Non solo Disney, Pixar, DC Comics e Marvel nel catalogo dell'anno, ma tanti ritorni: si va da James Bond al Maverick di “Top Gun”, dagli Acchiappafantasmi alle bande dei Jets e degli Sharks – passando per Vedova Nera e Harley Quinn
Ora che “Tolo Tolo” – prima prova da regista di Checco Zalone e quinta volta sul grande schermo – è approdato nelle nostre sale e ha superato l’incasso della versione 2019 de “Il re leone” in soli dieci giorni, cosa ci resta da aspettare per la stagione cinematografica 2020?
Sul versante italiano, da metà febbraio, vedremo prima il ritorno di Gabriele Muccino, con il terzo film in patria dopo la parentesi americana: “Gli anni più belli”, storia della vita di quattro ragazzi interpretati da Favino, Santamaria, Ramazzotti e Rossi Stuart. Poi arriverà “Il materiale Emotivo”, diretto e interpretato da Sergio Castellitto e scritto con l’immancabile Margaret Mazzantini a partire da una sceneggiatura originale di Ettore Scola, il camaleontico Elio Germano sarà invece il pittore Antonio Ligabue nel biopic di Giorgio Diritti “Volevo nascondermi”, previsto sempre per febbraio, mentre non ha una data d’uscita certa il "Diabolik" dei fratelli Manetti, rilettura del classico a fumetti interpretato da Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea e – ancora una volta insieme – Serena Rossi e Claudia Gerini.
Il cinema americano invece non si fa mancare l’ennesimo capitolo del franchise “Fast & furious”, di cui lo scorso anno abbiamo visto lo spin-off “Hobbs & Show” e che raggiunge quota nove con la pellicola prevista per il 21 maggio. Restando in ambito di ragazzacci, anche Guy Ritchie torna al genere che gli è più congeniale - dopo la prova di “Aladdin” in casa Disney - con Matthew McConaughey, Charlie Hunnam, Colin Farrell e Hugh Grant protagonisti di “The gentlemen”. Tra sequel e reboot di ogni tipologia, la spunta poi “The king’s man – Le origini”, scritto e diretto ancora da Matthew Vaughn a partire dal fumetto di Mark Millar e Dave Gibbons, prequel questa volta di “Kingsman: Secret service” del 2014. Dopo il successo del primo, non mancherà a giungo "Wonder Woman 1984", con Gal Gadot di nuovo nei panni dell'eroina dei fumetti DC.
Due grandi classici letterari vedranno poi nuova luce sullo schermo. Il primo è “Il giardino segreto” di Frances Hodgson Burnett, dal produttore di “Harry Potter” e “Paddington”, con Colin Firth, Julie Walters e l’esordiente Dixie Egerickx; il secondo è “The witches”, diretto da Robert Zemeckis, basato sul libro immortale di Roald Dahl del 1983, interpretato questa volta da Anne Hathaway, Stanley Tucci, Octavia Spencer e Chris Rock.
Fra l’animazione Pixar (di cui vedremo ben due film) e la nuova avventura dei Minions dedicata a Gru, si ritaglia un piccolo spazio anche il primo lungometraggio animato dalla serie Fox “Bob’s Burgers” e quello targato Cartoon Network con protagonista Steven Universe, presentato allo scorso Lucca Comics & Games. Ancora pochissimo si sa, invece, di “The French dispatch”, lungometraggio numero dieci di Wes Anderson con Timothée Chalamet, Saoirse Ronan, Léa Seydoux e Kate Winslet.
Sonic – Il film
Avevamo già parlato di questo film lo scorso anno, inserendolo fra i titoli più attesi del 2019: poi è successo che, quando fu pubblicato il primo manifesto promozionale, il design del protagonista Sonic ha mosso il disappunto del suo creatore originale, Naoto Ohshima, e dell’ex responsabile del Sonic Team, Yuji Naka. A queste lamentele ha fatto seguito il rilascio del primo trailer ufficiale, che si è portato dietro l’ira dei fan che si lamentavano della poca somiglianza tra il “vecchio” Sonic e questo nuovo. Il 2 maggio 2019 il regista James Fowler ha allora annunciato su Twitter che la produzione avrebbe rimesso mano al design del protagonista per renderlo il migliore possibile. La data d’uscita, così, è dovuta slittare dal novembre dello scorso anno al San Valentino di questo. A interpretare il cattivissimo Dr. Ivo Robotnik è rimasto Jim Carrey.
