16 attori alla loro prima nomination, un compositore alla sua 53esima e soprattutto un cortometraggio italiano: tutto quello che c'è da sapere sui 95esimi Academy Award
Sono stati Riz Ahmed e Allison Williams, lo scorso 24 gennaio, ad annunciare le nomination ai 95esimi Premi Oscar e c’è anche un titolo italiano fra i cinque migliori cortometraggi: si tratta de “Le pupille”, diretto da Alice Rohrwacher e disponibile su Disney+.
Fra i lungometraggi, invece, è il film “Everything Everywhere All at Once” a fare da capolista, con 11 candidature; seguono “Niente di nuovo sul fronte occidentale” e “Gli spiriti dell’isola” con 9 ciascuno, “Elvis” con 8 e “The Fabelmans” a quota 7. Per la prima volta in lizza per la statuetta al miglior film ci sono due sequel: “Avatar – La via dell’acqua” e “Top Gun: Maverick”. Entrambi i film segnano anche un altro record: hanno incassato a testa più di un miliardo di dollari in tutto il mondo (“Avatar”, in realtà, ne ha incassati più di due).
Nella cinquina dei migliori film internazionali dell’edizione con il maggior numero di interpreti non americani c’è anche l’Irlanda, per la prima volta, con la pellicola “The quiet girl” di Colm Bairéad, da poco approdata anche nelle nostre sale.
La cerimonia di premiazione sarà trasmessa in diretta su Sky e in streaming su Now nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 marzo. Jimmy Kimmel condurrà l’evento dal Dolby Theatre di Los Angeles per la terza volta.
Per la prima volta in 88 anni, tutti i candidati al miglior attore sono alla loro prima nomination. Non solo: ben 7 attrici e 9 attori sono alla loro prima volta, per un totale di 16 interpreti su 20. Cate Blanchett è l'unica ad aver già vinto – non uno ma due Oscar: nel 2005 per “The Aviator” e nel 2014 per “Blue Jasmine”. Judd Hirsch era stato candidato nel 1981, Angela Bassett nel '94 e Michel Williams ben 4 volte: la prima nel 2006 con “Brokeback Mountain” e l'ultima nel 2017.
Steven Spielberg
Grazie alle 7 candidature del suo “The Fabelmans”, Steven Spielberg ha battuto due dei suoi record: ha ricevuto la tredicesima nomination come produttore del miglior film e la nona come regista, se dovesse vincere in questa categoria, a 76 anni diventerebbe il più anziano a ritirare la statuetta. La filmografia di Spielberg ha messo insieme ben 147 nomination agli Oscar e ha ricevuto 35 premi, a cui si aggiunge quello alla memoria di Irving G. Thalberg del 1987.
Andrea Riseborough
Ha destato molto clamore la nomination di Andrea Riseborough come migliore attrice in “To Leslie”, esordio di Michael Morris girato in 19 giorni e senza budget. Ha destato ancora più clamore che l'Academy abbia deciso di indagare internamente che i voti ricevuti da Riseborough fossero in linea con le regole anti-lobby. La nomination alla fine non è stata revocata e “To Leslie” è ufficialmente il film col più basso incasso nella storia degli Oscar: solo 27.000 dollari.
John Williams
Nominato per la colonna sonora di “The Fabelmans” all’età di 90 anni, John Williams è il candidato più anziano nella Storia: questa è la sua 53esima nomination, che lo rende anche la persona più nominata dall'Academy dopo Walt Disney. Williams ha già vinto 5 statuette – la prima nel 1972 per “Il violinista sul tetto”, l’ultima nel '94 per “Schindler's list” – e ha composto la musica di ben 28 film diretti da Steven Spielberg, a cui si aggiungono le saghe di “Star Wars” e “Harry Potter”.
Michelle Yeoh
Michelle Yeoh, candidata come miglior attrice protagonista in “Everything Everywhere All at Once”, è la prima donna malese e la prima interprete asiatica a ricevere una nomination per la performance femminile. Le candidature di Hong Chau e Stephanie Hsu fra le attrici non protagoniste e quella di Ke Huy Quan fra gli attori non protagonisti segnano il maggior numero di interpreti asiatici nominati in più categorie di recitazione nello stesso anno.
Colin Farrell & Berry Keoghan
Candidati entrambi per “Gli spiriti dell'isola”, Colin Farrell e Barry Keoghan sono anche in un altro film in corsa per le statuette, “The Batman”, e avevano già lavorato insieme ne “Il sacrificio del cervo sacro”. Orfano di entrambi i genitori, Keoghan vede Farrell come un fratello maggiore, hanno infatti vissuto nello stesso appartamento durante le riprese in Irlanda: ma ammette di aver fatto impazzire il collega più grande mangiando tutti i suoi cereali preferiti.
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Dopo “Z – L'orgia del potere”, “La tigre e il dragone”, “Amour”, “Roma”, “Drive my car”, il nostro “La vita è bella” e soprattutto “Parasite”, il film Netflix “Niente di nuovo sul fronte occidentale” è l'ottavo film a essere candidato sia come miglior titolo internazionale che come miglior pellicola dell'anno. Solo “Parasite” nel 2020 è riuscito a ottenere entrambe le statuette. “Niente di nuovo sul fronte occidentale” è candidato anche in altre 7 categorie.
Alfonso Cuarón
Con la sua nomination per il miglior cortometraggio “Le pupille”, diretto dalla nostra Alice Rohrwacher, Alfonso Cuarón è diventato la seconda persona a essere nominata in sette diverse categorie di Oscar, eguagliando il record stabilito da Kenneth Branagh nel 2022. Negli ultimi vent'anni Cuarón ha vinto due statuette per la regia, una per la fotografia, una per il montaggio ed è stato candidato per la migliore sceneggiatura originale, per quella adattata e per la produzione del miglior film.
Catherine Martin
Produttrice, costumista e scenografa, Catherine Martin è riuscita quest'anno nella rara impresa di ricevere ben tre nomination, tutte per “Elvis”. Martin (nella foto al centro, tra Samuel L. Jackson e Naomi Watts) lavora dal 1992 al fianco del regista Baz Luhrmann ed è stata candidata 9 volte per 5 dei suoi film. Ha già vinto quattro statuette: due per i costumi e le scenografie di “Moulin Rouge!” nel 2002 e altre due per le stesse categorie de “Il grande Gatsby” nel 2014.
Diane Warren
Dopo 13 nomination nella categoria della canzone originale (fra cui quella per “I don't want to miss a thing” da “Armageddon” nel 1999 e la più recente, con Laura Pausini, per “Io sì”), lo scorso novembre Diane Warren ha ricevuto un Premio Oscar alla carriera. Ironia della sorte, dopo pochi mesi è stata candidata ancora una volta, per la canzone “Applause” dal film a episodi “Together now” che vede fra le altre Margherita Buy diretta da Maria Sole Tognazzi.
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