Non avete voglia di fare nulla? Ecco 12 film da vedere
Siete stanchi di Monopoli, non volete uscire di casa o non avete soldi per una birra: da Be Kind Rewind a L'odio, ecco alcuni film che potrebbero aiutarvi
Ci sono momenti in cui non si ha voglia di fare nulla. Anche quattro passi e due chiacchiere nella piazza del proprio centro cittadino sarebbero troppo, al pensiero di rendere l’auto per raggiungere gli amici in un bar vi viene male e state pure peggio quando pensate al tempo che poi dovrete impiegare per trovare un altro parcheggio sotto casa. Figuriamoci quando viene proposta un’escursione nella natura. È inutile, per quanto i vostri amici o il/la vostro/a ragazzo/a insistano nel provare a tirarvi fuori da casa per lanciarvi nella movida notturna, non ce n’è per nessuno: stasera esistete voi, una bella birra in lattina relegata in un angolo del frigorifero riservata per momenti come questi e, soprattutto, il divano.
E questo è l’istante in cui la palla passa a voi: non basta demolire ogni proposta ed essere bollati come noiosi. Bisogna proporre. E perché non proporre un film adatto all’attività che vi viene suggerita? Da «L’odio» passando per «L’alba dei morti viventi» e «127 ore», ecco alcuni film che potrete alcuna intenzione di prendere.
Project X
Vorreste dare una festa ma non volete sporcare in casa, nè tantomeno distruggerla: È un sabato come tutti gli altri quando l’amico di turno ha un’idea: una festa. Tutti già pensano a quanto berranno o a una lista di invitati che includerebbe la bionda del bar alla quale non si ha avuto mai il coraggio di rivolgere la parola ad eccezione di “Un caffè, grazie”. Oppure il tipo della porta accanto che sembra faccia il modello e che s'incrocia solo ogni volta che si scende a buttare la spazzatura in ciabatte. Ma voi pensate alla somma da anticipare per cibo, bevande e altro, somma che non rivedrete mai più nell sua interezza. Pensate a come sarà messa la casa una volta che gli invitati saranno andati via. No, no e poi no. Ecco, «Project X» è il film per voi: un bel finto documentario di un’ora e mezza sulla festa più estrema, distruttiva, stupida e divertente del cinema recente. Così magari i vostri amici, la prossima volta, ci penseranno due volte prima di farsi saltare in mente di organizzare una festa.
L'odio
Abitate in un brutto quartiere e uscire la sera non è il massimo: Voi vorreste anche uscire ma, si sa, quel signore che giocherella con un coltello a serramanico per passare il tempo mentre sembra aspettare qualcosa è sintomo che, al calar del sole, la vostra zona diventa un pelo pericolosa. I vostri amici non ci credono, «Vuoi solo stare in casa come al solito», dicono. Bene, invitateli a casa vostra e rifilategli «L’odio» di Mathieu Kassovitz, ambientato in una banlieu parigina poco raccomandabile nei momenti successivi a una carica della polizia che ha spedito un giovane in ospedale, tra la vita e la morte. Vedrete che dopo guarderanno il signore con il coltello in modo diverso.
127 ore
Vi propongono un’escursione in un luogo isolato in cui non c’è il wifi: Per voi le vacanze o anche solo le brevi gite devono essere rilassanti, confortevoli, devono insomma permettere di riposarsi dalla frenetica vita quotidiana. Perciò quando vi dicono che hanno scoperto un bellissimo sentiero montano di quindici chilometri e dal 25% di pendenza, promettendovi però una vista stupenda all’arrivo, declinate immediatamente l’offerta. Avete però un film per loro: «127 ore» di Danny Boyle, ovvero il perfetto manuale cinematografico della fatica, dolore e (letteralmente) sacrifici che le escursioni si portano appresso. James Franco ne sa qualcosa. Il braccio di James Franco ancora di più.
La fine del mondo
Non avete soldi da spendere per un paio di birre al bar: Avete speso i vostri averi nell’acquisto di tutti i cofanetti in Blu-ray di tutte le serie di «Star Trek», non considerando minimamente i costi della vita sociale. Avete cinque euro nel portafoglio, ma sapete già che vi serviranno per il kebab di domani sera quindi dovete dire di no al consueto appuntamento settimanale per bar con i vostri amici. Cosa fare per rimediare? «La fine del mondo», capitolo finale della “trilogia del Cornetto” di Edgar Wright con Simon Pegg e Nick Frost, è la risposta. Seguite un gruppo di amici in un tour dei pub di Newton Haven a colpi di pinte di birra. L’unico problema è un’invasione aliena che avviene nello stesso momento. Ma la birra c’è, state tranquilli.
Un disastro di ragazza
La vostra ragazza tende a bere un po’ troppo in pubblico: C’è stata quella volta al matrimonio di vostro zio Franco in cui si è messa a ballare sul tavolo con la cravatta di non si sa chi come bandana. O quella volta che chiedeva l’ora ai passanti per poi rispondere con una pernacchia al posto del ringraziamento. Insomma, la vostra ragazza quando beve più di uno spritz diventa un pelo imbarazzante. Questa sera non avete voglia di affrontare il “problema”: «Trainwreck», ovvero «Un disastro di ragazza», è il film che fa per voi. La storia di una donna in carriera con notevoli problemi con l'alcool e la monogamia ha un'epifania quando conosce un bravo ragazzo. Per due ore dovreste essere a posto. Per quanto riguarda l’alcool almeno.
