Il 4 marzo saranno consegnati i 90esimi Premi Oscar e il presentatore Jimmy Kimmel ha promesso fuochi d'artificio per un compleanno così importante. Per Kimmel è la seconda volta consecutiva alla conduzione ?" e il numero 2 quest'anno pare essere fortunato: gli Academy Awards 2018 sono infatti i premi delle doppiette ma anche ?" e soprattutto ?" delle coppiette. Ci sono ben sedici coniugi che concorrono in paia: i produttori di «Dunkirk» Emma Thomas e Christopher Nolan, gli sceneggiatori di «The Big Sick» Emily V. Gordon e Kumail Nanjiani, i registi dell'incredibile film d'animazione pittorica «Loving Vincent» e due dei produttori de «Il filo nascosto» di Paul Thomas Anderson ?" per citare solo i lungometraggi in gara.
Le doppiette invece segnano record ben più significativi: Sarah Greenwood e Katie Spencer competono contro loro stesse per le scenografie de «L'ora più buia» e «La bella e la bestia». Raggiungono entrambe quota 6 nomination, sempre insieme, e quasi sempre per i film di Joe Wright. Bissa anche un'altra fedele collaboratrice di Joe Wright, Jacqueline Durran: ha vinto la sua prima statuetta nel 2013 grazie ad «Anna Karenina» dopo essere stata candidata per «Orgoglio e pregiudizio» e per «Espiazione». Con la doppietta «L'ora più buia» e «La bella e la bestia» raggiunge quota 6.
Per la prima volta i cinque film candidati al montaggio sonoro sono gli stessi che competono al mixaggio; la differenza tra i due reparti vede la modificazione o la creazione del suono contro la registrazione o il missaggio eufonico. Alla sua prima volta, Julian Slater fa bis con «Baby Driver». Ren Klyce invece, in gara per «Star Wars: gli ultimi Jedi», raggiunge le 7 nomine e rompe il record di candidature ottenute tutte per i film di David Fincher («Fight club», «Benjamin Button», «The social network» e «Uomini che odiano le donne»). E pensare che l'Oscar al mixaggio sonoro esiste solo da cinquant'anni?
Timothée Chalamet
A 22 anni, Timothée Chalamet, tra i migliori attori per il film di Luca Guadagnino «Chiamami col tuo nome», è il primo candidato nella categoria dell'attore protagonista ad essere nato negli anni Novanta: Daniel Kaluuya, contro cui gareggia, è del 1989. Chalamet è anche il terzo più giovane attore mai candidato ?" e il primo dal 1939, quando Mickey Rooney fu nominato a soli 19 anni.
Jordan Peele
A 38 anni, Peele è il quinto regista afro-americano ad ottenere una candidatura all'Oscar per la migliore regia ed è il primo ad essere nominato sia in questa categoria che alla sceneggiatura e al miglior film. «Scappa - Get out» (con un budget di 5 milioni di dollari e un incasso di 255) è il suo debutto sul grande schermo e gli ha fatto vincere il Premio del Sindacato Americano dei Registi per la migliore opera prima.
Michael Stuhlbarg
Anno fortunato per Michael Stuhlbarg: dopo essere comparso in «Arrival», «Doctor Strange» e tutte le otto puntate di «Fargo», adesso è l'unico attore a recitare in ben tre delle nove pellicole candidate al miglior film. È Samuel Perlman, il padre di Elio, in «Chiamami col tuo nome», in cui recita l'iconico monologo di chiusura; è il dottor Robert Hoffstetler ne «La forma dell'acqua» ed è Abe Rosenthal in «The Post» di Spielberg.
Guillermo Del Toro
«The Shape of Water - La forma dell'acqua» è il film col maggior numero di candidature di quest'anno: 13. Se il suo autore Guillermo Del Toro dovesse vincere la statuetta per la migliore regia, sarebbe il terzo messicano in cinque anni a ritirare quel premio. A parte Damien Chazelle lo scorso anno, infatti, hanno vinto Alfonso Cuarón nel 2013 per «Gravity» e Alejandro G. Iñárritu due volte: nel 2014 con «Birdman» e nel 2015 con «Revenant - Redivivo».
Agnès Varda
A 89 anni, la regista e produttrice francese è diventata la più anziana persona mai candidata a un Oscar competitivo: insieme a JR concorre per la statuetta al miglior documentario con «Visages villages». James Ivory, candidato alla sceneggiatura di «Chiamami col tuo nome», è più giovane di lei di una settimana. Agnès Varda è anche la prima persona ad essere candidata a un Oscar e a ricevere nello stesso anno quello alla carriera: lo scorso 11 novembre ha infatti avuto una statuetta «per onorare gli eccezionali contributi allo stato dell'arte e delle scienze cinematografiche».