Lupin III – The first
Il più incorregibbile, inafferrabile ladro della televisione torna al cinema ma, per la prima volta, in computer grafica. Creato dalla matita di Monkey Punch e diretto per l’occasione da Takashi Yamazaki, Lupin scapperà da Parigi al Brasile inseguito, come sempre, dall’ostinato ispettore Zenigata e accompagnato dai fedelissimi Goemon, Jigen e Fujiko. Un ritorno in grande stile soprattutto perché ai personaggi avranno le voci storiche della serie animata che ha incollato davanti allo schermo milioni di piccoli e grandi spettatori nel mondo. Nei nostri cinema dal 27 febbraio.
Onward: Oltre la magia
Storia (in parte) autobiografica del regista Dan Scanlon, il 22esimo film dei Pixar Animation Studios è ambientato in un mondo privo di umani, popolato da «elfi, troll, spiriti e qualsiasi cosa si sarebbe potuta disegnare sulla fiancata di un van negli anni Settanta», ha dichiatato l’autore – già dietro a “Monsters University”. Come il regista, i due protagonisti del film adolescenti hanno perso il loro padre quando erano troppo piccoli per ricordarsene – ma grazie alla poca magia rimasta nel mondo potranno imbarcarsi in un’avventura che li porterà a spendere ancora una giornata con lui. Con le voci originali di Tom Holland, Chris Pratt e Julia Louis-Dreyfus, “Onward” sarà nelle sale statunitensi dal 6 marzo e in Italia dal giorno precedente.
Soul
Dopo i 2 Oscar per “Up” e “Inside out”, i 3 BAFTA e i 5 Annie Awards, Pete Docter torna alla regia per il secondo film Disney-Pixar dell’anno: “Soul”, co-diretto dall’esordiente Kemp Powers. Racconta la storia di un musicista che ha perso la passione per la sua arte e si vede accidentalmente trasportato fuori dal proprio corpo; nel tentativo di rimettere a posto le cose, si imbatterà in una giovane anima che sta ancora imparando tutto della vita. Come in tutti i film Pixar, ci sarà un cameo vocale di John Ratzenberger – mentre i ruoli dei protagonisti sono affidati a Jamie Foxx e Tina Fey. L’importante colonna sonora è invece di Trent Reznor e Atticus Ross, vincitori dell’Oscar e del Golden Globe per le musiche del cult “The social network”. L’uscita italiana è prevista per il 16 settembre.
Mulan
Niente canzoni ma, soprattutto, niente Mushu: sarà questa la versione live-action di “Mulan”, ennesima riproposizione Disney di un classico risalente, questa volta, al 1998. Se il cast è interamente cinese, la produzione è tutta americana e ha passato al setaccio quasi mille candidate per il ruolo della protagonista, che cambia il cognome da Fa a Hua ed è interpretata da Yifei Liu. La regia è affidata a Niki Caro, autrice neo-zelandese che ha già avvicinato agli Oscar prima Keisha Castle-Hughes, col suo film più celebre, “La ragazza delle balene”, poi Charlize Theron e Frances McDormand con “North Country – Storia di Josey”. Con un budget di 290 milioni di dollari, è il film più costoso che sia mai stato diretto da una donna. L'uscita italiana è prevista per il 26 marzo.
Black Widow
Mentre festeggia la doppia nomination agli Oscar (per "JoJo Rabbit" e "Storia di un matrimonio") e i quasi tre miliardi incassati da “Avengers: Endgame” – diventato il film più visto della Storia – Scarlett Johansson si prepara a tornare sullo schermo per la nona volta nei panni di Natasha Romanoff aka Vedova Nera, ex avversaria di Iron Man e dei Vendicatori. Il film a lei dedicato – il primo della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, ossia la Nuova Saga – si inserisce tra le vicende di “Captain America: Civil war” e quelle di “Avengers: Infinity war”. Anche la regia di questo film è affidata a una donna: l’australiana Cate Shortland. L'uscita italiana è prevista per il 29 aprile.
