È in arrivo al cinema Anomalisa, diretto dall’eclettico Charlie Kaufman, e attesissimo per almeno tre motivi! Prima di tutto il nome di Kaufman è una garanzia: passato dietro la macchina da presa già da qualche anno, è noto al grande pubblico per aver firmato alcune sceneggiature già entrare nel mito, come quella di Se mi lasci ti cancello o quella di Essere John Malkovitch. Poi, il film ha già riscosso un ottimo successo di critica: presentato all’ultimo Festival di Venezia, ha infatti conquistato il Leone d’Argento per la migliore regia. Infine si tratta di un film d’animazione (rigorosamente per adulti) realizzato con l’incredibile tecnica dello stop motion!
Per capirci, i protagonisti del film non sono disegnati o “costruiti” al computer, ma sono dei veri e propri pupazzi che vengono fotografati movimento per movimento. Le singole inquadrature fisse sono poi montate l’una dopo l’altra dando luogo all’animazione. Se vi sembra un’opera infinita e al limite della follia (specie in un’epoca in cui con la CGI si fa praticamente tutto) non siete troppo lontani dalla realtà, ma sappiate che molti sono tuttora i film realizzati con la tecnica dello stop motion!
Per quanto possa sembrare una roba da pionieri del cinema (e in effetti lo è, il primo film in stop motion è Humpty Dumpty Circus, del 1899!) si tratta in realtà di un mezzo espressivo ancora fortemente in auge, tanto che continua ad essere impiegata anche dai grandi studios. Ecco a voi una carrellata dei film d'animazione in stop motion più significativi degli ultimi anni; in caso ve ne foste fatti scappare qualcuno, vi consigliamo di recuperarli, stiamo parlando di vere e proprie opere d’arte!
Nightmare before Christmas (Henry Selick, 1993)
Nato da un soggetto di Tim Burton, Nightmare before Christmas subì una serie di slittamenti, perché la Disney, che aveva sotto contratto il regista, trovava che la tematica fosse troppo cupa per il suo pubblico. Qualche anno dopo, per fortuna, cambiò idea, ma Burton –ormai una stella di Hollywood- non aveva più tempo per seguire il progetto che fu dunque affidato al talentuoso animatore Henry Selick. Il film, che vede il re del Paese di Halloween tentare di rubare il Natale a Santa Claus, incontrò immediatamente un successo strepitoso e ancora ora, a distanza di più di vent’anni, possiamo canticchiare assieme a Jack Skeletron (nella versione italiana doppiato da Renato Zero) su note ormai popolari quanto quelle di alcuni classici canti natalizi!
Galline in fuga (Nick Park e Peter Lord, 2000)
In Europa c’è un solo e grande irraggiungibile nome nel cinema d’animazione in stop motion mainstream: quello di Nick Park, l’autore dell’accoppiata Wallace e Gromit, un geniale inventore e il suo sveglissimo cane, impegnati in avventure assurde ed esilaranti! Dal 1989 ha creato fantastici cortometraggi animati, adorati da tutto il mondo e premiati - in ben tre occasioni! - agli Academy Awards.
Galline in fuga è il suo primo film d’animazione in stop motion, un’impresa davvero colossale per una piccola casa di produzione come la Aardman Production, apparentemente folle eppure coronata dal successo, proprio come quella intrapresa dalle galline protagoniste, che architettano un piano per evadere dal pollaio dove sono tenute prigioniere!
Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro (Nick Park e Steve Box, 2005)
Finalmente, dopo più di 15 anni dalla loro prima apparizione, Wallace e Gromit conquistano il grande schermo. È un evento epocale, perché, anche se Nick Park si era già cimentato nel lungometraggio col precedente Galline in fuga, chiunque abbia visto un episodio di Wallace e Gromit sa quanto siano complicate le scenografie dentro le quali si muovono i personaggi e un prodotto della durata di ben 85 minuti pare davvero un’impresa titanica. Nick Park al solito non delude, il pubblico ride tantissimo, ma lui ride meglio, perché ride ultimo: stavolta si porta pure a casa l’Oscar per il miglior film d’animazione.
