Da Harry Potter a Il Signore degli Anelli fino a Big Fish, le saghe e le pellicole fondamentali del genere


La saga di Harry Potter
Dai sette romanzi di J. K. Rowling sono state tratte otto pellicole, con l'ultimo volume che è stato diviso in due parti. La saga ha incassato centinaia di milioni di dollari, generato un seguito di fan irriducibili da fare invidia a quello di Star Wars e aperto la strada a un intero filone di film young adult e più in generale fantasy. Il fascino della serie interpretata dai giovani Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson, insieme a un cast di grandi della recitazione come Maggie Smith, Alan Rickman, Gary Oldman, Ralph Fiennes ed Helena Bonham Carter, sta tutto nella sua magia. Harry Potter è un ragazzino orfano che nel mondo reale ha una vita tutt'altro che esaltante e che invece nella scuola per maghi di Hogwarts trova la sua vera dimensione e la sua vera casa. Una vicenda in cui chiunque, anche senza poteri, può ritrovarsi e non è un caso se il suo successo non si arresta nemmeno adesso che la serie è finita. Tanto che presto, a fine anno, per provare a colmarne l'assenza arriverà nei cinema il suo atteso spin-off Animali fantastici e dove trovarli.

La saga di Narnia
Anche in questo caso sette romanzi, pubblicati però negli anni cinquanta. I libri di C.S. Lewis si sono trasformati per ora in tre pellicole: Le cronache di Narnia - Il leone, la strega e l'armadio, Le cronache di Narnia - Il principe Caspian e Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero, ma prossimamente è prevista l'uscita del quarto episodio, Le cronache di Narnia - La sedia d'argento, che dovrebbe rappresentare un reboot per la serie. Anche in questa saga la magia è un elemento centrale, ma nel mondo di Narnia rientrano numerosi altri elementi, tra cui personaggi della mitologia greca così come di quella romana, spunti tratti dalle fiabe tradizionali e persino alcune tematiche cristiane. Una serie che combina al suo interno vari ingredienti, ma che può essere riassunta con una parola sola: fantastica.

La trilogia de Il Signore degli Anelli
Caposaldo della letteratura fantasy, la trilogia scritta da J. R. R. Tolkien è diventata un capolavoro del cinema grazie alla trilogia diretta da Peter Jackson. Il Signore degli Anelli ha rappresentato per il genere fantasy una vera e propria maturazione, con il passaggio da storie per i giovanissimi a un'opera cinematografica più matura, complessa, con al suo interno tematiche politiche rivolte soprattutto a un pubblico adulto e capace di conquistare persino l'ostico giudizio dell'Academy, storicamente diffidente nei confronti dei lavori fantasy. Il terzo episodio Il ritorno del re nel 2004 ha conquistato infatti ben 11 premi Oscar, record assoluto che condivide con Ben-Hur e Titanic, ed è a oggi l'unico film di questo genere ad aver vinto la statuetta di miglior film. Impossibile poi immaginare una serie come Il Trono di Spade ?" Game of Thrones senza le pellicole con protagonisti Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen e Sean Astin. Tra elfi e nani, hobbit e Gollum, un ?tesssoro? di saga che è sempre un piacere rivedere.

La saga di Percy Jackson
A metà strada tra Harry Potter e Le cronache di Narnia, la serie letteraria nata dalla penna di Rick Riordan ha finora prodotto due film, Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini e Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri. La produzione del terzo episodio, Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - La maledizione del Titano, è invece al momento ferma. La forza della serie con protagonisti Logan Lerman e Alexandra Daddario sta nel rivivere in chiave originale e moderna la mitologia greca, con un pizzico di umorismo e una notevole dose di immaginazione. Non sarà un cult assoluto come la saga creata dalla Rowling, ma noi ci auguriamo comunque che, prima o poi, il terzo capitolo riesca a raggiungere le sale.

La trilogia de Lo Hobbit
Il romanzo pubblicato nel 1937 da J. R. R. Tolkien prima de Il Signore degli Anelli si è trasformato a sua volta in una trilogia girata soltanto dopo il clamoroso successo di quella di Peter Jackson, ma la sua lavorazione è stata parecchio travagliata. Al timone dell'impresa all'inizio era stato chiamato Guillermo del Toro, il regista di un'altra imperdibile visione dalle tinte fantasy come Il labirinto del fauno. Il messicano ha però abbandonato il progetto per i continui ritardi nella produzione, ?abdicando? in favore di Peter Jackson, che è tornato volentieri nella Terra di Mezzo, o meglio in Nuova Zelanda. Il risultato finale, va detto, non è all'altezza della sua precedente trilogia. Pur non riuscendo a replicarne l'epicità e lo stesso livello di coinvolgimento, la saga de Lo Hobbit ha i suoi buoni momenti ed è un film che tutti gli amanti dei film fantasy e di Tolkien dovrebbe sicuramente vedere.