Venom 2
La critica non aveva preso benissimo il primo spin-off della saga di Spider-Man e la Marvel ne ha ceduto la proprietà alla Sony: ma al figlio di Tom Hardy il personaggio di Venom piace assai e per accontentarlo il padre torna a interpretare il simbionte Eddie Brock, ancora una volta affiancato dai candidati all’Oscar Michelle Williams e Woody Harrelson. Dietro la macchina da presa, per la prima volta, l’esperto degli effetti digitali Andy Serkis, il “corpo” prestato a Gollum ne “Il signore degli anelli” e al Cesare de “Il pianeta delle scimmie”. L’uscita statunitense è prevista per l’inizio di ottobre.
Wonder Woman 1984
Squadra che vince non si cambia: ed ecco che la regista più nominata del 2017, Patty Jenkins, torna a dirigere Gal Gadot in “Wonder Woman 1984” – un sequel che, già dal titolo, è un prequel. La pellicola, prevista per giugno, dovrebbe essere già pronta dato che la sua data d’uscita era stata fissata originariamente per il 20 dicembre 2019: in vista della competizione con l’ultimo capitolo di “Star wars”, però, la Warner Bros. ha pensato bene di anticipare il rilascio all’1 novembre, rischiando di accavallarsi col 25esimo film di James Bond, slittato poi ad aprile. D’altronde, anche il primo spin-off della saga DC era uscito nel giugno di tre anni fa. La cattiva di turno sarà interpretata da Kristen Wiig. L'uscita italiana è prevista per giugno.
Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn
Mentre aspettiamo la fine di marzo per vedere la sua pluri-nominata performance in “Bombshell”, l’astro nascente d’America Margot Robbie (nata in realtà in Australia, nel 1990) si ritaglia – tra la Barbie di Greta Gerwig e la Sharon Tate di Tarantino – un nuovo spazio per far rivivere la sua Harley Quinn, apparsa nel 2016 nell’indimenticabile “Suicide Squad” e scritturata per altre tre pellicole in fase di sviluppo. “Birds of Prey” è uno spin-off narrato dalla stessa Harley, appena separatasi da Joker e in procinto di unirsi a un trio di supereroi impegnato a salvare una giovane ragazza di nome Cass dalle grinfie del narcisista cattivone narcotico di Gotham, Roman Sionis. L'uscita italiana è prevista per il 6 febbraio.
No time to die
Quinta e ultima volta per il 52enne Daniel Craig nei panni di James Bond: era il 2006 quando, con lo scetticismo di chi non avrebbe mai voluto uno 007 biondo, debuttava in “Casino Royale”. Questi 14 anni lo rendono l’attore che per più tempo ha tenuto fede al suo personaggio, sebbene Sean Connery e Roger Moore abbiano girato, nella saga, più film di lui. E dopo la dipartita di Sam Mendes dietro alla macchina da presa, tocca all’idolatrato Cary Joji Fukunaga cimentarsi col materiale di Ian Fleming. L'uscita italiana è prevista per aprile.
Freaks out
Dopo i 7 David di Donatello, i 2 Nastri d’Argento e una distribuzione pressoché internazionale del suo “Lo chiamavano Jeeg Robot”, è altissima l’attesa per il ritorno alla regia di Gabriele Mainetti – ormai ex attore romano oggi 44enne che già questo gennaio, dopo cinque anni di silenzio, dovrebbe tornare in sala con “Freaks out”, scritto insieme al fedele Nicola Guaglianone ma senza, questa volta, Roberto “Menotti” Marchionni. La trama va indietro al 1943, quando il dramma della Seconda Guerra si abbatte su Roma: i quattro protagonisti, amici fraterni, passano dalla capitale con il loro circo senza immaginare che il padrone li abbandonerà con la speranza di fuggire oltreoceano. Nel cast, ancora una volta, Claudio Santamaria – accompagnato dal figlio di Sergio Castellitto, Pietro, con Aurora Giovinazzo e Giancarlo Martini.
