Sono passati 80 anni dall’uscita di «Biancaneve e i sette nani»: primo lungometraggio animato della Walt Disney, nonché suo primo grande classico.
A oggi sono ben 56 i titoli insigniti della definizione di "classico Disney" (non sono compresi, ad esempio, quelli nati in fusione con Pixar): sono film che hanno proprie specifiche di personaggi e morale, oltre che un ineguagliabile rapporto con le musiche. La presenza di favola, di magia e di "vissero felici e contenti" ne ha decretato spesso il successo o meno di pubblico (non stupisce, dunque, che film come «Alice nel paese delle meraviglie» furono dei totali flop).
La grandezza di Disney, d’altronde, è quella di aver sempre saputo rimanere fedele se stessa, riuscendo però a rinnovarsi in base alle esigenze del proprio tempo. Così ancora oggi, con la sua proposta di principesse che promuovono una nuova idea di femminilità e principi azzurri che sono la migliore normalità e sensibilità in circolazione.
Con sguardo adulto e analitico (e quindi meno incantato dall’emotività infantile, purtroppo), abbiamo provato la difficilissima impresa di selezionare i migliori classici Disney di sempre.
«Biancaneve e i sette nani» (1937)
Rivisitazione del classico fiabesco dei fratelli Grimm, «Biancaneve e i sette nani» è una pietra miliare nella storia del cinema d’animazione americano, nonché il primo film interamente a colori prodotto dalla Walt Disney. Storia vuole che, per quella che venne definita ‘la sua follia’, Disney arrivò anche a ipotecarsi la casa. Gli Studios, d’altronde, fino a quel momento, avevano prodotto solo cortometraggi che costavano un decimo dei 1.500.000 dollari che servirono per «Biancaneve e i sette nani». Solo con la prima edizione, però, la società guadagnò più di 8 milioni in tutto il mondo e, da allora, la storia non fu mai più la stessa.
«Fantasia» (1940)
Succedeva a novembre di 77 anni fa: «Fantasia» usciva al cinema e i suoi guadagni non riuscirono da subito a bilanciare gli ingenti investimenti produttivi fatti. Innanzitutto perché in Europa stava già scoppiando la Seconda Guerra Mondiale («Fantasia»in Italia arrivò nel 1946); in secondo luogo perché era un film che portava con sé una modernità acustica per cui i cinema non erano ancora attrezzati. Basato su «L’apprendista stregone», poema sinfonico di Paul Dukas, il film prevedeva un sistema audio innovativo per cui Disney dovette provvedere di tasca sua a fornire gli strumenti necessari alla proiezione ai cinema interessati. Non solo: abituato a favole tradizionali come «Biancaneve e i sette nani» o «Pinocchio», il pubblico restò spiazzato da un film Disney tanto diverso. Dal 1998 «Fantasia» è entrato di diritto nella lista dei Migliori Film della storia secondo l’American Film Institute, in 58ma posizione.
«Cenerentola» (1950)
Nel 1950 la guerra era terminata e la Disney aveva finalmente affinato quel perfetto connubio d’immagini animate e musica, che ancora oggi rappresenta il suo ineguagliabile tratto distintivo. Dopo film come «I tre caballeros» o «Musica maestro», incominciava però a sentire che fosse arrivato il momento di spingere sull’acceleratore puntando, ancora una volta, su una principessa dei fratelli Grimm. È con «Cenerentola» che nasce ufficialmente l’idea di ‘Classico Disney’. Oggi il cartone animato ha superato l’incasso mondiale di 10 milioni di dollari.
«La bella addormentata nel bosco» (1959)
Con «La bella addormentata nel bosco» la Walt Disney fa un ulteriore passo in avanti: aiutati dall’artista Eyvind Earle, gli animatori portano l’immagine disegnata a livelli di dettaglio e perfezione - soprattutto nei fondali - mai raggiunti fino a quel momento. Peccato che, per riuscirci, la società arrivò a dilapidare le sue finanze. Il film costò più di quanto riuscì a ricavare e costrinse la Disney a fare economia nel film successivo, «La carica dei 101», usando animazioni ‘riciclate’ e a basso costo. Dopo «La bella addormentata nel bosco», dovranno passare 30 anni prima che la Walt Disney decida di dedicarsi di nuovo alla storia di una principessa: «La Sirenetta»(1989).
«La spada nella roccia» (1963)
Diciottesimo lungometraggio, l’ultimo prima della morte di Walt Disney, «La spada nella roccia» racconta la leggendaria ascesa al trono del giovane Artù. Le sue musiche, scritte e dirette dai fratelli Sherman («Mary Poppins» e «Pomi d’ottone e manici di scopa»), sono tra le più celebri della storia Disney - tanto da essere state candidate all’Oscar per la Migliore Colonna Sonora - così come i suoi personaggi secondari: da Anacleto a Maga Magò, passando per Caio. Merlino e Semola, inseparabili compagni d’avventure, sono oggi i nostri immancabili protagonisti di ogni Natale, quando il film viene riproposto in tv in tutta la sua leggendaria bellezza.
