Nell'attesa di vederlo per la sesta volta in Mission Impossible, ecco i ruoli più significativi interpretati dall'attore americano

Tom Cruise non è certo uno di quelli attori che ha bisogno di presentazioni. Sulla cresta dell’onda da sempre, è ancora oggi uno tra i più richiesti sul mercato, tra i più chiacchierati dai gossip e tra i più spericolati sul set, dato che è nota la sua radicata avversione nei confronti di controfigure e CGI. E i suoi 56 anni non li dimostra affatto!
Nell’immaginario cinematografico resterà per sempre l’affascinante protagonista di «Top Gun», ma la sua carriera è vasta e segnata da ruoli indimenticabili. In oltre trent’anni di cinema, l’attore americano ha dato vita a personaggi di ogni genere e scegliere solo alcuni tra i suoi film migliori è un’impresa ardua.
Manca poco, e lo vedremo di nuovo indossare i panni di Ethan Hunt in «Mission Impossible - Fallout», il sesto della saga, e prossimamente in «Top Gun 2», l'attesissimo ritorno di Maverick.
Consigliare i suoi film da vedere è la nostra mission impossible. Ma abbiamo pensato ai più significativi, a quelli che balzano in mente subito dopo aver pronunciato il suo nome.

Top gun (Tony Scott, 1986)
Bello, carismatico e sexy: è il pilota Pete "Maverick" Mitchell protagonista di Top Gun nel film del 1986 diretto da Tony Scott. Film per eccellenza che ha segnato la carriera di Tom Cruise, Top Gun è un action drama che si regge su straordinarie sequenze di volo e ha trasformato l’attore americano in un irresistibile rubacuori e in una vera e propria star. Presuntuoso e avventato, il personaggio di Tom Cruise affascina e coinvolge con il suo atteggiamento temerario, sia in volo che nelle sequenze più drammatiche del film, come quelle in cui stringe tra le braccia l’amico morto in un incidente. Top Gun è un film che ha fatto sognare intere generazioni e che ha trasformato Tom Cruise in un vero mito.

Nato il quattro luglio (Oliver Stone, 1989)
Secondo film di Oliver Stone su una trilogia che indaga il conflitto del Vietnam, Nato il quattro luglio è tratto dall’autobiografia scritta da Ron Kovic. Siamo nel 1989, Tom Cruise è già una star di respiro internazionale e conquista la prima nomination agli Oscar per l’interpretazione intensa e potente di questo veterano disilluso dalla guerra. Attraverso le conseguenze nascoste e le implicazioni causate dal conflitto, sia da un punto di vista personale che nazionale, il film di Oliver Stone rende bene l’idea del dramma bellico. Tom Cruise dà il meglio di sé nel ruolo di questo giovane soldato che si trasforma in un convinto attivista anti-guerra, grazie a una performance convincente e autentica.

Codice d’onore (Rob Reiner, 1992)
Tom Cruise è a un punto cruciale della sua carriera. A soli 29 anni è già un sex symbol, ha conquistato la prima nomination agli Oscar e viene ricordato per film come Nato il quattro luglio e Rain Man. L’attore è proiettato verso il futuro e la scelta è tra un film di spicco o un popcorn movie. Tutto questo quando la sua strada incrocia quella del regista Rob Reiner e dello sceneggiatore Aaron Sorkin che, insieme a Demi Moore e Jack Nicholson, ne fanno l’assoluto protagonista di Codice d’onore. Il film è arrivato nel momento migliore della sua carriera per sottolineare il talento di una giovane star che non ha alcun timore di recitare a grandi colossi come il già citato Jack Nicholson e Kiefer Sutherland.

