In attesa dell'uscita in sala di Vacanze ai Caraibi, ecco tutto quello che c'è da sapere sul primo mitico film con Christian De Sica e Jerry Calà

Il cast
Il film vanta nel cast una folta schiera di volti comici tra i più simpatici degli anni '80. Accanto a Christian De Sica non c'è però Massimo Boldi, con cui inizierà a lavorare a partire da «I pompieri» del 1985 e «Yuppies - I giovani di successo» del 1986, bensì Jerry Calà, Claudio Amendola e il mitico Guido Nicheli, anche noto come il Dogui. È lui a pronunciare una delle battute cult di «Vacanze di Natale»: ?La libidine è qui, amore: sole, whisky e sei in pole position!?.

Le donne del film
Le bellezze femminili ricoprono sempre un ruolo importante all'interno dei cinepanettoni. Il primo della serie non è certo da meno rispetto ai suoi successori e sfoggia un nome storico del cinema italiano come quello di Stefania Sandrelli, accanto alle giovani rivelazioni Antonella Interlenghi e Karina Huff. Nella pellicola fa inoltre un'apparizione la star del cinema per adulti Moana Pozzi.
Le battute
Il film è ricco di scene esilaranti e di battute entrate ormai a far parte dell'immaginario collettivo. Tra quelle memorabili c'è la frase pronunciata da Riccardo Garrone: ?E anche questo Natale... se lo semo levato dalle palle!?.

La location
«Vacanze di Natale» è stato girato in appena tre settimane a Cortina d'Ampezzo, in provincia di Belluno. Si tratta della prima location per la serie dei cinepanettoni, che si sarebbero poi trasferiti in varie località esotiche e internazionali, dall'India al Sudafrica, passando per Miami e New York, per poi tornare nel 2011 proprio a Cortina.
La colonna sonora
Tra gli elementi che hanno reso «Vacanze di Natale» (1983) un fenomeno della cultura popolare nostrana c'è anche la colonna sonora. Il film è una piacevole rassegna dei successi dance e disco del periodo, da «Dolce vita» di Ryan Paris a «Maracaibo» di Lu Colombo, ma sono presenti pure alcuni classici della musica pop-rock italiana come «Vita spericolata» di Vasco Rossi, «Amore disperato» di Nada e «Teorema» di Marco Ferradini.
La sigla
La canzone usata come sigla d'apertura della pellicola è «Moonlight Shadow» di Mike Oldfield con Maggie Reilly. Come omaggio al primo cinepanettone, il brano verrà poi riutilizzato anche in «Vacanze di Natale 2000», dove però curiosamente non è stata suonata la versione originale. Il motivo? Una questione economica, visto che la casa discografica che deteneva i diritti del pezzo, la Virgin Records, chiese oltre 200 milioni di lire per usarla.

Questione di nome
Oltre che con «Moonlight Shadow», «Vacanze di Natale 2000» cita il primo film della serie anche nel cognome della famiglia protagonista, i Covelli. In «Vacanze di Natale a Cortina» del 2011 Christian De Sica torna poi a chiamarsi esattamente Roberto Covelli, proprio come nell'originale del 1983.

Sapore di mare
«Vacanze di Natale» ha dato vita all'intero genere dei cinepanettoni, ma a sua volta ha un modello d'ispirazione. La pellicola può infatti essere considerata quasi come una versione invernale e contemporanea degli estivi e ambientati negli anni '60 «Sapore di mare» e «Sapore di mare 2 - Un anno dopo», firmati sempre dai fratelli Vanzina tra il 1982 e il 1983.
Improvvisazione
Uno dei momenti più esilaranti di «Vacanze di Natale» è quando Mario Brega a inizio film si prende una palata di neve sulla testa. Si tratta però di una scena che non era prevista nella sceneggiatura originale della pellicola e che è stata improvvisata dall'attore sul set. Visto il risultato parecchio divertente, i Vanzina decisero che sarebbe rimasta nel montaggio finale.

Gli errori
Nella pellicola sono presenti alcuni errori, le sviste definite in termini cinematografici ?blooper?. Tra i più curiosi ce n'è uno calcistico: Luca (Marco Urbinati) dice a Serenella (Antonella Interlenghi) che non è potuto passare a trovarla a Genova poiché Sampdoria-Roma si sarebbe disputata il 3 marzo 1984. Un'informazione sbagliata per due motivi: Sampdoria-Roma nel corso del campionato 1983/84 si è tenuta il 18 settembre 1983 e, inoltre, il 3 marzo 1984 era un sabato, mentre allora le partite del nostro campionato si giocavano soltanto di domenica.