Stanley Kubrick: guida a tutti i film del regista

La vita, la carriera, le locandine e la filmografia del più influente regista del cinema americano: da «Eyes Wide Shut» a «Shining», passando per «2001: Odissea nello spazio»

Stanley Kubrick e i suoi personaggi  Credit: © Butaneko
19 Giugno 2018 alle 17:55

Tredici lungometraggi e tre corti in quasi cinquant'anni: il più breve dura nove minuti, il più lungo oltre le tre ore e un quarto. Quattro nomination al Premio Oscar come miglior regista, cinque come sceneggiatore, tre come produttore del miglior film: una sola statuetta, ironicamente, per gli effetti speciali di «2001: Odissea nello spazio» nel 1969. Christopher Nolan ne ha presentato durante l'ultimo Festival di Cannes, in anteprima mondiale, la nuova versione restaurata. Si legge sulla nuova locandina: «Cinquant’anni fa un film cambiò la storia del cinema per sempre». Eppure, mai nessun Golden Globe, mai un premio dal Sindacato dei Registi Americani – almeno non mentre era in vita – e l’unico BAFTA, massimo riconoscimento del cinema britannico, è arrivato solo dopo la naturalizzazione inglese, nel ’76.

Stanley Kubrick è riuscito, con soli tredici film, a toccare qualsiasi genere cinematografico e mai lo stesso tema. Unica costante, la guerra: una volta in Vietnam, una volta in un salone, una volta in trincea. Poi ancora il noir e la commedia nera, il thriller, il film storico, la fantascienza distopica, quella sociologica, la satira, l’horror e il dramma psicologico. Un’altra costante: gli scacchi, onnipresenti sul set, dove il regista era sempre a caccia di un valido avversario tra gli interpreti e la troupe. Prima della carriera cinematografica, infatti, Kubrick si guadagnava da vivere partecipando ai tornei del più intellettuale dei giochi da tavolo. Quasi contemporanea è stata la carriera di fotografo: il suo sguardo di diciassettenne tra le strade di New York è stato da poco riscoperto grazie a una serie di mostre ricavate dagli archivi di Look, il giornale per il quale Stanley fu il più giovane tra i fotoreporter.

Dirige il primo cortometraggio a 21 anni: si intitola «Day of the fight» e documenta una giornata del pugile Walter Cartier. Autoprodotto con soli 3.900 dollari raccolti amatorialmente, viene rivenduto alla RKO per 4.000. Si affida alla stessa compagnia di produzione per il secondo lavoro, «Flying padre», dove il protagonista è un prete del New Mexico che vola su un piccolo aereo sulla sua sterminata parrocchia. Il budget è di 1.500 dollari: il padre, che gli aveva regalato la prima macchina fotografica, lo sosterrà anche nella carriera di regista, ma la strada verso i capolavori è ancora tutta in salita. Come prima cosa, Jacques Leonard Kubrick riscuote l’assicurazione che gli permetterà di finanziare i lungometraggi…

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