Da «Downsizing» a «Tully», passando per «La truffa dei Logan» i film commedia di quest’anno che non potete non aver visto

Alexander Payne («Nebraska», «A proposito di Schmidt») ha inaugurato la stagione con il suo «Downsizing», un film che divertendo, fa riflettere sui preoccupanti problemi ambientali degli ultimi anni. James Franco ha portato sul grande schermo una storia cinematografica folle nel suo «The Disaster Artist», di cui è anche protagonista. Greta Gerwig, Jason Reitman, Paolo Sorrentino sono alcuni degli altri registi della scena italiana e internazionale che quest’anno si sono cimentati col genere. Il loro cinema di storie mai superficiali e linguaggi inediti sta rendendo il 2018 davvero un’ottima annata per la commedia.
Dai film per famiglie a quelli indie, dal superhero movies alla dramedy, ce n’è davvero per tutti i gusti. Da «Lady Bird» a «Tuo, Simon», passando per «La truffa dei Logan» e «Deadpool 2», ecco le 10 migliori commedie uscite (per ora) al cinema nel 2018.

«Downsizing» di Alexander Payne
In un futuro molto prossimo, la Terra sarà così sovrappopolata rispetto alle risorse disponibili da portare uno scienziato danese a trovare una soluzione radicale al problema: rimpicciolire gli esseri umani. Paul Safranek (Matt Damon) e sua moglie Audrey (Kristen Wiig) si offrono volontari per questo insolito esperimento con la speranza di una vita migliore per la propria famiglia. Film d’apertura del festival di Venezia 2017, «Downsizing» di Alexander Payne usa i toni della commedia e una storia non banale per raccontare un problema di attualità scottante come quello ambientale.

«The Disaster Artist» di James Franco
C’era una volta James Franco… Già, perché è dall’uscita di «The Disaster Artist» che il poliedrico artista sembra essersi eclissato a causa delle accuse di molestia avanzategli nel post Golden Globes, dove per questo film aveva vinto il premio come Miglior attore in un film commedia o musicale. Ripercorre la vera storia di uno dei successi cinematografici di nicchia più strani di sempre: «The Room» di Tommy Wiseau, noto come il film più brutto della storia del cinema. In un mix di commedia e dramma sentimentale, «The Disaster Artist» racconta l’avventura dell’inesperto Wiseau alle prese con la produzione di un lungometraggio, tra manie di grandezza sul set e insicurezza privata sul proprio operato.

«Lady Bird» di Greta Gerwig
Greta Gerwig firma un film generazionale che racconta l’educazione femminile di una ragazza oggi, soprattutto in rapporto alla figura materna. Christine (Saoirse Ronan) si fa chiamare Lady Bird, un nome d’arte che si è regalata a sfoggio della sua creatività artistica e per prendere le distanze dalla propria origine familiare. Christine vive quell’età di mezzo in cui è ancora difficile distanziarsi dal proprio passato, ma si ha chiaro l’imprescindibile strappo da compiere in previsione della propria crescita futura. Per questo la ragazza vuole trasferirsi a New York, lontana dai suoi genitori, dalla sua città, dai suoi vecchi amici e dai ricordi accumulati fino a quel momento, per voltare pagina e provare da sola a diventare la donna che spera di essere.

«Loro 2» di Paolo Sorrentino
Vi starete chiedendo perché abbiamo messo «Loro 2» tra le commedie, visto che dovrebbe trattarsi di una storia con un chiaro riferimento alla realtà. Mentre il primo episodio del film di Paolo Sorrentino ispirato alla figura di Silvio Berlusconi ci fa fare un tuffo nell’Italia pre bunga-bunga, tra piccoli arrampicatori sociali e caroselli di soubrette bendisposte, il secondo ci regala un ritratto dell’uomo dietro tutto ciò, una maschera comica esiliata in una forzata solitudine politica e familiare. «Loro 2», grazie anche alla splendida interpretazione di Toni Servillo, ci restituisce un Silvio Berlusconi grande mattatore, che attraverso una serie di battute e scene memorabili riesce a portarci alla riflessione con la risata.

«Hotel Gagarin» di Simone Spada
Il film di Simone Spada è un omaggio al cinema. Lo è perché racconta la settima arte come grande macchina dei sogni per cui tutto è possibile, sia davanti sia dietro lo schermo. Un losco produttore mette insieme una crew di scalcinati individui in cerca di successo per girare un film in Armenia. Arrivati all’Hotel Gagarin, dove avrebbero dovuto alloggiare durante le riprese, i cinque scoprono loro malgrado di essere stati truffati: il produttore è scappato col budget. Nonostante questo, la troupe troverà il modo di trasformare quest’esperienza sfortunata in un’indimenticabile occasione per esaudire i propri sogni e riscattarsi come individui. Quella di Simone Spada è allo stesso tempo una commedia divertente e una storia esistenziale profonda.

