I blockbuster dell'estate, “Barbie” e “Oppenheimer”, riusciranno a battere il film-fiume di Martin Scorsese e i vincitori di Cannes e Venezia? Appuntamento il 23 gennaio con le candidature dei 96esimi Academy Award
Con le nomination dei Gotham, degli European Film Award e poi con quelle dei Grammy e dei Golden Globe si è ufficialmente aperta la stagione dei premi cinematografici americani del 2024 – che proseguirà con le candidature e ai BAFTA (il 18 gennaio), e si concluderà con la consegna dei Premi Oscar la notte di domenica 10 marzo 2024. La 96esima cerimonia di premiazione degli Academy Award si svolgerà al Dolby Theatre di Hollywood, a Los Angeles, e sarà presentata per la quarta volta da Jimmy Kimmel.
Le nuove regole
Questa sarà l’edizione che introduce nuove regole, soprattutto nella categoria del Miglior Film, per «migliorare la diversità e l’inclusione» attraverso quattro standard, sostanzialmente divisi in due categorie: quelli che promuovono la rappresentanza e quelli che promuovono l’occupazione. Questi criteri, sommati all’esito dei maggiori festival europei e allo straordinario successo di pubblico (“Barbie” e “Super Mario Bros.” sono entrati nella lista dei film più visti di sempre), permettono di individuare già i titoli che faranno da protagonisti durante le prossime cerimonie di premiazione: dopo 9 nomination all’Oscar, per esempio, riuscirà Bradley Cooper a ottenere la tanto ambita statuetta? E Martin Scorsese, che in più di quarant’anni ha vinto solo un Academy Award, riuscirà a portare a casa il secondo premio come regista? E poi ancora Billie Eilish, miglior canzone originale del 2022, bisserà il successo di due anni fa?
Le date degli Oscar 2024
Le nomination ai Premi Oscar 2024 saranno annunciate il 23 gennaio, mentre il 21 dicembre si sveleranno le cosiddette shortlist – dieci gruppi di film (di solito di 10 o 15 titoli ciascuno) che passano il vaglio per altrettante categorie; fra queste ci saranno il miglior film internazionale – dove concorre il nostro Matteo Garrone – e il miglior cortometraggio, dove l’anno scorso c’era Alice Rohrwacher e quest’anno potrebbe esserci “Le variabili dipendenti” di Lorenzo Tardella.
Maestro
Martin Scorsese e Steven Spielberg (tra gli altri) producono il secondo film da regista di Bradley Cooper, dopo il successo di “A star is born”. Racconta la lunga relazione tra il compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein e l’attrice e cantante Felicia Montealegre, dal loro incontro nel 1946 alla morte di lei, 56enne, nel 1978. Lui è interpretato dallo stesso Cooper (candidato all’Oscar quattro volte come attore, quattro come produttore e una come sceneggiatore), lei da Carey Mulligan (due nomination come attrice). Da tenere d’occhio anche il trucco di Kazu Hiro, già vincitore di due statuette. Passato in concorso dalla Mostra del Cinema di Venezia, dal 20 dicembre su Netflix.
Killers of the Flower Moon
Il 26esimo film diretto da Martin Scorsese si basa sul libro “Gli assassini della terra rossa” di David Grann ed è ambientato nell’Oklahoma degli Anni 20, quando una serie di omicidi irrisolti iniziò a sconvolgere gli indiani Osage e portò alla nascita dell’FBI. Dal momento che sotto quei terreni scorreva moltissimo petrolio, la nazione si ritrovò a essere la più ricca del mondo – e non lo nascondeva. Per il bianco Robert De Niro e suo nipote Leonardo DiCaprio si tratta di un’imperdibile occasione di profitto. Accanto ai due veterani attori (rispettivamente alla sesta e alla decima collaborazione con Scorsese) ci sono Lily Gladstone, Jesse Plemons e il neo-Oscar Brendan Fraser. Fotografia del pluri-candidato Rodrigo Prieto, musica di Robbie Robertson.
Oppenheimer
Cillian Murphy interpreta J. Robert Oppenheimer, il fisico teorico americano considerato "il padre della bomba atomica", che contribuì allo sviluppo delle prime armi nucleari durante la seconda Guerra Mondiale. Basato sulla biografia del 2005 di Kai Bird e Martin J. Sherwin, il film di Christopher Nolan racconta la carriera, gli studi, la direzione del Progetto Manhattan da parte del protagonista e la sua successiva caduta in disgrazia a causa del processo del ’54. Emily Blunt interpreta la moglie Kitty, Matt Damon il capo del Progetto Leslie Groves, Robert Downey Jr. il membro della Commissione per l’Energia Atomica degli Stati Uniti Lewis Strauss. Girato in 65 mm, il film usa per la prima volta la pellicola IMAX in bianco e nero.
