Un punto di svolta nel cinema: arriva la computer graphic “fatta bene” e così registi e sceneggiatori possono raccontare storie e sogni che prima erano semplicemente irrealizzabili
Gli anni '90 rappresentano un punto di svolta nel cinema: arriva la computer graphic “fatta bene” e così registi e sceneggiatori possono raccontare storie e sogni che prima erano semplicemente irrealizzabili. Ecco cinque film da vedere (o rivedere) con i vostri figli, fratellini o nipotini!
Jurassic Park
La trama. Il multimilionario John Hammond vuole costruire il parco divertimenti dei suoi sogni: non i banali ottovolanti e labirinti con gli specchi, ma una intera colonia di dinosauri ricreati geneticamente! Il progetto parte sulla Isla Nublar, e grazie ai suoi scienziati sembra andare tutto bene: utilizzando il DNA recuperato dalle zanzare vissute nel Giurassico, che hanno “punto” dinosauri e poi sono finite nell’ambra, il team di Hammond ha “ricostruito” e ridato vita a triceratopi e Tirannosauri Rex. A proteggere i visitatori e il personale dell’isola da questi lucertoloni troppo cresciuti ci dovrebbero pensare i chilometri di recinzioni elettrificate. Naturalmente, va tutto male i protagonisti del film (tra cui spicca Jeff Goldblum) devono scappare da dinosauri voraci e trovare un modo di lasciare l’isola per non diventare il piatto forte del menu dei Velociraptor.
Perché vederlo. Jurassic Park è uno dei primi blockbuster hollywoodiani ad aver utilizzato in modo massiccio la computer graphic: quando lo guarderete con i vostri figli, potrete mostrargli la storia del cinema! E poi, a tutti i ragazzini/ragazzine piacciono i dinosauri e il brivido di vederli correre per tutto il parco a caccia di poveri umani impauriti è impareggiabile! Se apprezzano, la saga di Jurassic Park/World conta altri tre sequel (l’ultimo è uscito nel 2015, e un quarto è in arrivo nel 2018)!
Forrest Gump
La trama. Forrest è un ragazzo “speciale”, ma è impossibile non volergli bene. Buono e ingenuo, si trova suo malgrado in mezzo agli eventi più importanti della seconda metà del XX secolo, dalla Guerra in Vietnam alle partite di ping pong con la Cina. C’è la scoperta dell’AIDS, ci sono gli hippie, stringe addirittura la mano a John F. Kennedy. Il tutto tenuto insieme da una storia d’amore lunga quasi mezzo secolo, appassionante e molto tenera.
Perché vederlo. È un modo per ripercorrere la Storia dal 1950 fino alla metà degli anni ’80. Per chi di noi ha quaranta o più anni, vuol dire rivivere momenti vissuti di persona, ma per i nostri figli e i millennials è una vera scoperta. Nonostante la massiccia quantità di personaggi e informazioni, il film è godibile per chiunque. C’è solo una scena un po’ “osè”, ma potrete glissare con i bimbi più piccoli senza grossi problemi.
Il sesto senso
La trama. Il dottor Malcolm Crowe è specializzato in psicologia infantile e in passato ha aiutato anche dei bambini che credevano di vedere fantasmi. Quando incontra il piccolo Cole, che li vede davvero, dovrà trovare un modo per aiutarlo a superare le sue terribili paure, vivendo con lui il dramma di essere circondato da anime vaganti in cerca di pace eterna.
Perché vederlo. Come genitori (o fratelli maggiori, o zii), siete i soli che possono capire se i piccoli di casa vostra sono pronti per un film sui “fantasmi”. Qualche scena di Il sesto senso è abbastanza cruda (come i fantasmi degli impiccati appesi in scuola), ed è facile che si immedesimino nelle paure del piccolo Cole. Se però li considerati “pronti” (a 14/15 anni lo sono quasi di sicuro), potrete godervi con loro il primo film di “paura”, con un colpo di scena finale che è una pietra miliare nel cinema.
La vita è bella
La trama. Giulio (Roberto Benigni) si innamora di Dora (Nicoletta Braschi), si sposano e hanno un figlio. Tutto perfetto, una storia d’amore da manuale, se non fosse che siamo nell’Italia del 1939 e Giulio, essendo ebreo, subisce le angherie e i soprusi dettati dalle leggi razziali. Finisce, con figlio e moglie, in un lager, dove scoprirà gli orrori di cui è capace la mente umana.
Perché vederlo. In questi anni, il tema dell’Olocausto è ben presente nelle nostre scuole, per fortuna, quindi molto probabilmente i vostri bimbi sopra i 10/12 anni sapranno già dei lager e dello sterminio nazista. La vita è bella, vincitore di tre Oscar nel 1999, riesce a raccontare questi orrori rimanendo in equilibrio tra l’ironia e la delicatezza. Qualche lacrimuccia spunterà alla conclusione del film, e non solo tra i piccoli di casa. Preparatevi a qualche domanda extra sull’Olocausto, ma alla fine è proprio l’obiettivo di La vita è bella: “chi non conosce la Storia, è costretto a riviverla”.
Matrix
La trama. Neo è un mago del computer: di giorno è un anonimo programmatore di una Corporation americana, di notte è uno degli hacker più in gamba e rispettati del cyberspazio. Quando viene catturato da un trio di agenti in doppio petto e occhiali scuri, scoprirà a sue spese che non si tratta dei “soliti” FBI o CIA: Neo scopre che vive in un mondo virtuale, e la realtà è assurda e incredibile. Dovrà scoprire il modo di controllare la Matrice e combattere contro gli Agenti, sempre a patto che la Profezia si dimostri vera e lui sia veramente l’Eletto.
Perché vederlo. Matrix ha scritto una pagina della Storia del cinema, e riesce a essere un film di fantascienza “filosofica” senza rinunciare a un ritmo incalzante e coinvolgente, evitando tempi morti o “spiegoni” che fanno addormentare. Anzi, le scene d’azione e combattimenti corpo a corpo sono indimenticabili, e sono state riprese, citate e copiate da dozzine di registi di film e spot: i vostri figli magari faticheranno un pochino a capire tutti i risvolti spirituali del film, ma di sicuro si divertiranno un sacco a vedere Neo e i suoi amici mentre evitano i proiettili in slow motion. Dopo il film, preparatevi a un dibattito su cosa è la realtà.