«Deadpool 2» di David Leitch
Se il primo episodio di «Deadpool» vi aveva divertito per la sua irriverenza, non potete perdervi il sequel della saga di questo folle supereroe interpretato da Ryan Reynolds. Wade, nonostante la malattia che sconfigge con la sua forza rigeneratrice, sembra essersi finalmente tranquillizzato, godendosi la vita con la compagna Vanessa. Per un animo irrequieto come il suo però, è impossibile rimanere troppo a lungo distante dal pericolo e dalle missioni, soprattutto dopo la serie d’inimicizie collezionate nel tempo per colpa del suo modo d’agire. «Deadpool 2» porta avanti le avventure di questo sboccato supereroe in formato cartoon, senza deluderci in ritmo e trama.

«La truffa dei Logan» di Steven Soderbergh
Steven Soderbergh firma una delle sue crime-story a scatola cinesi più divertenti di sempre. Se nel suo celebre «Ocean’s Eleven» ci proponeva la creazione di una banda di distinti fuoriclasse del crimine, in «La truffa dei Logan» mette in scena lo stesso gioco di trama, ma con protagonisti questa volta una coppia di strampalati fratelli interpretati da Channing Tatum e Adam Driver che, senza nessuna apparente competenza, decide di organizzare una rapina durante la Coca Cola 600 race. Il primo è un ex sportivo con una gamba offesa, il secondo ha perso un braccio in Iraq: insieme a loro nell’impresa ci sono la tostissima sorella Mellie (Riley Keough), un irriconoscibile Daniel Craig nei panni dell’ossigenato dinamitardo Joe Bang e una serie d’improbabili individui. «La truffa dei Logan» è uno dei migliori film dell’anno, oltre che uno dei più divertenti.

«Tuo, Simon» di Greg Berlanti
È una bellissima commedia per tutta la famiglia quella tratta dal romanzo per ragazzi «Non so chi sei ma sono qui» di Becky Albertalli. Parla di amore e di crescita, di tormenti adolescenziali e di scoperta. Simon (Nick Robinson) ha diciassette anni e una vita invidiabile: va d’accordo con la sua famiglia e ha un gruppo di amici con cui condivide tutto. O quasi. Nessuno sa ancora che Simon è gay, perché il ragazzo non ha avuto il coraggio di dichiararsi. Desideroso di un confronto, Simon inizia un appassionante scambio di mail con un compagno di scuola che decide di rimanere anonimo. Il giorno in cui il suo segreto rischia di diventare pubblico, il giovane protagonista deve però venire a patti con se stesso in un alternarsi di preoccupazione e infinita gioia. Un bel film di formazione sentimentale, che affronta tematiche complesse con humor intelligente e profondità.

«Game Night - Indovina chi muore stasera?» di John Francis Daley e Jonathan Goldstein
Jason Bateman e Rachel McAdams sono protagonisti di questa brillante commedia che sfocia nell’action movie. Max e Annie condividono non solo la reciproca passione amorosa, ma anche quella comune per il gioco d’azzardo. Il giorno in cui in città arriva Brooks, fratello di Max e suo perenne rivale nella vita, i due decidono di partecipare a una "cena con delitto" che l’uomo ha organizzato mettendo in palio come premio finale la sua meravigliosa auto nuova. La voglia di riscatto di Max è altissima, ma la sfida prende una piega a dir poco inaspettata. Perfetto pop corn movie per una serata divano con gli amici, «Game Night - Indovina chi muore stasera?» punta sul puro divertissement e, in un mix d'intrattenimento, tensione e ottime battute, ci regala uno dei film da non perdere di quest’anno.

«Tully» di Jason Reitman
Jason Reitman è uno degli autori più originali in circolazione quando si parla di commedia. Suoi sono anche piccoli cult di genere come «Juno», «Young Adult», «Thank You For Smoking» e «Tra le nuvole». «Tully» vede la bravissima Charlize Theron nei panni di una madre sull’orlo di una crisi di nervi, tra due bambini piccoli da gestire e un terzo in arrivo. Quando il benestante fratello Craig (Mark Duplass) si propone di regalarle una tata, di quelle che accudiscono i neonati anche di notte, Marlo in un primo momento rifiuta non avvezza all’idea di delegare a qualcun altro il suo ruolo di madre, ma poi ci ripensa. Jason Reitman, da sempre bravissimo a snocciolare e stravolgere cliché etico-sociali con storie di uno humor raro, ci immerge questa volta in straordinaria storia d’emancipazione tutta al femminile che vi farà molto pensare, tra una situazione comica e l’altra.