Barbie
L’altra metà del "Barbenheimer" è il primo film live-action sulla bambola Mattel più famosa del mondo, dopo molti lungometraggi animati e qualche serie. Margot Robbie, nel ruolo della protagonista, affronta una crisi esistenziale fuori da Barbieland e involontariamente si porta dietro Ken (Ryan Gosling), che scoprirà i cavalli e il patriarcato. Con quasi un miliardo e mezzo di dollari incassati, è il film più redditizio dell’anno e il 14esimo miglior incasso della Storia. La colonna sonora di Mark Ronson – candidata a 11 Grammy – contiene brani originali di Dua Lipa, Billie Eilish, Nicki Minaj, Sam Smith e Ava Max, tra gli altri. Da una sceneggiatura scritta insieme al compagno Noah Baumbach, la regia è di Greta Gerwig.
Povere creature!
Il film vincitore del Leone d’Oro all’80esima Mostra di Venezia racconta l’evoluzione fantastica di Bella Baxter (Emma Stone, anche produttrice), una giovane donna riportata in vita da un brillante scienziato (Willem Dafoe). Ansiosa di imparare e di fare esperienza, scapperà con un astuto e dissoluto avvocato (Mark Ruffalo). Regia di Yorgos Lanthimos, già candidato a due Oscar per “La favorita” e uno per “The lobster”; sceneggiatura di Tony McNamara dal libro di Alasdair Gray (pubblicato in Italia da Safarà Editore); costumi di Holly Waddington. Arriverà sui nostri schermi il 25 gennaio 2024.
Anatomia di una caduta
La scrittrice Sandra Voyter è costretta a interrompere un’intervista, nel suo chalet di Grenoble, perché il marito tiene la musica a volume troppo alto. Una volta che la giornalista è andata via, il figlio di Sandra porta fuori il cane e, al ritorno, trova un corpo senza vita sulla neve: quello di suo padre. Per le due ore successive, Sandra dovrà dimostrare di non essere stata lei a uccidere il compagno – un po’ in francese un po’ in inglese. Vincitore della Palma d’Oro (la terza per una donna) a Cannes 2023, la pellicola è candidata a cinque European Film Award (miglior film, migliore regia di Justine Triet, migliore sceneggiatura, migliore attrice per Sandra Hüller e University Film Award) e due Gotham Award.
La zona d'interesse
Sempre da Cannes arriva un altro film con Sandra Hüller, che si ispira al libro omonimo di Martin Amis (pubblicato in Italia da Einaudi), in cui il comandante di Rudolf Höss (interpretato da Christian Friedel) cerca di costruire una vita da sogno per sé e per sua moglie in una villetta vicina al campo di concentramento di Auschwitz. Essendo una co-produzione tra Stati Uniti, Regno Unito e Polonia – ed essendo recitato in tedesco, polacco e yiddish – la pellicola concorre per l’Oscar al miglior film internazionale. Ha già vinto il Gran Premio al Festival di Cannes, il premio per la migliore colonna sonora di Mica Levi e il Premio FIPRESCI. Scrive e dirige Jonathan Glazer, dal 25 gennaio al cinema.
Spider-Man: Across the Spider-Verse
Miles Morales, personaggio della Marvel Comics, torna nel sequel di “Spider-Man: Un Nuovo Universo” – il film d’animazione vincitore dell’Oscar 2019 ambientato in un multiverso chiamato Spider-Verse. Qui, insieme a Spider-Woman, Miles incontra la Spider-Society guidata da Spider-Man 2099, ma entra in conflitto con loro per la gestione di una nuova minaccia. Con uno stile visivo diverso per ciascuno dei sei universi paralleli, il film è stato un successo di critica e di pubblico, stabilendo diversi record al botteghino statunitense. Superando il suo predecessore, è diventato il maggior incasso della Sony Pictures Animation. Il terzo capitolo della trilogia, “Spider-Man: Beyond the Spider-Verse”, è già in fase di sviluppo.
Il Ragazzo e l'Airone
Il dodicesimo lungometraggio diretto dal maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki si ispira all’infanzia del regista, al raggiungimento della maggiore età e alla scoperta di un mondo segnato da conflitti e perdite: un ragazzo scopre una torre abbandonata nella sua nuova città ed entra in un mondo fantastico con un airone cenerino parlante. Sebbene Miyazaki avesse annunciato il suo ritiro nel 2013, già nel 2016 era al lavoro sullo storyboard di questo nuovo progetto: l’uscita del film, prevista per le Olimpiadi del 2020, è slittata al luglio di quest’anno senza nessun tipo di promozione, dopo circa sette anni di lavori (si dice che sia il film più costoso mai prodotto in Giappone). Arriverà sui nostri schermi il 1° gennaio 2024.