Tenet
Altro attesissimo ritorno, soprattutto dall’altra parte dell’Atlantico, è quello della gallina dalle uova d’oro Christopher Nolan, impegnato anche a rimettere mano al suo “Memento”. Si chiamerà con il palindromo “Tenet” il film con cui tornerà in sala nel 2020, a tre anni dal “Dunkirk” che gli aveva fruttato tre Oscar tecnici. Robert Pattinson, che interpreta uno dei protagonisti, ha rivelato che la lettura del copione gli è stata concessa solo una volta: e per di più in una stanza chiusa a chiave degli studios Warner Bros. Si tratta dell’undicesimo film diretto da Nolan, il sesto realizzato e proiettato nel formato IMAX 70mm e l’ottavo in cui figura sir Michael Caine; oltre a lui e Pattinson, nel cast, Elizabeth Debicki, Aaron Taylor-Johnson e Kenneth Branagh. L'uscita italiana è prevista per settembre.
Assassinio sul Nilo
…E a proposito di Kenneth Branagh, il 2020 vedrà ancora l’ex pupillo di Shakespeare sotto le vesti (e i baffi) di Hercule Poirot, reduce dal successo di “Assassinio sull’Orient Express” e pronto anche al lancio di un altro film Disney, “Artemis Fowl”, previsto in Italia per il 27 maggio. L'investigatore nato dalla penna di Agatha Christie tornerà in una delle sue più celebri avventure già portate sui grandi e piccoli schermi un paio di volte – la più nota, quella del 1978, vinse l’Oscar ai costumi. Branagh si affida ancora una volta alla penna di Michael Green, sceneggiatore di “Logan” e “Blade Runner 2049”, mentre per i coniugi Doyle ha scelto i volti di Gal Gadot e Armie Hammer.
Jungle cruise
Caso più unico che raro di pellicola che, per nascere, si ispira all’attrazione di un parco divertimenti: il parco si chiama Disneyland e l’attrazione, Jungle Cruise, vede una barca nuotare per un fiume che attraversa una giungla zeppa di animali e rettili pericolosi – con l’immancabile aggiunta soprannaturale. In comune col film precedente, questo titolo (firmato Walt Disney Pictures) ha lo sceneggiatore Michael Green, mentre alla regia troviamo un esperto di thriller e azione: Jaume Collet-Serra, autore tra gli altri de “L’uomo sul treno”, “Orphan” e “Unknown – Senza identità”. Nel cast, invece, un duo inedito formato da Dwayne Johnson e Emily Blunt accompagnati, tra gli altri, da Jack Whitehall, Jesse Plemons e Paul Giamatti. L'uscita italiana è prevista per agosto.
A quiet place II
Li avevamo lasciati diminuiti di un’unità, ma sempre in rigorosissimo silenzio per non attrarre l’attenzione delle spaventose creature che popolano il bosco: sono i membri della famiglia Abbot, costretti a vagare nell’ignoto di un mondo post-apocalittico abitato da pochissimi esseri umani e, forse, molte più minacce di quanto si creda. Si aggiunge al cast della pellicola precedente Cillian Murphy mentre John Krasinski – effettivo compagno nella vita di Emily Blunt e interprete anche di Jack Ryan nella serie eponima – firma ancora la regia e la sceneggiatura pressoché priva di dialoghi. Il primo capitolo, nel 2018, aveva incassato 341 milioni di dollari in tutto il mondo, una nomination all’Oscar e un SAG per la migliore performance della Blunt; staremo a vedere cosa succederà al capitolo due L'uscita italiana è prevista per il 19 marzo.
Ghostbusters: Legacy
La versione “genderswap” del 2016, ossia quella in cui i protagonisti erano slittati al sesso femminile e Chris Hemsworth aveva preso il posto di Janine Melnitz, non era andata particolarmente bene. E allora la Sony ha deciso di tornare alle origini finanziando un sequel ufficiale del super-cult “Ghostbuster”. Al cast originale del 1984 e del 1989 (privato dell’attore e sceneggiatore Harold Ramis, venuto a mancare nel febbraio del 2014) si aggiungono Paul Rudd e, soprattutto, Finn Wolfhard, star di “Stranger things” che proprio in un episodio della serie Netflix aveva indossato per Halloween il costume da acchiappafantasmi. A chiudere il cerchio, dietro alla macchina da presa, ci pensa il regista Jason Reitman – autore di “Juno”, “Tra le nuvole” e “Thank you for smoking” – che altri non è che il figlio di Ivan Reitman, regista degli originali “Ghostbusters” e “Ghostbusters II”.