Rachel Morrison
Dopo novant'anni di Premi Oscar, Rachel Morrison è la prima donna ad essere nominata per la migliore fotografia. Nata nel Massachusetts nel 1978, oltre che del film che le ha fatto raggiungere il traguardo, «Mudbound», è stata l'autrice della fotografia di «Fruitvale station», di «Cake» e del nuovo film Marvel «Black Panther». Ha anche diretto due episodi della seconda stagione di «American Crime».
Greta Gerwig
Attrice, sceneggiatrice, produttrice e regista trentacinquenne, Greta Gerwig è la quinta donna nella Storia candidata alla migliore regia. L'unica ad essere riuscita a vincere quel premio è stata Kathryn Bigelow, nel 2009, battendo «Avatar» dell'ex marito James Cameron. Come quasi tutte coloro che l'hanno preceduta, Greta ha anche una nomination alla sceneggiatura originale. Il film con cui concorre è «Lady Bird».
Christopher Nolan
Nonostante sia considerato uno dei massimi cineasti inglesi contemporanei, Christopher Nolan riceve solo ora la sua prima candidatura all'Oscar per la regia, grazie a «Dunkirk». Era stato candidato in precedenza per la sceneggiatura di «Memento» insieme al fratello Jonathan, poi alla sceneggiatura e alla produzione di «Inception». Dal Sindacato americano dei Registi è invece già stato nominato quattro volte.
Denzel Washington
Con la candidatura per «Roman J. Israel, Esq.» Denzel Washington è il quinto interprete più omaggiato dall'Academy e l'attore afro-americano con il maggior numero di nomination all'Oscar (9, di cui 8 come interprete e una come produttore di «Barriere», di cui è stato anche regista). Ha vinto due statuette, nel 1990 per «Glory» e nel 2002 per «Training day».
Meryl Streep
Ogni anno Meryl Streep batte il suo stesso record: con 21 nomination è l'interprete più candidata di sempre. Ma è anche quella che ha perso più di frequente. Dopo le prime due statuette, vinte nel 1980 e nel 1983, ha dovuto aspettare il 2012 per il terzo Oscar. Il suo «The Post» ha solo un'altra candidatura, quella al miglior film: non le succedeva di essere nel cast di uno dei migliori film da «The Hours» nel 2003.
John Williams
Con la nomina di quest'anno, il compositore John Williams raggiunge quota 51 e continua ad essere la persona vivente col maggior numero di nomination della Storia. È stato candidato per la colonna sonora di cinque degli otto film di «Star Wars», più di 15 pellicole di Steven Spielberg di cui è fedele collaboratore, le canzoni originali di «Sabrina», «Hook» e «Mamma, ho perso l'aereo». Ha vinto solo 5 volte, l'ultima è stata nel '94.
Yance Ford
Al suo debutto dietro la macchina da presa con il documentario di Netflix «Strong Island», Yance Ford è il primo regista transgender ad essere candidato a un Premio Oscar. Il film racconta la violenta morte del fratello del cineasta, e punta il dito contro il sistema giudiziario che ha scagionato l'assassino, interrogandosi su quanto siano intervenuti i pregiudizi razziali. Il documentario ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Sundance 2017 e il Gotham Award.
Kobe Bryant
È il primo giocatore dell'NBA a ricevere una nomination dall'Academy Award. È il produttore esecutivo di «Dear basketball», corto animato diretto da Glen Keane che anima la lettera d'addio omonima allo sport scritta dallo stesso Bryant sotto forma di poema. Ritiratosi nel 2016 a 38 anni, Bryant ha giocato per due decadi nei Los Angeles Lakers, diventando uno dei migliori cestiti della Storia.
Dee Rees
La regista di «Mudbound» è la prima donna afro-americana ad essere candidata per la migliore sceneggiatura non originale; la seconda dopo Suzanne de Passe ad essere candidata alla sceneggiatura (era il 1973, e il film era ?La signora del blues?) e la prima donna afro-americana omosessuale ad essere nominata per la scrittura.
Christopher Plummer
L'attore non protagonista intervenuto all'ultimo momento in «Tutti i soldi del mondo», all'età di 88 anni è l'interprete più anziano mai candidato nella competizione, sorpassando Gloria Stuart che nel 1998, a 87 anni, fu candidata per «Titanic». Detiene anche il record del più anziano vincitore nelle categorie dell'interpretazione: nel 2012, a 82 anni, era ancora miglior attore non protagonista in «Beginners».
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