Cannes 75: vince la Palma d’oro “Triangle of Sadness” di Ruben Östlund

Tutti i film premiati all’edizione 2022 del Festival francese del Cinema

Ruben Ostlund vince la Palma d'Oro per "Triangle of Sadness"  Credit: © Getty
28 Maggio 2022 alle 22:05

Dopo l’ultimo, lunghissimo, red carpet e la cerimonia di premiazione condotta dall'attrice belga Virginie Efira al Grand Théâtre Lumière del Palazzo del Festival, è stato finalmente annunciato il film che si è aggiudicato la Palma d'Oro, il primo premio, al 75° festival del cinema di Cannes: il vincitore è “Triangle of Sadness” del regista svedese Ruben Östlund, già premiato con la Palma nel 2017 per “The Square”. Il film è una satira a tratti feroce, che vede protagonisti una coppia di modelli, Carl e Yaya, che partecipano a una crociera di lusso insieme a un gruppo di “nuovi ricchi”.

Delusione invece per gli italiani in concorso - “Nostalgia” di Mario Martone e "Les Amandiers" di Valeria Bruni Tedeschi - che non si sono aggiudicati nessun riconoscimento.

Il Palmarès di Cannes 2022, vede poi due vincitori del Grand Prix, assegnato ex aequo a “Stars at Noon” del regista Claire Denis - e interpretato da Margaret Qualley, figlia di Andy McDowell, diventata famosa per la serie “Maid” - e al belga Lukas Dhont per "Close", la storia di un’amicizia tra due tredicenni.

Il riconoscimento per la migliore regia è stato invece consegnato nelle mani di Park Chan-Wook per "Heojil Kyolshim" (Decision to Leave), thriller coreano che ha gli stessi produttori del celebratissimo “Parasite”.

Gli altri premi

Lo speciale Premio del 75° anniversario del Festival è stato assegnato ai fratelli belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne - “di casa” qui a Cannes dove hanno vinto due volte la Palma d'oro, nel 1999 con "Rosetta" e nel 2005 con "L'Enfant - Una Storia d'Amore" - per “Tori e Lokita”; mentre anche il tradizionale Premio della giuria di Cannes 2022, consegnato dal presidente, Vincent Lindon, che nel suo discorso ha anche detto che vorrebbe bissare l'esperienza l'anno prossimo, ha visto un ex aequo tra "Eo" di Jerzy Skolimowski e le "Le otto montagne" interpretato dai “nostri” Alessandro Borghi e Luca Marinelli e diretto da Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen.

Vince poi il premio per la migliore sceneggiatura "Boy From Heaven" (Walad Min Al Janna), film ambientato al Cairo del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh.

Il premio per la migliore attrice va a Zar Amir Ebrahimi, attrice iraniana esule a Parigi dopo una condanna da parte del regime del suo paese, per la sua interpretazione nel film su un serial killer "Holy Spider" (Les Nuits De Mashhad) di Ali Abbasi. Song Kang-Ho è invece il vincitore del premio per il miglior attore, per la sua interpretazione in "Broker" di Kore-Eda Hirokazu, regista giapponese già vincitore della Palma d'oro per “Un affare di famiglia” (Shoplifters) quattro anni fa.

La Camera d'or per il film d’esordio è stata assegnata a "War Pony" di Riley Keough e Gina Gammell, presentato nell'ambito della Selezione Ufficiale “Un Certain Regard”, mentre la Menzione Speciale per il primo film va a Plan 75 di Hayakawa Chie.

Infine, tra i cortometraggi la Palma d'oro va a "The Water Murmurs" di Jianying Chen e la Menzione Speciale a "Lori" di Abinash Bikram Shah.

Un Certain Regard

È stato annunciato ieri, invece, il film vincitore della sezione "Un Certain Regard", il secondo prestigioso concorso "parallelo" a Cannes. A sorpresa e contro tutti i pronostici che davano per vincente il bel film ucraino "Butterfly Vision" di Maksim Nkonchnyi, a vincere è stato invece il francese "Les Pires", opera prima di Lise Akoka e Romane Gueret. La presidente della giuria, Valeria Golino, ha quindi annunciato gli altri premi assegnati: il premio speciale "Coup de coeur" è andato a "Rodeo" di Lola Quivoron; la migliore sceneggiatura è quella di Maha Haj, per "Mediterranean Fever"; tra gli attori premiati Vicky Krieps per "Corsage" e Adam Bessa per "Harka"; la migliore regia è quella di Alexandru Belc per "Metronom"; infine, il Premio della Giuria va "Joyland" del pakistano Sim Sadiq.  

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