Venezia 81: prima dei premi… Kevin Costner!

L’attore e regista presenta il secondo capitolo della sua saga western “Horizon”

7 Settembre 2024 alle 08:00

Ed eccoci al momento della verità: questa sera, nella cerimonia di chiusura condotta dalla madrina Sveva Alviti (su Rai Movie dalle 18.45) saranno assegnati il Leone d’oro e tutti gli altri premi. Ma prima c’è tempo per ancora un po’ di grande cinema.

In programma fuori concorso c’è infatti “Horizon – An american saga – Capitolo 2” di Kevin Costner. Il regista e attore americano continua a tessere la tela del suo mastodontico progetto western, che una volta completato dovrebbe essere composto di “almeno quattro capitoli”. Questo è il secondo, appunto, e ruota ancora attorno alla vita di una colonia fluviale nel Nuovo Messico del diciannovesimo secolo. Coloni e soldati, magnati delle ferrovie e mercanti di bestiame, nativi americani e lavoratori cinesi immigrati ne fanno la storia, sempre ricca di contrasti, a volte sanguinosa. Dice Costner: «Al centro della saga, a cui lavoro da 20 anni, c’è la storia della grande migrazione attraverso l’America: le difficoltà, la risolutezza e la tenacia di quei primi coloni nel perseguire quella promessa di speranza e l’opportunità di un nuovo futuro».

Ci sarà tempo anche per vedere l’ultima opera di un maestro giapponese, Takeshi Kitano, che in “Broken Rage” tenta un affascinante esperimento: nella prima parte è un violento film d’azione, mentre nella seconda racconta la stessa storia, ma in chiave di commedia. A chiudere il festival sarà poi “L’orto americano” di Pupi Avati, thriller gotico tra Bologna e gli Stati Uniti, dove un giovane psicopatico si innamora di una soldatessa americana che a un certo punto svanisce nel nulla... Così lo descrive il regista: «Abbiamo dilatato i confini, ambientando una porzione iniziale del racconto nel Midwest americano e la parte successiva in quella sorta di Midwest italiano che è il grande delta del Po. Per la prima volta nella nostra filmografia portiamo in scena il dopoguerra italiano. Quella stagione nella storia del nostro Paese vissuta a ridosso del concludersi della Seconda guerra mondiale, ancora intrisa dall’orrendo effluvio della paura e della fame in uno scenario di assoluta devastazione. È in questa Italia che si muove il nostro protagonista, segnato dal disagio mentale e alla ricerca disperata di un amore totalmente idealizzato».

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