Fantastic Mr. Fox (Wes Anderson, 2009)
Tratto dal romanzo Furbo, il signor Volpe! di Roald Dahl (autore di indimenticabili classici come La fabbrica di cioccolato e Matilda) questa è – finora – l’unica esperienza nel mondo dell’animazione maturata dal grande Wes Anderson (I Tenembaun, Moonrise Kingdom), ma speriamo che non resti tale! Fantastic Mr. Fox è stata una bellissima sorpresa per tutti coloro che storcevano il naso all’idea che un regista abituato al cinema dal vero si prestasse a una realtà tanto diversa da quella solitamente professata. La storia, molto semplice, ci racconta di una volpe, specializzata in furti nei pollai, che abbandona il mondo del crimine una volta diventato genitore. Ma come altri animali, anche le volpi perdono il pelo ma non il vizio... Anderson riesce a imprimere il suo inconfondibile touch anche filmando pupazzi di peluche, che sotto la sua ferma direzione ci sembrano umani tanto quanto gli altri suoi personaggi che abbiamo imparato ad amare. Da vedere, a tutte le età!
Panico al villaggio (Stéphane Aubier e Vincent Patar, 2009)
Si sono uniti tre paesi per realizzare questo singolarissimo prodotto: Panico al villaggio, costato “solo” 260 giorni di riprese, nasce infatti da una coproduzione belga-franco-lussemburghese, dalle mani dei due animatori che qualche anno più tardi incanteranno il mondo con Ernest & Celestine (per il quale impiegheranno la tecnica classica del disegno animato). La coppia di artisti raggiunge però il suo apice proprio qui, in Panico al Villaggio, perché arrivano a creare un film d'animazione in stop motion che è originale e unico in tutto: dalla forma (sono stati utilizzati circa 2.500 giocattolini di plastica) al tipo di umorismo, quasi demenziale ma mai volgare; dal montaggio – che rifiuta i movimenti fluidi in nome di una stilizzazione che è già di per sé una cifra stilistica – alla messa in scena, volutamente assurda e iperbolica. Se non vi scoccia lasciarvi sorprendere a bocca aperta davanti a un film d’animazione, andate subito a procurarvi il DVD!
Coraline (Henry Selick, 2009)
Tratto da uno splendido romanzo di Neil Gaiman, Coraline racconta una storia che forse spaventerà il pubblico dei più piccini, ma che appassionerà senz’altro i ragazzini un po’ più grandi (e delizierà il pubblico adulto). Coraline è una ragazzina che, in piena crisi adolescenziale, è in aperto conflitto con i suoi genitori. “Ah! Se fossero diversi!” Ma bisogna stare attenti coi propri desideri: potrebbero avverarsi nel peggiore dei modi! E infatti, ecco che Coraline trova l’accesso a un mondo dove sembra tutto uguale, tranne per il fatto che mamma e papà sono stati rimpiazzati da due esseri all’apparenza identici (tranne che per degli strani bottoni al posto degli occhi) che si comportano proprio come la ragazzina vorrebbe... Ma non è tutt’oro quel che luccica! Un film dal fascino dark da vedere assolutamente che, già dai titoli di testa, sa regalare brividi di inquietudine...
Frankenweenie (Tim Burton, 2012)
Alla base di questo bellissimo film d’animazione in stop motion troviamo un cortometraggio omonimo, che Tim Burton realizzò nel 1984. Ispirata al mito di Frankenstein, la storia si dipana attorno a un ragazzino geniale che riesce a sfruttare l’energia del fulmine per riportare in vita l’adorato cagnolino investito da un’auto. Ripreso in bianco e nero, proprio in omaggio al classico diretto da James Whale, è un film cupo, in pieno stile burtoniano che – se anche voi avete perso un animale che avete amato – vi strapperà più di qualche lacrima prima dell’arrivo dei titoli di coda.
ParaNorman (Sam Fell e Chris Butler, 2012)
Ecco il film che forse avrebbe meritato di trionfare agli Oscar 2013! ParaNorman racconta la storia di Norman, un adolescente fan dei film horror, che ha il dono di vedere la gente morta. Lungi dallo spaventarsi tantissimo come fa il ragazzino de Il sesto senso, Norman sfrutta questa sua abilità per salvare la sua cittadina da un’oscura minaccia. Estremamente divertente e a tratti davvero toccante – specie per il legame che il protagonista ha con la nonna scomparsa – è un film che è forse passato in sordina nelle sale cinematografiche, ma che merita di diventare, col tempo, un piccolo fenomeno di culto!
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Esce il primo maggio l'ultimo lavoro del regista americano, che torna a cimentarsi con la tecnica stop-motion in questa storia che è anche una satira politica