Attore, sceneggiatore e persino regista: ecco dieci pellicola con una delle star di Hollywood più brillanti del momento
Chi di voi non vorrebbe essere Ben Affleck? Bello, ricco, famoso e -colpo di scena- intelligente.
Eh sì, miei cari, perché Ben Affleck non è solo il belloccio di quasi due metri di muscoli che molti di voi avranno certamente visto sul grande schermo, ma anche un abile sceneggiatore e un attento regista.
Alcuni addirittura lo considerano il nuovo Clint Eastwood, per il modo maschio e senza troppi fronzoli con cui gira i suoi film, per il fatto che da attore è stato molto criticato, ma anche per il suo amore per il thriller e la capacità di fare film commerciali negli incassi, ma con il tocco peculiare dell'autore.
I dati, ad ogni modo, parlano chiaro: un Oscar per il Miglior Film con Argo (2012), una Coppa Volpi come Miglior Attore, a Venezia, per Hollywoodland (2006) e un altro Oscar, questa volta condiviso con l'amico di sempre Matt Damon, per la sceneggiatura di Will Hunting - Genio ribelle (1997).
Abbiamo scelto dieci film di Ben Affleck che, a nostro avviso, lo rappresentano, naturalmente consigliandovene la visione immediata.
Argo (2012) - Regista e Attore
Premio Oscar al Miglior Film, per la terza opera da regista di Affleck, a oggi forse il suo lavoro più riuscito dietro la macchina da presa. Siamo dalle parti del film in costume, con montaggi di filmati di repertorio che poi si trasmutano in sequenze originali e magistralmente girate dall'allora quarantenne Affleck. Il premio è giunto inaspettato (il favorito sembrava essere Lincoln di Spielberg), ma sicuramente meritato e forse anche assegnato come riconoscimento-pegno per non averlo neanche candidato alla regia. Argo racconta un episodio che si inserisce nella Rivoluzione Iraniana del 1979, quando cinquantadue esponenti del corpo diplomatico staunitense furono presi in ostaggio dai rivoluzionari di Khomeini, i quali sospettavano che gli USA stessero tramando per un ritorno dello Scià. Sei di loro, i protagonisti del film, riuscirono a fuggire nel momento dell'assalto all'ambasciata e, con l'aiuto del Governo Canadese, riuscirono a fuggire con un'operazione che Ben Affleck -basandosi sui racconti dei fatti presenti in un libro di Tony Mendez- racconta minuziosamente e restando fedele alla realtà.
Gone Girl, di David Fincher (2014) - Attore
Ritorno sulle scene di David Fincher, a quattro anni dalle due Nomination all'Oscar consecutive per Benjamin Button e The Social Network (e la parentesi Millennium nel 2011). Ben Affleck è un pover'uomo al quale sparisce la moglie (Rosamund Pike) apparentemente senza spiegazioni. Circondato dal sospetto (potrebbe anche averla uccisa lui, secondo gli inquirenti) e dal clima mediatico decisamente ostile e invadente, proverà a capire cosa è successo e cercherà di trovare la quadratura del cerchio. Fincher analizza il rapporto profondo e conflittuale della coppia attraverso dei flashback e, una volta svelata la soluzione, non smette di stupire il suo pubblico con ulteriori e continui colpi di scena. Thriller psicologico in cui giochetti e rancori di coppia diventano motore dell'azione e della tensione. Campione d'incassi negli Stati Uniti (156 milioni di euro guadagnati ancora prima che uscisse nel resto del mondo), Gone Girl fa discutere, ma è sicuramente uno dei film migliori nel suo genere degli ultimi anni.
Will Hunting - Genio ribelle, di Gus Van Sant (1997) - Sceneggiatore e Attore
Esordio alla sceneggiatura per gli amici-ragazzacci Matt Damon e Ben Affleck, insigniti per questo film dell'Oscar per la Miglior Sceneggiatura (ma vinse anche Robin Williams come Attore non Protagonista). Film tipicamente e straordinariamente Anni '90 che parla di un ragazzo di strada, Will (interpretato da Matt Damon), che possiede un eccezionale intuito per la matematica, talmente incredibile da riuscire a risolvere problemi che sono dei rompicapi anche per docenti universitari. Ma Will è un ragazzo difficile, con precedenti penali alle spalle e problemi relazionali, cose che rischiano di compromettere notevomente una vita che sarebbe certamente migliore se fosse in grado di sfruttare appieno il suo talento. Ad aiutarlo sarà un dottore (Robin Williams) che prenderà a cuore la sua causa. Film importante che, oltre all'Oscar, lanciò Matt Damon come attore di livello e Gus Van Sant come autore in grado di girare anche opere di successo commerciale. Ben Affleck, oltre che co-sceneggiatore interpreta anche il miglior amico di Will.