Jerry Maguire (Cameron Crowe, 1996)
Cameron Crowe dirige Tom Cruise in uno dei ruoli più commoventi della sua carriera. L’attore interpreta un agente sportivo problematico e cinico che va incontro a un cambiamento personale e professionale inaspettato. Jerry Maguire valse all’attore un’altra nomination agli Oscar e la performance in questo dramma romantico resta una tra le più intense degli ultimi vent’anni. Impossibile non farsi trasportare da Tom Cruise e dallo straordinario bambino che gli apre il cuore, interpretato all’epoca da Jonathan Lipniki

La saga di Mission impossible
Come già accennato, Tom Cruise, è famoso per la sua caparbietà a voler girare da sé gli stunts dei suoi film. Niente di tutto ciò è più vero che nella saga di Mission Impossible dove l’attore americano si è reso spesso protagonista di sequenze pericolose, interpretando l’agente Ethan Hunt. Affascinante, sicuro di sé, atletico e misterioso, per Ethan Hunt non esiste mission impossible che tenga e l’agente è sempre pronto a rischiare fino all’estremo pur di raggiungere il suo obiettivo. il discorso non cambia con «Mission Impossible - Fallout» dove sarà protagonista di alcune incredibili scene mozzafiato. Ancora una scommessa vinta per l’attore che, nonostante i suoi 56 anni, resta uno tra i migliori interpreti di film d’azione in circolazione.

Jack Reacher (Cristopher McQuarrie, 2013)
Diretto da Cristopher McQuarrie, questo thriller ben costruito racconta la vicenda di Jack Reacher, un uomo misterioso e dal passato oscuro chiamato in causa da un cecchino che uccide senza pietà alcuni passati. In un giallo solido dalla trama spettacolare e dall’intreccio intricato, siamo trasportati all’interno di un enigma che ci costringe a mettere a posto tutti i pezzi di un puzzle, seminati nella storia fin dalla prima scena. Ne viene fuori un film intenso che affascina e diverte e spicca per l’interpretazione di Tom Cruise affiancato dalla splendida Rosamunde Pike e due grandi attori come Richard Jenkins e Robert Duvall.

Il socio (Sydney Pollack, 1993)
Tratto dal romanzo di John Grisham, questo legal thriller ad alta tensione racconta la storia di un brillante laureato di Harvard assunto da un prestigioso studio di avvocati. Los studio legale è in realtà una copertura per gli affari loschi messi in atto della mafia di Chicago. Diretto da Sydney Pollack, Il socio vanta anche la presenza di Gene Hackman, Holly Hunter ed Ed Harris.

Magnolia (Paul Thomas Anderson, 2000)
In Magnolia di Paul Thomas Anderson, Tom Cruise ha un ruolo marginale. Narcisista ed egocentrico, Cruise interpreta Frank TJ Mackey, guru del machismo che mente sul suo passato. Una performance che valse all’attore una nomination come Miglior attore non protagonista in un film dove si racconta il disagio umano, il senso di disperazione e solitudine e lo sforzo di sopravvivere al proprio destino.

Cocktail (Roger Donaldson, 1988)
Girato nello stile di uno spot pubblicitario, questo film di Roger Donaldson è costruito solo ed esclusivamente su Tom Cruise e sul suo divismo. La storia è quella di un giovane di New York che di notte lavora in un bar mentre di giorno studia, cercando di capire tutti i segreti della finanza. Il film è in realtà infarcito di massime sul successo, ha una trama piuttosto prevedibile e dialoghi non eccezionali, ma resta per molti uno dei film che ha segnato la carriera dell’attore, proprio nello stesso anno in cui Cruise è protagonista, insieme a Dustin Hoffman, anche dello splendido Rain Man.

Minority report (Steven Spielberg, 2002)
Diretto da Steven Spielberg e tratto da un romanzo di Philip K. Dick, la storia è ambientata in un futuro. Siamo nella Washington del 2054, città dove è stato creato un sistema meccanico che permette di prevedere i crimini e assicurare i colpevoli alla giustizia prima che commettano i reati. A svelare i nomi dei colpevoli sono tre veggenti. A indagare sui crimini da evitare è John Anderton, interpretato da Tom Cruise. Ma cosa succede quando il sistema lo indica come prossimo pericoloso omicida? Trasportati dall’azione e dalla sensazione che tutto sia una corsa contro il tempo, seguiamo una storia che si regge sul basilare dilemma della scelta tra bene e male, con Spielberg e Cruise che fanno da garanzia in un film che si fa sempre più intenso e adrenalinico.