonato, dove trovano le attrezzature, con tanto di vetture e caschi protettivi, del primo parco. Non è finita: a un certo punto vediamo sfrecciare di fianco a un branco di Gallimimus una jeep che ha il n. 4 sulla carrozzeria. Lo stesso di una vettura scomparsa nel primo episodio durante un safari nel parco, poi distrutta dal T-Rex. Insomma, avrete di che divertirvi a trovare rimandi e citazioni.
COLIN TREVORROW
Chi è Colin Trevorrow? Il film, registicamente parlando, non passerà alla storia: è un compito scolastico eseguito correttamente. Quindi, chi è Colin Trevorrow? Quello che ci viene malignamente da pensare, una figura molto malleabile da parte della produzione (Spielberg, Marshall, Tull, Jashni), un ?non famoso, ma tecnicamente bravo' che non pretende di arrivare sul set portando con sé un'autoralità incisiva, come quella ad esempio di un J.J. Abrams su Star Wars o di un Joss Whedon su Avengers (questa tipologia di regista, generalmente soccombe, uscendo distrutta da queste esperienze produttive). Congetture. Forse. Quello che possiamo dire con certezza è che il lavoro è stato eseguito esattamente come il pubblico si aspetta: ci sono i dinosauri, gli inseguimenti, la tenerezza e la ferocia. Si percepisce molto la barbarie della cattività verso l'essere vivente, quello che viene creato o rinchiuso dall'uomo per il suo divertimento. Sentiremo ancora parlare di Colin Trevorrow? Forse. Come il nuovo Spielberg? No.
Film del 2001 diretto da Joe Johnston, è il terzo capitolo della più celebre serie sui dinosauri iniziata con «Jurassic Park» e proseguita con «Jurassic Park - Il mondo perduto», entrambi tratti dai romanzi di Michael Crichton.
È arrivato nelle sale italiane nel 2018 il quinto film del franchise di Jurassic Park, sequel di "Jurassic World" del 2015. Ecco cosa dovreste sapere sul film