Una notte da leoni
Il vostro ragazzo tende a bere un po’ troppo in pubblico: Come dimenticare le corse con i carrelli della spesa al termine di una turbolenta serata. Oppure la gara di rutti in pieno centro in grado di imbarazzare persino le statue della cattedrale. Ammettetelo, il vostro ragazzo diventa un’altra persona quando trangugia quei due gin tonic. Quindi basta, stasera non siete in grado di sopportarlo:«Una notte da leoni» è il film che vi servirà per fargli capire che è bello fare festa, ma che bere troppo può portare a conseguenze disastrose. Tipo essere presi a pugni da Mike Tyson.
Jumanji
Un bel gioco da tavolo sarebbe l’ideale: Siete stanchi di giocare per la sedicesima volta consecutiva a Monopoli? Non avete voglia della maratona di Risiko che dura ore e ore finché il più scarso del gruppo non ribalta il tabellone, mischiando tutte le pedine? Ecco il gioco da tavolo che fa per voi: «Jumanji». Certo, le partite non sono semplicissime e le regole un po’ vaghe. È inevitabile, è uno di quei giochi di cui si imparano solo giocando. E ricordate di tirare i dadi spesso, soprattutto se vi viene detto di stare nella giungla. Un 5 o un 8 potrebbero essere la vostra salvezza.
Zombi - L'alba dei morti viventi
Una passeggiata al fresco dell’aria condizionata del centro commerciale: È un sabato pomeriggio di quelli in cui avreste solo voglia di gettarvi in piscina. Se non fosse che lo specchio acquatico più vicino è a decine di chilometri da voi. Quindi optate per due passi in un centro commerciale. Mentre state afferrando le chiavi dell’auto ricordate che è sabato pomeriggio: vuol dire caos, vuol dire rumore, vuol dire famiglie che girano come zombie da un negozio all’altro nel tentativo di avere un minimo di controllo sui propri figli. Ho detto zombie? Volete stare al fresco di un centro commerciale in cui non c’è quasi anima viva? «L’alba dei morti viventi» del 1978 diretto da George A. Romero è quello che cercate. Poca gente, un bel clima e tanto spazio in cui correre: unica pecca sono quei morti carnivori che girano per le corsie.
The Invitation
Una bella cena è quello che ci vorrebbe: «Dai, questa sera cena tutti da me. Faccio il sushi come me l’ha insegnato lo chef di quel ristorante giapponese dove vado sempre». Se non fosse che il vostro amico è in grado a malapena di cucinare un toast. Ripiegate su qualcosa di meno impegnativo, ma non altrettanto digeribile. Tipo «The Invitation», thriller diretto da Karyn Kusama in cui un gruppo di amici si ricongiunge dopo qualche tempo per una cena. Cibo notevole, atmosfera piuttosto tesa e compagnia discutibile. Ricordate: quando tentano di convincervi ad unirvi ad una setta, fate in modo che il motore dell’auto sia già acceso.
Be Kind Rewind
Potreste girare un film insieme ma poi vi ricordate cosa significa montare le riprese: Oggi facciamo qualcosa di diverso: oggi facciamo cinema! Un bel filmino amatoriale, la storia ce l’inventiamo, ci passiamo il tempo e ci divertiamo, insomma. Bell’idea, non male, pensate. Poi continuate a riflettere. Pensate a quanto tempo ci vorrebbe per organizzare il tutto, a comefinirebbe in caciara dopo un paio d’ore, ma soprattutto a quando sarete soli davanti al programma di montaggio, tentando di dare un senso a quelle riprese. No, meglio di no. Un esempio palese è «Be Kind Rewind», bellissima commedia di Michel Gondry con Jack Black e Mos Def: a seguito di un incidente le videocassette di un videonoleggio vengono smagnetizzate. Come sostituirle senza essere licenziati? Basta rigirare tutti i film. «A spasso con Daisy», «Ghostbusters» e «Rush Hour 2» sono degli esempi. Risate assicurate e fatica risparmiata.
La cura del benessere
Una giornata in un centro benessere è quello che ci vorrebbe: Volete perdere i sensi sotto le mani di un esperto massaggiatore? Volete purificare la vostra pelle con qualche trattamento a base di fanghi? Oppure lasciarvi cullare dalle bolle in una piscina idromassaggio? Una giornata alle terme è quello che fa per voi. Ma ricordatevi che avete speso tutti i vostri soldi nei cofanetti Blu Ray di «Star Trek». Poco male, invitate tutti a casa e guardatevi «La cura del benessere», thriller-fanta-horror diretto da Gore Verbinski. I trattamenti sono eccellenti, la struttura è meravigliosa, forse il personale lascia un po’ a desiderare. Ma l’importante sarà comunque bere tanta, molta, moltissima acqua.
Victoria
Perché non organizzare una vacanza tutti insieme, magari a Berlino: Basta, questa città mi ha stancato. Ragazzi, prendiamo il primo volo che c’è e andiamocene. Un bel weekend ad Amsterdam a visitare i musei, non come fanno tutti gli altri. Perché non Berlino? Bella idea. «Victoria» è ancora meglio: bellissimo thriller girato tutto in pianosequenza (ovvero una intera e sola ripresa per tutta la durata della pellicola) in cui azione, dramma e tensione si alternano in un crescendo fenomenale. E, soprattutto, sarà come aver visitato Berlino. Come si dice, toccata e fuga.
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