Martone a Venezia 76: “Il mio criminale che sogna giustizia”

Videointervista al regista del primo film italiano in concorso: "Il sindaco del rione Sanità"


30 Agosto 2019 alle 18:08

"Un criminale che sogna la giustizia, ma vuole amministrarla lui, personalmente. Come troppi, oggi, pensano di fare". Arriva il primo film italiano in concorso per il Leone d'oro: è  “Il Sindaco del rione Sanità”. E il regista Mario Martone descrive così il protagonista, sottolineando l'attualità dell'opera di Eduardo De Filippo, da cui è tratta la pellicola. "Barracano è un boss e il pubblico dovrebbe odiarlo, ma finirà per amarlo, perché De Filippo è in grado di mostrarci l'umanità oltre i luoghi comuni e le facili etichette. E questo è il dono dei grandi artisti".

Nei panni del "Sindaco", “uomo d’onore” che distingue tra “gente per bene e gente carogna”, c'è Francesco Di Leva. Il “Sindaco”  amministra la giustizia nel rione ma lo fa secondo i suoi personali criteri, incurante dello Stato e anche delle leggi. Un giorno gli si presenta disperato il figlio del fornaio, deciso a uccidere il padre. Ma Don Antonio si specchia nel giovane e nel suo sentimento di vendetta, che anche lui aveva provato da ragazzo. E decide di intervenire per riconciliarli e salvarli entrambi...

Il film uscirà nelle sale italiane come evento speciale solo il 30 settembre, 1 e 2 ottobre, per poi essere proiettato in varie città in date diverse, proprio come in una tournée teatrale, con il “Sindaco del Rione Sanità in tour”.

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