Venezia 81: il Joker torna al Lido, insieme a Lady Gaga

Joaquin Phoenix e la cantante sono i protagonisti del sequel del film che vinse cinque anni fa

4 Settembre 2024 alle 10:15

Si può essere all'altezza di un primo capitolo che ha vinto il festival di Venezia cinque anni fa, poi è diventato un fenomeno mondiale da oltre un miliardo di dollari e si è portato a casa anche due Oscar (su 11 nomination)? Questa è la scommessa che si sono trovati di fronte Todd Phillips e Joaquin Phoenix, rispettivamente regista e interprete del primo "Joker" (2019). E per vincerla, come prima mossa, hanno coinvolto Lady Gaga nel ruolo di Harley Quinn, la compagna del fuorilegge: nel nuovo film vedremo dunque come nasce una delle coppie più amate dell'universo di Batman e dei DC Comics. E infatti il titolo è diventato "Joker - Folie à deux". I due si incontrano in un manicomio criminale, l'Arkham Asylum, dove lei si intrufola perché si è innamorata di quello strano paziente: seguiremo poi il processo al protagonista per i fatti del film precedente, fino a un colpo di scena che spiazzerà completamente il pubblico. L'altra cosa spiazzante è che il film è praticamente un musical (ma questo, vista la presenza di Lady Gaga, si poteva sospettare).

Inutile aggiungere che i due protagonisti catalizzeranno anche tutti i fan e fotografi sul red carpet, in una giornata del festival comunque molto ricca e con altri due film in concorso per il Leone d'Oro. Il primo è "Diva futura", dove Pietro Castellitto interpreta Riccardo Schicchi, che con l'omonima agenzia rese il porno un fenomeno di massa degli Anni 80 e 90, tanto da portare "le sue ragazze" persino in parlamento (con l'elezione di Ilona Staller, in arte “Cicciolina”) e quasi alla carica di sindaco di Roma (con Moana Pozzi candidata del Partito dell’Amore). Il tutto raccontato dal punto di vista di una giovane segretaria dell’agenzia, con un mutuo da pagare. Alla regia c'è Giulia Steigerwalt che dice: «È il racconto della parabola tragica di un gruppo di personaggi che, se per certi versi si sono battuti per la libertà, paradossalmente hanno poi contribuito con il loro lavoro a normalizzare qualcosa che va contro la libertà della donna stessa, ovvero la mercificazione del corpo femminile. ll racconto, in questo senso, di una grande contraddizione».

Infine c'è anche il francese "Jouer avec le feu", dove Vincent Lindon interpreta un padre alle prese con un figlio che ha idee violente e di estrema destra, opposte alle sue. Sarà più forte il legame del sangue o lo scontro delle convinzioni? Una metafora, secondo le registe Delphine e Muriel Coulin, di una Francia sempre più divisa tra opposti estremismi.

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