Rustin
Approdato su Netflix il 17 novembre, racconta la vera storia dell’attivista per i diritti civili Bayard Rustin, che aiutò Martin Luther King Jr. a organizzare la marcia su Washington del 1963. Non a caso, a produrlo è la casa di produzione di Barack e Michelle Obama. Colman Domingo interpreta il ruolo del protagonista accanto a Chris Rock, Jeffrey Wright e la regina di Broadway Audra McDonald. Dirige invece George C. Wolfe, già dietro alla macchina da presa di “Ma Rainey’s Black Bottom”, che nel 2021 vinse l’Oscar per il trucco e per i costumi. Anche in questo caso molta importanza è data alla colonna sonora, a cui si aggiunge la canzone originale “Road to Freedom” scritta e interpretata da Lenny Kravitz.
May December
Un’attrice (Natalie Portman) si trasferisce in Georgia per studiare la vita e le opere di una controversa donna su cui si sta girando un film (Julianne Moore), passata per le prime pagine di tutti i tabloid vent’anni prima a causa della relazione con un ragazzo all’epoca minorenne, che poi sarebbe diventato suo marito (interpretato da Charles Melton). Il decimo lungometraggio di Todd Haynes (regista di “Velvet Goldmine”, “Lontano dal Paradiso”, “Carol”) si ispira alle vicende di Mary Kay Letourneau, condannata al carcere per aver abusato di un ragazzo dodicenne e che per ben due volte partorì in prigione.
The Holdovers – Lezioni di Vita
Dopo sei anni di silenzio, Alexander Payne (Oscar per la sceneggiatura di “Sideways” nel 2005 e poi per quella di “Paradiso Amaro” nel 2012) torna a dirigere Paul Giamatti in questo dramedy ambientato nel 1970. Un insegnante – non particolarmente amato – si ritrova a trascorrere le vacanze di Natale a scuola, a supervisionare gli studenti che non possono tornare a casa. La storia, inizialmente, era stata pensata per una serie tv – e infatti la sceneggiatura è affidata all’autore televisivo David Hemingson: poi Focus Features ne ha acquisito i diritti. Uscito ufficialmente il 10 novembre negli Stati Uniti, sarà presentato il 1° dicembre al Torino Film Festival. Nomination al Gotham per la performance di Da’Vine Joy Randolph.
American Fiction
Per il suo debutto dietro la macchina da presa, lo sceneggiatore Cord Jefferson ha scelto di adattare il romanzo “Erasure” di Percival Everett, una riflessione sugli stereotipi dell’industria editoriale nei confronti degli scrittori afroamericani. Jeffrey Wright (già vincitore di un Emmy e candidato al Gotham per la performance da protagonista) interpreta Monk, un romanziere frustrato e stufo dei cliché che l’establishment chiede all’intrattenimento “nero”: usa allora uno pseudonimo per pubblicare un assurdo libro che smascheri l’ipocrisia. Fanno parte del cast anche Sterling K. Brown, Issa Rae e Adam Brody – fra gli altri. L’uscita nei cinema italiani è prevista per il 20 gennaio 2024.
Il colore viola
Questo film musicale è l’adattamento del musical di Broadway portato in scena nel 2005 e poi nel 2015, a sua volta adattamento del romanzo omonimo di Alice Walker che aveva già ispirato il film dell’85 di Steven Spielberg (qui produttore insieme a Quincy Jones e Oprah Winfrey). Segue il difficile viaggio di una donna afroamericana nel sud degli Stati Uniti, dal 1909 fino a circa la metà del secolo. L’esordiente Fantasia Barrino e Danielle Brooks riprendono i ruoli che interpretavano a teatro – e a loro si aggiungono la “sirenetta” Halle Bailey, le cantanti H.E.R. e Ciara e la candidata all’Oscar Taraji P. Henson. Dirige Blitz Bazawule, collaboratore di Beyoncé per il visual album “Black is King”.
Past lives
Primo film da regista di Celine Song (fra le sceneggiatrici de “La ruota del tempo”), passato in concorso dal Festival di Berlino e dal Sundance, è attualmente candidato a tre Gotham Award (miglior film, miglior regia, e migliore performance per la celebratissima Greta Lee). Segue la relazione tra un ragazzo e una ragazza di origini coreane, amici d’infanzia, Hae Sung e Nora – da quando frequentano le stesse scuole a Seoul fino a quando, 24 anni dopo, vivono in due continenti diversi e hanno altre relazioni. Ispirata all’esperienza della regista, la storia – più che sotto forma di triangolo amoroso – è modellata su un cerchio. La canzone originale “Quiet eyes” è interpretata da Sharon Van Etten. Al cinema dal 14 febbraio.
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