Da “Il potere del cane” e “West Side story”, Sorrentino resta a bocca asciutta. “Succession”, “Hacks” e “La ferrovia sotterranea” le migliori serie

Senza il consueto tappeto rosso, senza una cerimonia di premiazione e soprattutto senza una rete televisiva disposta a mandarli in onda, sono stati assegnati questa notte i 79esimi Golden Globe – i premi al cinema e alla televisione conferiti tradizionalmente dall'Hollywood Foreign Press Association. La stampa estera americana, dallo scorso anno, ha cominciato a essere investita dalle polemiche: mancanza di diversity fra gli 87 membri – saliti a 108 alla fine del 2021 – e accuse di molestie sessuali, sessismo, in ultimo anche scandali finanziari. Nonostante ciò, e nonostante la fortissima resistenza di attori e attrici (Tom Cruise ha restituito i tre premi che ha vinto), l'organizzazione no-profit non ha rinunciato ad attribuire i globi d'oro, in un evento a porte chiuse con la pubblicazione dell'esito su Twitter.
Non è stato il nostro Paolo Sorrentino a ricevere il premio per il miglior film in lingua straniera ma il giapponese Ryūsuke Hamaguchi, per “Drive my car”, adattamento in tre ore di tre racconti di Haruki Murakami, già vincitore della migliore sceneggiatura al Festival di Cannes.
Doppietta di migliori attrici, poi, per il “West Side story” di Steven Spielberg, eletto miglior film musical: ricevono i premi la protagonista Rachel Zegler, ventenne, al suo debutto sul grande schermo, e la non protagonista Ariana DeBose. Il 25enne Kodi Smit-McPhee invece è il miglior attore non protagonista, per il ruolo di Peter Gordon ne “Il potere del cane” di Jane Campion, vincitrice della migliore regia e del miglior film drammatico.

Quinto Golden Globe e 17esima nomination per Nicole Kidman, migliore interprete drammatica in “Being the Ricardos”, film Amazon diretto da Aaron Sorkin sugli ultimi giorni del matrimonio tra Lucille Ball e Desi Arnaz. Riceve il suo primo premio, alla sesta candidatura, Will Smith, attore protagonista di “Una famiglia vincente – King Richard”, dal 13 gennaio nei nostri cinema. I Walt Disney Studios infine portano a casa il loro ennesimo trofeo con “Encanto”, miglior film d'animazione disponibile su Disney+, e pure Billie Eilish ne azzecca un'altra con la canzone originale del 25esimo film di James Bond, “No time to die”.
Sul versante televisivo, Michaela Jaé Rodriguez è la prima attrice transessuale a ricevere il premio – miglior performance drammatica in “Pose” di Netflix – ma la migliore serie è “Succession”, premiata anche per l'attore protagonista Jeremy Strong e per l'attrice non protagonista Sarah Snook. “La ferrovia sotterranea” dell'Oscar Barry Jenkins vince a sorpresa il Globe come miglior miniserie, battendo “Omicidio a Easttown” – che vale il premio a Kate Winslet, migliore attrice. Il fenomeno mondiale “Squid game” si deve accontentare del premio a O Yeong-su come attore non protagonista.