Labyrinth – Dove tutto è possibile
Tra le pellicole fondamentali per il genere fantasy degli anni 80 c'è sicuramente Labyrinth ?" Dove tutto è possibile. Un film che ancora oggi si guarda con gli occhi spalancati e lo stupore di un bambino, anche se non si è più dei giovanotti. Merito di un impianto visivo notevole e di una serie di irresistibili pupazzi animati, non a caso la regia è di Jim Henson, l'ideatore dei Muppets. A conquistare sono però anche e soprattutto i personaggi umani. Una giovane Jennifer Connelly, nei panni della ragazzina che si trova all'interno di un mondo, o meglio di un labirinto in cui tutto, come preannuncia il sottotitolo italiano, è davvero possibile. E poi lui, il compianto David Bowie, che nelle vesti di Jareth il Re dei Goblin ci regala una performance da incorniciare.

Peter Pan
Il mito di Peter Pan è vissuto e rivissuto in numerose pellicole. Dal classico Disney degli anni cinquanta Le avventure di Peter Pan alla fantasiosa rilettura moderna fatta da Steven Spielberg con Hook ?" Capitan Uncino, senza dimenticare il commovente Neverland ?" Un sogno per la vita, che si concentra sull'autore del personaggio James Matthew Barrie, fino al recente Pan ?" Viaggio sull'isola che non c'è, a dirla tutta non troppo riuscito. Un film meno conosciuto che vi consigliamo di recuperare è invece il Peter Pan del 2003 firmato da P.J. Hogan, forse la versione cinematografica più fedele al romanzo di Barrie, in cui si dà maggiore risalto al rapporto sentimentale tra Peter e Wendy.

Spiderwick – Le cronache
Ispirato alla saga di romanzi Le cronache di Spiderwick scritta da Holly Black e illustrata da Tony DiTerlizzi, si tratta di un gioiellino meno noto rispetto agli altri titoli proposti nella nostra gallery, ma che merita di essere riscoperto. Protagonista è un giovanissimo Freddie Highmore, il bambino che aveva fatto piangere il mondo con Neverland ?" Un sogno per la vita e che oggi è invece l'inquietante Norman Bates della serie tv Bates Motel. L'attore inglese veste qui i doppi panni di due gemelli che, insieme alla sorella maggiore, si ritroveranno coinvolti nelle strane e incantate avventure di un libro trovato per caso, Guida Pratica di Arthur Spiderwick al Mondo Fantastico che Vi Circonda, e che li porterà a contatto con alcune singolari creature: i goblin.

Big Fish – Le storie di una vita incredibile
Regista dalla grande immaginazione e dall'impressionante talento visivo, Tim Burton lascia parzialmente da parte i toni gotici dei lavori più rappresentativi del suo stile, come Edward mani di forbice e Nightmare Before Christmas, per regalarci una pellicola più luminosa, ma non priva di elementi dark e di momenti malinconici. Big Fish è la splendida storia, o meglio l'insieme di storie, di Edward Bloom (Ewan McGregor), un uomo che, a forza di raccontare vicende pazzesche, non riesce più a distiguere tra realtà e finzione. Lo stesso effetto che fa la pellicola sul pubblico, che però una certezza la può comunque avere: quella di commuoversi.

Il grande e potente Oz
Rilettura, o meglio revisione del romanzo di Lyman Frank Baum Il meraviglioso mago di Oz, Il grande e potente Oz di Sam Raimi può essere considerato un prequel dello storico Il mago di Oz, il film girato nel 1939 da Victor Fleming. Al centro della storia questa volta non c'è Dorothy e le attenzioni si concentrano sul controverso personaggio del mago di Oz, interpretato da James Franco, oltre che sulla strega buona Glinda (Michelle Williams) e su quelle cattive Theodora (Mila Kunis) ed Evanora (Rachel Weisz). Ciò che non cambia è il fascino immutato del regno di Oz, capace ancora una volta di trascinarci al suo interno e di farci seguire con piacere e con incanto il suo sentiero dorato.