The Town (2010) - Sceneggiatore, Regista e Attore
Un film completamente da attribuire a Ben Affleck, perché oltre ad esserne il protagonista, ne firma anche la sceneggiatura e la regia. Ed è un prodotto interessante, certamente ben scritto e ben girato, che parla di un pugno di delinquenti-rapinatori seriali avvezzi ai travestimenti (ad ogni colpo questi sono sempre diversi). Peccato che un giorno, mentre ripuliscono il caveau di una banca, sono "costretti" a rapire una ragazza (Rebecca Hall); il dubbio che la malcapitata, rilasciata poco dopo sulla spiaggia, li possa aver riconosciuti sorge poco dopo il rientro a casa, e allora il belloccio Doug (Ben Affleck) sarà incaricato di seguirla, parlare con lei e capire se le cose stanno davvero così. Quel che succede in seguito non ve lo posso dire, ma ciò che dovete sapere è che in questo film non esistono tempi morti e tutto -grazie ad uno script cosapevole e astuto- quadra perfettamente, per un thriller-noir atipico ma allo stesso tempo classico, preciso ed essenziale.
To the wonder, di Terrence Malick (2012) - Attore
Non solo film d'autore, ma dell'autore più discusso del decennio, almeno da quando uscì con lo straordinario The Tree of Life, che di questo film è il precursore. To the wonder, infatti, ne riprende la struttura narrativa e alcuni temi (ad esempio l'opposizione macro-micro e organico-inorganico), portando però l'allusione fideista del primo all'esplicita fisicità di un personaggio (il prete interpretato da Javier Bardem) e inserendo il sentimento umano come uno dei fulcri del discorso. Siamo in Oklahoma o giù di lì e la coppia dei protagonisti (Ben Affleck e Olka Kurylenko) sta vivendo una crisi del loro rapporto, che il regista ci mostra senza spiegarne le ragioni, semplicemente come effetto di un qualcosa che non sappiamo, come un dato di fatto con cui fare i conti. Eppure li vediamo, nella carrellata di immagini che ci si parano davanti, a Parigi, qualche tempo prima, innamorati; ma l'Europa è un altro mondo, un'altra vita, un'altro tempo. Ben Affleck perfetto in questo ruolo, poichè con il suo immobilismo riesce a conferire una certa ambiguità al personaggio (stessa cosa che avviene in Gone Girl).
1 km da Wall Street, di Ben Youger (2000) - Attore
Tutti sanno dove si trovi fisicamente Wall Street, ma per accedervi, per lavorarci e per guadagnare i suoi stipendi a sei zeri, bisogna lavorare, fare la gavetta, imparare. E' questo quello che cerca di fare il giovane Seth (Giovanni Ribisi), a caccia di una vita agiata, ma nei limiti della legalità che gli serve per ottenere l'approvazione morale del padre giudice. Il ragazzo è capace e sveglio, e inizia a circondarsi di persone che gli fanno vedere come ce la si spassa a New York, ma qualcosa non gli torna, e allora il film (che nei primi momenti sembrerebbe un'ascesa del protagonista in stile self made man) inizia a trasformarsi in un thriller finanziario con cui il ventisettene Ben Younger (regista e sceneggiatore) ci svela i trucchetti che stanno dietro alle aziende che lavorano con Wall Street. Ben Affleck, in tutto ciò, è Jim Young, il bello elegante e milionario motivatore-formatore che insegna ai giovani a muoversi in quegli ambienti per diventare come lui; incarna l'estetica del sogno americano e simostra duro, inflessibile, spietato. Attenzione anche a Vin Diesel, in una delle sue prime parti importanti della sua carriera.
