Da «Manchester by the sea» a «Moonlight», ecco i film usciti al cinema quest'anno garanzia di un bel pianto liberatorio

Piangere al cinema può essere piuttosto imbarazzante. Ci sono film con cui anche i più duri di cuore faranno fatica a trattenere le lacrime. Quali sono quelli usciti nel 2017 che si prestano meglio a quei giorni in cui avete voglia di un sano pianto liberatorio, in compagnia delle vicende e dei personaggi più toccanti degli ultimi mesi?
Da «Manchester by the sea» a «Moonlight», passando per «Barriere» e «Silence» di Martin Scorsese fino a «Jackie» con Natalie Portman, ecco i 10 film drammatici più emozionanti usciti nei cinema italiani durante quest'anno.

Collateral Beauty
Nel dramma a tinte fantasy diretto da David Frankel, Will Smith interpreta un padre che sta vivendo un lungo periodo di depressione, dopo la morte della figlia. Per provare a riportarlo alla vita reale, i suoi amici e colleghi organizzano un piano davvero singolare. Ingaggiano tre attori nei ruoli di “Amore”, “Tempo” e “Morte” per rispondere alle sue domande esistenziali. Un tentativo eccentrico, ma anche molto commovente.

Manchester by the Sea
Il film di Kenneth Lonergan, vincitore di due premi Oscar nel 2017 per il miglior attore protagonista (Casey Affleck) e la miglior sceneggiatura originale, è una visione che non può certo lasciare indifferenti. Il tema della perdita viene affrontato in maniera dura e originale, attraverso la storia di un uomo depresso e solitario che si deve occupare del nipote dopo la morte di suo fratello. Chi cerca un film strappalacrime è meglio che prepari i fazzoletti, ce ne vorranno davvero tanti.

La luce sugli oceani
L'inizio è da sogno. Michael Fassbender e Alicia Vikander si incontrano, si innamorano, si sposano e vanno a vivere insieme su un'isola deserta, dove lui lavora come guardiano del faro. Dopo due aborti spontanei, sembra che non possano avere figli e la loro vita si trasforma in un incubo. Tutto cambia quando sull'isola, dentro una barca insieme a un cadavere, arriva una neonata. Tutto è bene quel che finisce bene? Non esattamente...

Adorabile nemica
Una commedia deliziosa, ma che sa anche toccare le giuste corde del cuore. Al centro di questo film c'è il rapporto fatto di contrasti e di amicizia che nasce tra due donne in apparenza molto diverse, la maniaca del controllo Harriett (un'irresistibile Shirley MacLaine) e Anne (Amanda Seyfried), la giovane giornalista cui ha dato l'incarico di scrivere il suo necrologio ?in anticipo?, mentre è ancora in vita. Le risate sono garantite, così come le lacrime.

Il diritto di contare
Una storia (vera) molto bella che racconta di un gruppo di donne afroamericane più forti del razzismo e del sessismo. Taraji P. Henson, Octavia Spencer e la cantante Janelle Monáe interpretano tre impiegate della NASA nei primi anni '60. In un ambiente in cui dominano gli uomini bianchi, per non dire maschilista, riusciranno a farsi strada?

Silence
Per trattare un tema delicato come quello religioso in maniera efficace e senza troppi moralismi ci vuole un grande regista e chi meglio di lui? Martin Scorsese in «Silence» affronta la delicata questione delle persecuzioni subite dai cristiani nella prima metà del XVII secolo in Giappone, realizzando un film ricco di sequenze forti cui è difficile restare insensibili e che fa nascere riflessioni di estrema attualità. Missione riuscita, Martin.

Barriere
Un Denzel Washington e una Viola Davis da brividi in questo film di rara intensità. La versione per il grande schermo dell'opera teatrale vincitrice del premio Pulitzer per la drammaturgia «Fences» di August Wilson si basa quasi interamente sulle loro interpretazioni, sui loro dialoghi, sui loro sguardi. Denzel, che è anche il regista, interpreta un uomo tormentato, un'ex promessa del baseball che lavora come netturbino. Nella vita non ha molte soddisfazioni, così se la prende con la moglie e i figli. Un personaggio tutt'altro che facile da amare, per una vicenda famigliare che riesce a conquistare minuto dopo minuto.

Moonlight
Nel rocambolesco finale della notte degli Oscar di quest'anno ha ?soffiato? la statuetta di miglior film dell'anno al favorito «La La Land». La pellicola di Barry Jenkins è la storia in tre parti del passaggio dall'infanzia all'età adulta di Chiron, anche noto come ?Piccolo?, un ragazzino afroamericano timido e riservato che vive una situazione famigliare tutt'altro che semplice. Per lui crescere senza un padre e con una madre tossicodipendente non sarà certo facile, ma il film, proprio come la premiazione degli Academy Awards, sa regalare sorprese notevoli.

Quando un padre
Gerard Butler interpreta in questo film un ?cacciatore di teste? senza scrupoli. Un uomo abituato a lasciare i propri sentimenti da parte, il cui mondo verrà sconvolto radicalmente quando suo figlio si ammalerà di leucemia. Si troverà quindi diviso tra la sua ?disumanizzante? professione nell'ambito delle risorse umane e le corsie dell'ospedale. Uno spunto altamente drammatico, per una pellicola che in quanto a lacrime e singhiozzi difficili da trattenere non delude di certo.

Jackie
Diretto da Pablo Larraín «Jackie» è un biopic sull'ex First Lady Jacqueline Kennedy che si concentra in particolare sulle drammatiche ore successive all'assassinio del marito John F. Kennedy. Una vicenda che è stata raccontata in numerose occasioni e in numerosi film, ma mai dal punto di vista della moglie, interpretata da una Natalie Portman a dir poco grandiosa. Rispetto ad altri titoli proposti in questa rassegna ?strappalacrime?, ha uno stile almeno in apparenza più freddo e distaccato. Nel travolgente crescendo finale, i brividi sono comunque garantiti.