Giffoni 52: tutti i film vincitori

I giovani giurati hanno premiato i lungometraggi in arrivo da Finlandia, Spagna, Polonia, Cile, USA e Irlanda

Un'immagine di "Vinski And The Invisibility Powder"  Credit: © Giffoni
30 Luglio 2022 alle 16:36

Termina oggi, sabato 30 luglio, con la cerimonia di premiazione, la 52ª edizione di Giffoni, il festival del cinema per i più giovani divenuto famoso nel mondo. Sul palco tra i premiati ci sarà “Vinski And The Invisibility Powder” opera finlandese che ha vinto il Gryphon Award come migliore lungometraggio. In gara per la categoria Elements +6, il film diretto da Juha Wuolijoki racconta l'incontro di un bambino di dieci anni con un misterioso farmacista che gli dona una bottiglia di polvere magica, capace di renderlo invisibile.

Per gli Elements +10 ha vinto invece lo spagnolo "Full of grace" ambientato nell'estate del 1994 dal regista Roberto Bueso, che racconta la storia di una suora piuttosto insolita che arriva in un orfanotrofio che rischia di chiudere.

Il Gryphon Award tra i lungometraggi in concorso nella sezione Generator +13 è andato poi a "La Traviata, my brothers and I" del regista francese Yohan Manca, storia del piccolo Nour che sviluppa una passione per la musica classica, così da poter sentire più vicina la mamma, da anni in coma.

I giurati della sezione Generator +16 hanno premiato il film cileno "My brothers dream awake" che la regista Claudia Huaiquimilla dedicato a tutte le vittime dell'incendio che avvenne nel 2007 in un carcere minorile in Cile in cui persero la vita 10 ragazzi dai 14 ai 17 anni.

Infine nella sezione Generator +18 ha vinto "Stay Awake" di Jamie Sisley, film americano che è l’autobiografia del regista su due fratelli adolescenti in lottato per anni affinché la loro amata mamma potesse uscire dal vortice della tossicodipendenza.

Tra i documentari della categoria GexDoc è stato premiato "Lyra" (Irlanda), regia di Alison Millar, ritratto intimo della giornalista nordirlandese Lyra McKee, sostenitrice del movimento Lbgtq+, uccisa dai repubblicani dissidenti irlandesi, nell'aprile del 2019 a 29 anni.

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