Sono passati esattamente trent'anni dall'uscita (a New York il 12 luglio, nel resto degli Stati Uniti il 21) di "Harry ti presento Sally", film di Rob Reiner (scritto da Nora Ephron) che ha segnato la storia delle commedie romantiche. Sono passati trent'anni, eppure il film con Meg Ryan e Billy Crystal non è invecchiato di un giorno, e funziona oggi così come funzionava nel 1989.
Forse alcuni stereotipi sull'amicizia uomo-donna sono un po' antiquati, ma la storia di Harry e Sally, i dialoghi arguti e brillanti della pellicola e alcune scene indimenticabili («Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile») hanno superato la sfida del tempo e conquistano ancora oggi. Per festeggiare questo anniversario, ecco alcune cose che (forse) non sapevate del film.
Come è nato il film
Tra i punti di forza del film ci sono i dialoghi genuini, che non sanno di finzione, e naturalmente la caratterizzazione dei due protagonisti, che nei loro difetti e fissazioni risultano davvero realistici. Se Harry e Sally sembrano così veri non è solo merito dell'interpretazione di Billy Crystal e Meg Ryan: i personaggi infatti sono in parte basati sul regista Rob Reiner e la sceneggiatrice Nora Ephron (svolta romantica a parte).
All'epoca, Reiner aveva appena divorziato, era single e passava da una relazione disastrosa all'altra. Prima di mettersi a lavorare alla sceneggiatura, Ephron intervistò lui e il produttore Andy Scheinman, a sua volta single, e prese spunto dalle loro esperienze personali per buttare giù le basi del personaggio di Harry, un pessimista con la battuta pronta come il regista. Quelle interviste offrirono anche spunti per alcuni dialoghi del film.
Per il personaggio di Sally, invece, Ephron si ispirò a se stessa e ad alcune sue amiche: la mania di Sally di fare ordinazioni estremamente precise e un po' bizzare ai camerieri era, in effetti, una mania della stessa Ephron.
E a proposito di ispirazioni reali, alcuni elementi dell'amicizia tra Harry e Sally si basano sulla (vera) amicizia tra Reiner e Billy Crystal. Ad esempio, i due erano soliti guardare lo stesso film mentre erano al telefono ognuno a casa sua. Proprio come fanno Harry e Sally in una scena del film.
Non doveva finire bene
"Harry ti presento Sally" finisce come ogni commedia romantica che si rispetti, cioè con un ottimistico e vissero sempre felici e contenti: Harry e Sally si mettono insieme e poi si sposano. Ma non doveva andare così: in una prima bozza, il film doveva finire con Harry e Sally che decidono di restare amici. Poi però Nora Ephron e Rob Reiner optarono per un finale più romantico (anche se, a detta loro, irrealistico).
"Harry ti presento Sally"
La scena più famosa
Tra le scene più memorabili del film c'è sicuramente quella in cui Sally finge un orgasmo nel bel mezzo di un ristorante per dimostrare a Harry che per gli uomini è impossibile capire se una donna stia fingendo o meno. L'idea iniziale era che Sally parlasse di orgasmi finti; fu Meg Ryan a suggerire che il suo personaggio ne fingesse uno davanti a Harry, e fu sempre sua l'idea di farlo in un luogo affollato.
In questa scena, la battuta che ha fatto la storia non viene pronunciata nè da Harry né da Sally. «Quello che ha preso la signorina...» («I'll have what she's having»), il culmine comico della scena, è stato un'idea di Billy Crystal e viene pronunciato da una comparsa d'eccezione, la madre del regista Rob Reiner.
Il ristorante è il Katz's Delicatessen di Manhattan, dove ancora oggi si può trovare un cartello appeso sopra l'indimenticabile tavolo che recita «Dove Harry ha incontrato Sally... speriamo ordiniate quello che ha preso la signorina!».
Una curiosità: a una proiezione di prova (quelle cioè che vengono fatte per testare la reazione del pubblico al film), la scena divise gli spettatori. A detta del regista, infatti, le donne in sala risero mentre gli uomini invece restarono in silenzio.
"Harry ti presento Sally"
Vere interviste (e vere risate)
La narrazione di "Harry ti presento Sally" è intervallata da brevi interviste in stile documentario di coppie che raccontano come si sono conosciuti e come è nato il loro amore. Sono tutti attori, ma le loro storie sono vere, raccolte personalmente da Rob Reiner durante la produzione del film
E a proposito di realtà, c'è un momento nel film in cui Harry e Sally sono al museo e Billy Crystal, improvvisando una battuta, fa veramente ridere Meg Ryan. Lei quasi rischia di uscire dal personaggio e guarda verso destra in direzione del regista, ovviamente fuori dall'inquadratura, per capire se andare avanti con la scena oppure no. Non è stata tagliata dal film, quindi possiamo facilmente intuire quali siano state le indicazioni di Reiner.
Un titolo difficile
Nora Ephron ha ammesso di non essere una grande fan del titolo del film e che, se potesse tornare indietro, lo cambierebbe. In effetti, trovare il titolo giusto non è stata un'impresa facile. Pare che Reiner arrivò a lanciare una sfida sul set: chiunque fosse riuscito a trovare il titolo migliore avrebbe vinto una cassa di champagne.
Tra i titoli presi in considerazione: "Harry, questa è Sally", "Boy meets girl", "Parole d'amore", "Dovevi essere tu", "Blue moon", "Solo amici" (che per poco non diventò il titolo finale).