Gone, Baby, Gone (2007) - Sceneggiatore e Regista
Esordio alla regia per Ben Affleck, a dieci anni esatti dal Premio Oscar alla Miglior Sceneggiatura per Will Hunting (1997). Questa volta lo script è tutto suo, ed egli non appare nel cast, avendo scelto come protagonista il fratello Casey. Il film è tratto da un romanzo di Dennis Lehane, divenuto famoso per Mystic River (ma anche Shutter island è suo), e racconta della sparizione inspiegabile di una bambina attraverso lo sguardo dell'investigatore Patrick Kenzie (Casey Affleck), che nei bassifondi di Boston verrà a conoscenza di storie incredibili e inimmaginabili, tra tossicodipendenti, complotti e collusioni della stessa amministrazione pubblica. Bene Ben Affleck alla regia, che riesce a tenere le fila del discorso in un ambiente cupo e ostile, in un mix di dramma psico-sociale e thriller.
Batman vs Superman: Dawn of Justice, di Zack Sneyder (2016) - Attore
Con quella mascella e quel fisico (vi ricordo che è alto 192 centimetri), Ben Affleck non poteva che finire anche lui a fare Batman. Il risultato è oltre ogni aspettativa, perché non era facile continuare la saga del supereroe-pipistrello dopo la trilogia nolaniana, la quale aveva sparigliato le carte rispetto ai vecchi film di Tim Burton e Joel Shumacher, dando nuova lettura e interpretazione di tutta la faccenda. In questa occasione, i riferimenti a Nolan sono abbastanza chiari dal punto di vista estetico e di atmosfera, ma l'innesto dell'altro supereroe (Superman) inserisce una complicazione in più, non solo nell'azione e nei rapporti di forza, ma nella nostra capacità di comprendere bene e male. Il mix è vincente e tiene lo spettatore incollato alla narrazione per quasi due ore (su un totale di due ore e mezza abbondanti), senza mai lasciar intendere quali possano essere gli oscuri piani che stanno dietro alle azioni dei protagonisti. Ben Affleck è certamente uno dei migliori Batman che ci siano mai stati (anche se a livello di Bruce Wayne io continuo a preferire Michael Keaton).
The Company Men, di John Wells (2010) - Attore
La crisi finanziaria del 2007 e le sue conseguenze. Ma questa volta non siamo all'interno del paradigma mainstream -in realtà molto vero nel suo senso più profondo- per cui la crisi avrebbe gravato sui più deboli, rendendo ancora più ricchi i più potenti. Perché Bobby Walker (Ben Affleck) aveva davvero tutto: bello, ricco, non ancora in là con l'età (37 anni per l'anagrafe del film), con una vita da agiato intoccabile spianata davanti a sé. Eppure la vita si mostra sempre imprevedibile e, quindi, ecco Bobby essere costretto a prendere il famigerato scatolino di cartone, reimpirlo dei suoi effetti personali lasciati in ufficio e tornare a casa: licenziato. Ma come si comporta uno che è abituato a vivere nella bambagia, quando si rende conto che un lavoro non ce l'ha più (e con tutta probabilità non ne troverà un altro)? Nella morsa taglia-teste lo seguiranno gli ex colleghi Gene (Tommy Lee Jones) e Phil (Chris Cooper), ciascuno, naturalmente, con la sua propria vita e il suo particolare modo di reagire. Cast imponente (oltre ai citati c'è anche Kevin Costner) ed esordio alla regia del John Wells, che fino ad allora aveva girato solo qualche episodio di ER - Medici in prima linea, ma che qui se l'è cavata decisamente bene.
Pearl Harbor, di Michael Bay (2001) - Attore
Film d'amore e di guerra, anche se la guerra è intesa in senso romantico, quindi ne vediamo solo gli effetti (per carità, disastrosi) e non le orribili dinamiche del fronte. Del resto siamo a Pearl Harbor, la basa americana nella Hawaii che fu vittima dell'arcinoto attacco a opera dei giapponesi nelle ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale. Ed è proprio durante questa guerra che gli inseparabili amici Rafe (Ben Affleck) e Danny (Josh Hartnett) si trovano da quelle parti, partiti al mondo come soldati, e non ancora tornati. Ad attendere Rafe, a casa, c'è la bella Evelyn (Kate Beckinsale), ma purtroppo Rafe risulta disperso (creduto morto) durante una battaglia aerea e sarà proprio Danny a dover dare la brutta notizia alla povera ragazza. Poi, come spesso avviene in questi casi, tra mille dubbi, i due si innamoreranno; ma siamo sicuri che il buon Rafe sia davvero morto? E siamo proprio certi che quella base -nella quale Evelyn si è temporaneamente trasferita per stare con il suo Danny- sia poi così sicura come gli americani pensano? Si piange molto, come potrete immaginare.