“I segni del cuore - CODA” trionfa con 3 statuette: miglior film, sceneggiatura e attore non protagonista. 6 Oscar per “Dune”, migliori attori Will Smith e Jessica Chastain

Si è svolta questa notte la 94esima cerimonia di assegnazione dei Premi Oscar, che sarà ricordata soprattutto per il pugno sferrato da Will Smith a Chris Rock dopo una battuta di quest'ultimo sulla testa rasata di Jada Pinkett Smith, Poco dopo, il "principe di Bel Air" ha ritirato la statuetta come miglior attore protagonista di “Una famiglia vincente – King Richard”, dilungandosi in un discorso sulla sua missione di pace. La migliore attrice è stata invece Jessica Chastain, alla sua terza nomination, per il biopic “Gli occhi di Tammy Feye” che ottiene anche il premio al trucco e alle acconciature.
Ma l'Oscar alla migliore pellicola va a “I segni del cuore - CODA”, che segna il primo trionfo di una piattaforma streaming (Apple TV+). Il film di Sian Hader – remake del francese “La famiglia Bélier” del 2014 – riceve anche la statuetta alla sceneggiatura non originale e quella alla performance di Troy Kotsur, attore non protagonista, il primo attore non udente a essere nominato dall'Academy.
È però il “Dune” di Denis Villeneuve a fare incetta di premi: miglior fotografia, sonoro, colonna sonora, effetti visivi, montaggio e scenografia. Un premio anche a “Belfast” di Kenneth Branagh (miglior sceneggiatura originale) e uno per il “West Side story” di Steven Spielberg (migliore attrice non protagonista, Ariana DeBose). Il grande sconfitto della serata resta dunque “Il potere del cane” – film targato Netflix che, con 12 candidature, si è dovuto accontentare del solo Oscar alla regia di Jane Campion.
I vincitori
- Miglior film: “I segni del cuore”
- Miglior regia: Jane Campion per “Il potere del cane”
- Miglior attrice protagonista: Jessica Chastain per “Gli occhi di Tammy Faye”
- Miglior attore protagonista: Will Smith per “Una famiglia vincente – King Richard”
- Miglior attrice non protagonista: Ariana DeBose per “West Side story”
- Miglior attore non protagonista: Troy Kotsur per “I segni del cuore”
- Miglior sceneggiatura originale: Kenneth Branagh per “Belfast”
- Miglior sceneggiatura non originale: Sian Heder per “I segni del cuore”
- Miglior film d'animazione: “Encanto” di Jared Bush, Byron Howard e Charise Castro Smith (Walt Disney)
- Miglior film internazionale: “Drive my car” di Ryûsuke Hamaguchi (Giappone)
- Miglior fotografia: Greig Fraser per “Dune”
- Miglior montaggio: Joe Walker per “Dune”
- Miglior colonna sonora: Hans Zimmer per “Dune”
- Miglior canzone originale: “No time to die” di Billie Eilish e Finneas O'Connel da “No time to die”
- Miglior scenografia: Patrice Vermette e Zsuzsanna Sipos per “Dune”
- Migliori costumi: Jenny Beavan per “Crudelia”
- Miglior trucco & acconciature: Stephanie Ingram, Linda Dowds e Justin Raleigh per “Gli occhi di Tammy Faye”
- Migliori effetti visivi: Paul Lambert, Tristan Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer per “Dune”
- Miglior sonoro: Mark Ruth, Mark A. Mangini, Theo Green, Dough Hemphill e Ron Bartlett per “Dune”
- Miglior documentario: “Summer of soul” di Questlove
- Miglior corto: “The long goodbye” di Aneil Karia e Riz Ahmed
- Miglior corto documentario: “The queen of basketball” di Ben Proudfoot
- Miglior corto animato: “The Windshield Wiper” di Alberto Mielgo e Leo Sanchez Barbosa