«La Sirenetta» (1989)
Ariel, anche nota come «La Sirenetta», è probabilmente il personaggio Disney più caro a tutte le bambine nate negli anni Ottanta. Impossibile non desiderare i suoi capelli rosso fuoco, la sua voce celestiale, la coda da sirena e un amore ostinato come il suo. Il film tratto dall’omonima favola di Hans Christian Andersen è stato il primo film Disney dopo il 1959 con protagonista una principessa e l’ultimo a utilizzare il metodo tradizionale di disegno su celluloide. Le musiche di «La Sirenetta» sono state composte da Alan Menken, alla sua prima collaborazione con Disney: negli anni successivi scriverà anche quelle per tanti altri successi come «La bella e la bestia», «Aladdin», «Il gobbo di Notre Dame» o «Rapunzel».
«La bella e la bestia» (1991)
Trentesimo lungometraggio d’animazione firmato Disney, «La bella e la bestia» è tratto dall’omonima favola di Jeanne-Marie de Beaumont e dal film del 1946 di Jean Cocteau, da cui riprende l’elemento degli oggetti animati. Lumiere, Gaston, Mrs. Bric e Chicco, sono tra i personaggi Disney più amati di sempre. Il film fu presentato incompleto al pubblico del New York Film Festival nel 1991, dove però fu accolto da subito con grande entusiasmo. La Disney era ancora in fase di sperimentazione con alcune nuove tecniche digitali d’animazione e quindi in ritardo sui tempi, tanto da costringere la produzione ad alcuni trucchi, come riciclare la scena del ballo finale da «La bella addormentata». Il film, una volta ultimato, ebbe un successo clamoroso: è stato il primo cartone animato a guadagnare più di 100 milioni di dollari al botteghino e ad essere candidato agli Oscar nella categoria Miglior Film (poi succederà ancora con «Up»). Quest’anno è uscita al cinema la versione live-action con protagonisti Emma Watson e Dan Stevens.
«Aladdin» (1992)
Innovativo e molto divertente, «Aladdin» ha vinto due Oscar: quello a Alan Menken per la Migliore Colonna Sonora e quello per la Migliore Canzone con «Il mondo è mio». La storia di questo film è legata a doppia mandata con quella dell’attore comico Robin Williams: dopo aver studiato le sue movenze durante gli show live e capito che erano perfette per il personaggio del Genio, i produttori Disney non solo s’ispirarono a lui, ma gli chiesero anche di dargli voce. Robin Williams è stato la prima star all’apice del successo a doppiare un cartone animato - prima di allora lo faceva solo chi stava attraversando periodi bui della propria carriera - inaugurando un nuovo trend. «Aladdin» è un film importante per altri due motivi: Jasmine è la prima principessa non occidentale ad essere protagonista di un film Disney, mentre la figura del Principe si distanzia da quella dei suoi predecessori per accontentare il pubblico anni Novanta, alla ricerca di qualcosa di meno istituzionale e fiabesco. Non a caso, molti dei suoi tratti sono stati creati prendendo Tom Cruise come ispirazione.
«Il re leone» (1994)
Metafora della società umana e del suo comportamento, «Il re leone» è il terzo classico Disney ad aver incassato di più a oggi (dopo «Frozen» e «Zootropolis») . La storia è quella nota del piccolo Simba che, dopo aver assistito all’assassinio di suo padre, Re Mufasa, caduto vittima di un complotto da parte dello zio Scar, decide di vendicarsi. La canzone più celebre della sua colonna sonora è «Hakuna Matata» che originariamente non doveva nemmeno essere inserita.
«Frozen - Il regno di ghiaccio» (2013)
Altra pietra miliare nella storia della casa di Topolino è «Frozen - Il regno di ghiaccio», ad oggi il film che ha incassato di più al botteghino tra i classici Disney. Liberamente ispirato alla favola «La regina delle nevi» di Andersen, le sue protagoniste sono le principesse Elsa e Anna, sorelle molto diverse tra loro, ma unite da un profondo legame d’affetto e fiducia. Ogni bambina può scegliere la sua preferita - anche se i capelli argentati della magica e malinconica Elsa generalmente hanno la meglio - e quindi anche a livello di merchandising il film è stato un successo planetario. Per gli appassionati: quest’anno il film «Coco», in uscita il 21 dicembre 2017, sarà introdotto dal cortometraggio «Frozen - Le avventure di Olaf», mentre dovremo aspettare ancora qualche tempo (la data al momento è fissata al 12 dicembre 2019) per vedere finalmente «Frozen 2».