Woman in Gold, al cinema la storia vera del Klimt rubato

L’attrice premio Oscar Helen Mirren interpreta una donna che ha lottato e vinto per ottenere giustizia per la sua famiglia, anche se tardiva

Helen Mirren e Ryan Reynolds in una scena del film  Credit: © EaglePicture
15 Ottobre 2015 alle 18:52

È da oggi, giovedì 15 ottobre, nelle sale italiane il film diretto da Simon Curtis Woman in Gold con il premio Oscar Helen Mirren e Ryan Reynolds.

Woman in Gold è tratto da una storia vera, quella di una donna, Maria Altmann (interpretata da Helen Mirren), che cerca di ottenere giustizia per riparare al danno subito dalla sua famiglia durante le persecuzioni degli ebrei in Austria ai tempi del nazismo.

Sessant’anni dopo aver lasciato Vienna, durante la Seconda Guerra Mondiale, Maria ritorna in Austria per rientrare in possesso dei beni indebitamente sottratti alla sua famiglia dai nazisti, tra cui il famoso “Ritratto di Adele Bloch-Bauer” dipinto da Klimt (la "Donna in Oro" del titolo), in passato appartenuti alla famiglia Altmann ma custoditi alla galleria Belvedere in Austria.

Assieme al giovane, ma abile avvocato Randy Schoenberg (Ryan Reynolds), si imbarcherà in una battaglia legale che la porterà dal cuore dell’establishment austriaco fino alla Corte Suprema Americana, costringendola ad affrontare il passato e le sue scomode verità.


Il regista Simon Curtis racconta che l’idea del film è nata da un documentario trasmesso dalla BBC, intitolato “Stealing Klimt” (Il Klimt rubato). “La storia ha un potenziale enorme, perché chiama in causa la Seconda Guerra Mondiale, l’Olocausto e l’America contemporanea”, racconta Curtis. “Maria Atlmann e il dipinto di Klimt sono a mio avviso emblematici di tutto il XX secolo. Entrambi nascono nell’età d’oro di Vienna, all’inizio del secolo, ed entrambi finiscono negli Stati Uniti, all’imbrunire del secolo Americano”.

A completare il cast del film ci sono Moritz Bleibtreu nel ruolo di Klimt; Antje Traue nei panni di Adele Bloch-Bauer; Henry Goodman e Allan Corduner nei panni dello zio e del padre di Maria, Ferdinand e Gustav Bloch-Bauer; Frances Fisher nei panni della madre di Randy; Charles Dance, il capo dello studio legale di Randy; Elizabeth McGovern nei panni del gudice Californiano il cui verdetto cambia il corso del caso; e Jonathan Pryce nei panni  del Giudice Capo William Rehnquist

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