Venezia 81: la storia nera dell’Italia al Festival

"Iddu" (su un boss mafioso) e "M" (su Mussolini) al centro della giornata

5 Settembre 2024 alle 10:26

Dopo il bagno hollywoodiano di ieri con "Joker: Folie à deux" e i suoi divi Joaquin Phoenix e Lady Gaga, oggi al centro della mostra ci sono due titoli italiani. Il primo è un film in concorso per il Leone d'oro: "Iddu" di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, con Elio Germano e Toni Servillo nei panni, rispettivamente, di un mafioso e di un politico profondamente corrotto. Quando i servizi segreti chiedono aiuto a quest'ultimo per rintracciarne il figlioccio, che è anche l'ultimo grande latitante d'Italia, comincia un azzardato doppiogioco fatto di confidenze e "pizzini". Per aperta ammissione dei due registi, il mafioso interpretato da Germano si ispira a Matteo Messina Denaro e ai famosi "pizzini" con cui teneva i contatti con complici e familiari durante la sua latitanza: «Lettere insolite, che però trascendevano la funzione pratica di comunicazione criminale e lasciavano emergere aspetti della sua personalità e la natura del mondo tragico e ridicolo che intorno a lui volteggiava spericolatamente».

Tocchi di grottesco (ma grande attenzione alla ricostruzione dei fatti storici) anche nella serie "M - Il figlio del secolo", che viene proiettata interamente alla Mostra (sono otto episodi) e che vedremo nel 2025 su Sky e Now. Tratta dal bestseller di Antonio Scurati, con Luca Marinelli nei panni di Mussolini, la serie ripercorre la storia dalla fondazione dei Fasci Italiani (1919) fino al discorso di Mussolini dopo l'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti (1925). Ma si entra anche nel privato del "Duce", mostrando le sue relazioni personali con la moglie Rachele (interpretata da Benedetta Cimatti), l’amante Margherita Sarfatti (Barbara Chichiarelli) e con altre figure dell'epoca, tra cui Italo Balbo (Lorenzo Zurzolo), Dino Grandi (Gianmarco Vettori), Gabriele D’Annunzio (Paolo Pierobon), Vittorio Emanuele III (Vincenzo Nemolato) e appunto, Giacomo Matteotti (Gaetano Bruno).

Chiudiamo ricordando gli altri film in concorso oggi: il georgiano "April" ha per protagonista Nina, una ginecologa accusata di praticare aborti illegali. «Nina incontra le donne nei loro momenti più intimi» dice la regista Dea Kulumbegashvili «in preda a un travaglio straziante, quando stanno per diventare madri o durante aborti dolorosi e clandestini di nascosto dalla famiglia. Nina è un personaggio che ama universalmente, ma non ama nessuno in particolare».

"Stranger Eyes" è invece un film ambientato a Singapore, dove una giovane coppia scopre di essere stata spiata e filmata. Per trovare il voyeur, la polizia piazza altre videocamere e finisce anche lei per spiare la loro vita... una riflessione sui limiti e i rischi della rete di sorveglianza in cui siamo tutti immersi.

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