Premi per il cinema
Miglior film drammatico
- “Belfast”, diretto da Kenneth Branagh
- “I segni del cuore”, diretto da Sian Heder
- “Dune”, diretto da Denis Villeneuve
- “Una famiglia vincente – King Richard”, diretto da Reinaldo Marcus Green
- “Il potere del cane”, diretto da Jane Campion
Miglior commedia o film musicale
- “Cyrano”, diretto da Joe Wright
- “Don’t look up”, diretto da Adam McKay
- “Licorice Pizza”, diretto da Paul Thomas Anderson
- “tick, tick... Boom!”, diretto da Lin-Manuel Miranda
- “West Side story”, diretto da Steven Spielberg
Miglior regia
- Kenneth Branagh per “Belfast”
- Jane Campion per “Il potere del cane”
- Maggie Gyllenhaal per “La figlia oscura”
- Steven Spielberg per “West Side story”
- Denis Villeneuve per “Dune”
Miglior sceneggiatura
- “Licorice Pizza” di Paul Thomas Anderson
- “Belfast” di Kenneth Branagh
- “Il potere del cane” di Jane Campion
- “Don't look up” di Adam McKay
- “Being the Ricardos” di Aaron Sorkin
Miglior attore in un film drammatico
- Mahershala Ali in “Swan song”
- Javier Bardem in “Being the Ricardos”
- Benedict Cumberbatch ne “Il potere del cane”
- Will Smith in “Una famiglia vincente – King Richard”
- Denzel Washington in “Macbeth”
Miglior attrice in un film drammatico
- Jessica Chastain ne “Gli occhi di Tammy Faye”
- Olivia Colman ne “La figlia oscura”
- Lady Gaga in “House of Gucci”
- Nicole Kidman in “Being the Ricardos”
- Kristen Stewart in “Spencer”
Miglior attore in una commedia o film musicale
- Leonardo DiCaprio in “Don't look up”
- Peter Dinklage in “Cyrano”
- Andrew Garfield in “tick, tick... Boom!”
- Cooper Hoffman in “Licorice Pizza”
- Anthony Ramos in “Sognando a New York – In the Heights”
Miglior attrice in una commedia o film musicale
- Marion Cotillard in “Annette”
- Alana Haim in “Licorice Pizza”
- Jennifer Lawrence in “Don't look up”
- Emma Stone in “Crudelia”
- Rachel Zegler in “West Side story”
Miglior attore non protagonista
- Ben Affleck in “The Tender Bar”
- Jamie Dornan in “Belfast”
- Ciarán Hinds in “Belfast”
- Troy Kotsur ne “I segni del cuore”
- Kodi Smit-McPhee ne “Il potere del cane”
Miglior attrice non protagonista
- Caitríona Balfe in “Belfast”
- Ariana DeBose in “West Side story”
- Kirsten Dunst ne “Il potere del cane”
- Aunjanue Ellis in “Una famiglia vincente – King Richard”
- Ruth Negga in “Due donne – Passing”
Miglior film in lingua straniera
- “Scompartimento n. 6 – In viaggio con il destino”, diretto da Juho Kuosmanen (Finlandia)
- “Drive My Car”, diretto da Ryūsuke Hamaguchi (Giappone)
- “È stata la mano di Dio”, diretto da Paolo Sorrentino (Italia)
- “Un eroe”, diretto da Asghar Farhadi (Iran)
- “Madres paralelas”, diretto da Pedro Almodóvar (Spagna)
Miglior film d'animazione
- “Encanto”, diretto da Jared Bush e Byron Howard (Walt Disney Pictures)
- “Flee”, diretto da Jonas Poher Rasmussen (Neon)
- “Luca”, diretto da Enrico Casarosa (Pixar)
- “My sunny maad”, diretto da Michaela Pavlátová (Negativ Films)
- “Raya e l’ultimo drago”, diretto da Don Hall e Carlos López Estrada (Walt Disney Pictures)
Miglior colonna sonora originale
- “The French Dispatch” di Alexandre Desplat
- “Encanto” di Germaine Franco
- “Il potere del cane” di Jonny Greenwood
- “Madres paralelas” di Alberto Iglesias
- “Dune” di Hans Zimmer
Miglior canzone originale
- “Be alive” di Dixson e Beyoncé, da “Una famiglia vincente – King Richard”
- “Dos oruguitas” di Lin-Manuel Miranda, da “Encanto”
- “Down to joy” di Van Morrison, da “Belfast”
- “Here I am (Singing my way home) di Carole King, Jennifer Hudson e Jamie Hartman, da “Respect”
- “No time to die” di Billie Eilish e Finneas O’Connell, da “No time to die”
Premi per la televisione
Miglior serie drammatica
- “Lupin” (Netflix)
- “The Morning Show” (Apple TV+)
- “Pose” (Netflix)
- “Squid game” (Netflix)
- “Succession” (HBO Max)
Miglior attore in una serie drammatica
- Brian Cox in “Succession”
- Lee Jung-jae in “Squid game”
- Billy Porter in “Pose”
- Jeremy Strong in “Succession”
- Omar Sy in “Lupin”
Miglior attrice in una serie drammatica
- Uzo Aduba in “In treatment”
- Jennifer Aniston in “The Morning Show”
- Christine Baranski in “The good fight”
- Elisabeth Moss in “The handmaid’s tale”
- MJ Rodriguez in “Pose”
Migliore commedia o serie musicale
- “The Great” (Hulu)
- “Hacks” (HBO Max)
- “Only murders in the building” (Hulu)
- “Reservation dogs” (FX/Hulu)
- “Ted Lasso” (Apple TV+)
Miglior attore in una commedia o serie musicale
- Anthony Anderson in “Black-ish”
- Nicholas Hoult in “The Great”
- Steve Martin in “Only murders in the building”
- Martin Short in “Only murders in the building”
- Jason Sudeikis in “Ted Lasso”
Miglior attrice in una commedia o serie musicale
- Hannah Einbinder in “Hacks”
- Elle Fanning in “The Great”
- Issa Rae in “Insecure”
- Tracee Ellis Ross in “Black-ish”
- Jean Smart in “Hacks”
Miglior miniserie o film per la TV
- “Dopesick – Dichiarazione di dipendenza” (Hulu)
- “Impeachment: American crime story” (FX)
- “Maid” (Netflix)
- “Omicidio a Easttown” (HBO Max)
- “La ferrovia sotterranea” (Prime Video)
Miglior attore in una miniserie o film per la TV
- Paul Bettany in “WandaVision”
- Oscar Isaac in “Scene da un matrimonio”
- Michael Keaton in “Dopesick – Dichiarazione di dipendenza”
- Ewan McGregor in “Halston”
- Tahar Rahim in “The Serpent”
Miglior attrice in una miniserie o film per la TV
- Jessica Chastain in “Scene da un matrimonio”
- Cynthia Erivo in “Genius”
- Elizabeth Olsen in “WandaVision”
- Margaret Qualley in “Maid”
- Kate Winslet in “Omicidio a Easttown”
Miglior attore non protagonista in una serie, miniserie o film per la TV
- Billy Crudup in “The Morning Show”
- Kieran Culkin in “Succession”
- Mark Duplass in “The Morning Show”
- Brett Goldstein in “Ted Lasso”
- O Yeong-su in “Squid game”
Miglior attrice non protagonista in una serie, miniserie o film per la TV
- Jennifer Coolidge in “The white lotus”
- Kaitlyn Dever in “Dopesick – Dichiarazione di dipendenza”
- Andie MacDowell in “Maid”
- Sarah Snook in “Succession”
- Hannah Waddingham in “Ted Lasso”