Dune
Di tutt’altro genere è invece il tentativo di riportare sullo schermo il corposo romanzo di fantascienza di Frank Herbert, “Dune”, che già David Lynch aveva affrontato nel 1984 e poi la tv aveva riproposto in due miniserie tra il 2000 e il 2003. Questa volta la riduzione è a firma di Denis Villeneuve, acclamato regista canadese di “Sicario”, “Blade Runner 2049” e “Arrival” – per il quale fu anche candidato all’Oscar. L’obiettivo del regista è quello di confezionare uno «“Star wars” per adulti», ha dichiarato, dal momento che il romanzo di “Dune” ha molto ispirato la saga di George Lucas. Lo farà innanzitutto dividendo in due film la storia che vede al centro Timothée Chalamet, nei panni di Paul Atreides, in viaggio verso il pianeta più pericoloso dell’universo per garantire il futuro della sua famiglia e della sua gente. Il resto del cast è stellare e va da Zendaya a Oscar Isaac, da Rebecca Ferguson a Jason Momoa e Dave Bautista, da Javier Bardem a Charlotte Rampling. Uscita prevista per il 20 dicembre.
West side story
Dopo il fallimento di un vecchio progetto dal titolo “Reel for reel”, Steven Spielberg ci riprova col musical e lo fa in grande stile, rimettendo mano al libretto di Broadway. Già portato sullo schermo nel 1961 - in una versione “intoccabile” che vinse 10 Premi Oscar tra cui quello al miglior film e alla migliore attrice non protagonista - proprio Rita Moreno aveva inizialmente mostrato disinteresse a comparire nel remake, ma alla fine ha accettato di interpretare il ruolo di Valentina, una rivisitazione del personaggio di Doc, che salva Anita (il ruolo originale della Moreno) da un tentativo di stupro nella sua farmacia. Il leggendario sceneggiatore Tony Kushner assicura che la trama sarà più fedele al libro di Arthur Laurents che non alla trasposizione cinematografica, che vedrà comunque lo scontro dei Jets e dei Shark – i primi capitanati dal Tony di Ansel Elgort e i secondi dal Bernardo di David Alvarez. Il ruolo di Maria è stato invece affidato all’esordiente Rachel Zegler. L'uscita italiana è prevista per dicembre.
In the Heights: Sognando New York
Da un musical di Broadway all’altro – ma questa volta portato sul palcoscenico in tempi molto più recenti: “In the Heights” è l’adattamento per il grande schermo di uno dei lavori di Lin-Manuel Miranda, autore del pluri-premiato “Hamilton” e della canzone originale di “Oceania”, candidata all’Oscar 2017. Gli “Heights” del titolo sono i Washington Heights, quartiere di New York in cui, per tre giorni, il protagonista Usnavi assiste alle gioie e ai dolori dei suoi giovani vicini dominicani-americani, stando dietro al bancone del suo negozio. L’autore – impegnato anche nella scrittura del primo film animato musicale di Sony Pictures, “Vivo” – lascia il suo ruolo al più giovane Anthony Ramos, che aveva interpretato Ramon in “A star is born” al fianco di Lady Gaga. Uscita americana prevista per l’estate.
Top Gun: Maverick
Sembra ieri quando al giovane aviatore della marina militare americana Pete “Maverick” Mitchell veniva offerta la possibilità di entrare nella prestigiosa United States Navy Fighter Weapons School, chiamata anche Top Gun e diretta dal comandante Mike “Viper” Metcalf: sono passati, invece, 34 anni e Tom Cruise – che interpretava il ruolo cult del protagonista – è adesso più anziano del Viper a cui Val Kilmer prestava volto e fisico. Tornano entrambi in questo sequel ambientato altrettanti anni dopo le vicende del film precedente, che sposta l’attenzione sul giovane Bradley, figlio dello scomparso compagno di volo Goose, che cerca di diventare un aviatore come il padre. Non più Tony Scott – firma la regia Joseph Kosinski, con cui Cruise ha già lavorato a Oblivion. L'uscita italiana è prevista per giugno.
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