Lou Bloom (Jake Gyllenhaal) è un operatore freelance decisamente folle che vuole fare carriera. Per raggiungere i suoi obiettivi non guarda in faccia a niente e nessuno e pur di arrivare prima sulle scene dei crimini della Los Angeles reddittizia ma pericolosa decide di agganciare le emittenti radiofoniche della polizia così da poter battere sul tempo tutti i suoi colleghi e portare a casa riprese crude e discutibili che poi rivende all’emittente televisiva di Nina (Rene Russo), giornalista sempre in cerca di servizi sensazionalistici per attirare il pubblico.
Aiutato dal povero assistente impaurito e sottopagato Rick, interpretato da Riz Ahmed, Lou trasforma il suo talento in un business senza mai interrogarsi sull’eticità delle sue azioni e senza preoccuparsi di superare qualsiasi limite. Sociopatico dal volto allucinato, Lou diventa il migliore in campo, uno sciacallo cinico e inquietante che non si ferma mai.
Se amate un po’ i film dalle atmosfere dark, ecco dieci curiosità su Nightcrawler - Lo sciacallo, pellicola in cui Jake Gyllenhaall dimostra di essere una grande attore, grazie a un ruolo di grande impatto visivo ed emotivo.
Il film è vietato ai minori di 14 anni e ne raccomandiamo la visione solo a un pubblico adulto.
Per interpretare questo personaggio e risultare assolutamente credibile, Jake Gyllenhaal ha perso 9 chili per il ruolo. L’idea è stata proprio dell’attore che voleva assomigliare a un coyote affamato.
Come già successo in «Donnie Darko», anche in questo film Jake Gyllenhaal sbatte raramente le palpebre degli occhi, una scelta che lo rende assolutamento credibile nel ruolo di questo freelance dallo sguardo inquietante.
Nella scena in cui Jake Gyllenhaal parla con se stesso allo specchio sembra che l’attore si sia lasciato prendere dalla situazione a tal punto da rompere lo specchio e tagliarsi una mano. Gli hanno persino dovuto mettere 14 punti.
Per prepararsi al meglio e conoscere la realtà in cui si muovono questi operatori freelance, sia Jake Gyllenhaal che Riz Ahmed hanno affiancato dei veri “sciacalli” durante il loro lavoro.
Mentre il mondo della critica ha descritto Lou come un vero sociopatico, Gyllnehaal ha difeso un po' il suo personaggio e lo ha descritto più come imprenditore di se stesso, un’artista con l’occhio giusto per le riprese a effetto.
Quando Rick e Lou si incontrano per il colloquio conoscitivo si trovano in un diner che, a quanto pare, è lo stesso diner utilizzato anche nel film «Drive» nel 2011.
Jake Gyllenhaal compare in ogni singola inquadratura del film e si è personalmente occupato di girare da solo la maggior parte delle scene di guida, compresa la scena dell’inseguimento che si vede alla fine del film.
Fonti di ispirazioni
Il film si ispira in parte alla carriera di Arthur "Weegee" Fellig, primo foto giornalista che era noto per la sua capacità di raggiungere in poco tempo le scene del crimine perché, proprio come il protagonista, si agganciava alle emittenti radio della polizia.
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