La notte degli Oscar si avvicina. La notte in cui verranno consegnate i premi ai film che hanno animatola stagione cinematografica appena passata, preceduta da un red carpet scandito da berline nere dai vetri oscurati e interviste basate interamente sul vestito indossato per l'occasione. E cosa fa rima con Oscar se non film emozionanti ad alto tasso drammatico con la capacità di straziare l'anima e costringere lo spettatore ad un continuo ricorso a fazzoletti di carta per asciugarsi le lacrime?
Ed eccoci qua a consigliarvi dieci film super premiati dall'Academy per passare tristi serate sul divano, ricordando però che vi troverete davanti a pilastri del cinema. Che a commuovervi siano Ingrid Bergman e ad Humphrey Bogart in «Casablanca» o la tragica storia sportiva di «Million Dollar Baby» di Clint Eastwood, poco importa. L'importante è piangere. Questi sono i nostri consigli.
Quasi quattro ore per il capolavoro di Victor Fleming del 1939, «Via col vento» ha vinto dieci premi Oscar tra cui miglior film, regia, attore e attrice. Preparatevi una buona dose di cioccolata calda, di caramelle gommose o qualsiasi altra cosa contenga zuccheri per buttarvi nella celebre epopea amorosa Clark Gable e Vivian Leigh, con tanto di guerra civile americana. Provate a non emozionarvi nemmeno una volta e dopo la visione sarete ufficialmente autorizzati a inserire la battuta «Francamente me ne infischio» nelle vostre conversazioni private.
Vincitore di tre premi Oscar, non ci sarebbe tanto da dire su un altro grande pilastro della cinematografia mondiale come «Casablanca» tranne che se ancora non siete riusciti a vederlo probabilmente staranno inventando un girone infernale dedicato. La tormentata storia d'amore tra Humphrey Bogart e Ingrid Bergman durante la seconda guerra mondiale, ambientata al Rick's Café Américain nella celebre città del Marocco francese, non può mancare alla vostra "educazione" cinematografica. Consigliata la lingua originale per non perdersi nemmeno un respiro della magistrale interpretazione di Bogart.
Jack Nicholson viene rinchiuso in un manicomio. Finalmente, potrà dire qualcuno di voi dopo aver visto «Shining». Ma «Qualcuno volò sul nido del cuculo» è un grande classico del cinema, vincitore di cinque statuette nel 1976. Personaggi memorabili, sequenze esilaranti quanto commoventi per un drammatico tentativo di fuga che ha catapultato definitivamente Nicholson nell'industria del cinema che conta. Diretto da Milos Forman, il film chiama un bilanciamento per il vostro umore immediatamente dopo la visione, magari con un episodio di «Tom e Jerry» a caso. Scegliete voi.
Dustin Hoffman contro Meryl Streep in una battaglia senza esclusione di colpi (emotivi, per lo più) per l'affidamento del figlio Billy in un grande film vincitore di cinque premi Oscar. La storia di un divorzio negli anni '70, struggente ed emozionante, arricchita da due grandissime interpretazioni principali. «Kramer contro Kramer», diretto da Robert Benton, è sicuramente una pellicola davanti alla quale farete fatica a rimanere impassibili.
Diretto dal maestro Steven Spielberg, «Schindler's List» è la trasposizione cinematografica della storia vera di Oskar Schindler, imprenditore tedesco che durante l'Olocausto riuscì a salvare le vite di numerosi perseguitati. Un cast stellare (Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes) per sette premi Oscar, tra cui miglior regia e miglior film, che hanno permesso a Spielberg di diventare uno dei registi più importanti ed influenti di Hollywood. Un film in cui è la Storia il vero dramma.
Clint Eastwood, primo round. Protagonista dell'edizione 2005 della magica serata di Los Angeles, «Million Dollar Baby», ambientato nel duro mondo della boxe, narra la vicenda di Margaret (interpretata da Hilary Swank), una ragazza determinata a raggiungere il successo sportivo nonostante la sua fragilità fisica. Quattro Oscar per un film drammatico, duro e straziante che metterà a dura prova anche il più insensibile degli spettatori. Vedere per credere.
Clint Eastwood, parte seconda. Pedofilia, omicidio, rapine e chi più ne ha più ne metta per un grande film drammatico che si è portato a casa due premi: miglior attore protagonista e non protagonista. Un bambino scompare per quattro lunghi giorni e quando torna non riesce a spiegare a nessuno cosa gli sia accaduto. Molti anni dopo, un omicidio riunisce un gruppo di amici e farà ritornare a galla violenze, problemi irrisolti e molto altro. Un durissimo Eastwood in uno dei suoi film più riusciti: «Mystic River»
Quattro Oscar e un leone d'oro alla mostra del cinema di Berlino per il film diretto da Barry Levinson con Dustin Hoffman e un Tom Cruise affetto dalla sindrome di savant. Grande successo anche commerciale, Rain man rappresenta in pieno le tematiche vincenti per portarsi a casa qualche statuetta consegnando anche al mondo del cinema un film enormemente emozionante. Il film che tutti hanno citato almeno una volta se è vi è capitato di giocare a blackjack con gli amici.
Diretto da Roman Polanski, «Il pianista» torna su un terreno cinematografico tanto caro agli amici dell'Academy: la discriminazione razziale e l'Olocausto. La vera storia di W?adys?aw Szpilman, pianista polacco, durante la seconda guerra mondiale con conseguente incarcerazione in campi di concentramento, fino alla liberazione da parte dell'esercito russo. Tre premi Oscar tra cui miglior film e miglior attore ad Adrien Brody in quella che è forse l'interpretazione migliore della sua intera carriera.
Un film per ricordare a tutti voi, amanti del cinema, che Nicolas Cage, vincitore di tanti Oscar quanti Leonardo di Caprio e «Babe ?" Maialino coraggioso», merita rispetto. Disagio sociale, alcolismo e prostituzione in un grande film drammatico che segue una storia d'amore disperata dal destino apparentemente segnato. «Via da Las Vegas» è commovente anche solo per ricordarsi che tipo di attore era Nicolas Cage prima di perdersi nei meandri di mediocri film d'azione commerciali. Nicolas, crediamo in te, sappiamo che puoi tornare quello di un tempo.