Gli zombi di Brad Pitt arrivano finalmente in tv anche in chiaro. Ecco 10 curiosità sul «World War Z» di Marc Forster, uscito in Italia nel giugno 2013, in cui recita anche il nostro Pierfrancesco Favino.
Brad Pitt non ha mai incassato tanto
Con oltre 200 milioni di incasso negli Usa, «World War Z» è il film di maggior incasso della carriera di Brad Pitt. In tutto il mondo il film ha incassato circa 540 milioni di dollari, il 12° nella classifica globale del 2013 (dominata da «Frozen»).
Doveva essere un film molto diverso
La sceneggiatura originale, ispirata al libro omonimo di Max Brooks, era molto diversa. Doveva essere un finto documentario con finte interviste ambientato dieci anni dopo l'Apocalisse zombi. Il regista l'ha fatta riscrivere interamente.
Le location sparse per il mondo
Il film è stato girato in tantissime location in giro per il mondo. Le riprese sono cominciate a Malta (che nella finzione diventa Israele) per poi spostarsi a Glasgow (dove sono state girate le scene ambientate a Philadelphia) e in altre zone della Scozia. Ma è stato girato anche in Galles, in Inghilterra e in Ungheria.
In Ungheria c'è stato un incidente di percorso
Durante il soggiorno del cast in Ungheria le autorità locali hanno sequestrato diverse dozzine di armi utilizzate per le riprese. Secondo la polizia ungherese non erano state debitamente disattivate.
Lo voleva fare anche Leonardo DiCaprio
Il libro «World war Z» uscì nel 2006 e l'anno successivo i diritti vennero acquistati da Brad Pitt, ma soltanto dopo una piccola «guerra» con la compagnia di produzione di Leonardo DiCaprio. Ci vollero però quattro anni per passare alla fase di pre-produzione: la sceneggiatura circolava e piaceva agli esperti, ma non convinceva i produttori perché troppo «intellettuale».
Il finale è stato completamente rifatto
Il finale che possiamo vedere ora non è quello originale: era ambientato in Russia ed era più brutale e con meno speranza. Prima Damon Lindelof e poi Drew Goddard (entrambi provenienti dallo staff creativo di «Lost») sono stati chiamati a riscrivere il «terzo atto» del film. Le nuove scene sono state girate da capo. Questa modifica ha fatto levitare il budget del film fino a 190 milioni di dollari. Le scene ambientate in Russia, girate a Budapest, sono state scartate.
Il direttore della fotografia si è chiamato fuori
Il direttore della fotografia di gran parte del film è Newton Thomas Sigel, mentre le «nuove scene» sono state girate da Ben Seresin. Ma quando il film è stato «convertito» in 3D senza il suo permesso, Sigel ha voluto ritirare il suo nome dai crediti, lasciando solo il nome di Seresin nei titoli.
Da dove ha origine il virus?
Nel libro il virus ha la sua origine in Cina. Nel film, invece, il «paziente zero» si trova in Corea del Sud. Con tutta probabilità questa scelta venne fatta per non inimicarsi i censori del mercato cinese, che al momento è uno dei più grandi e redditizi al mondo.
Non è il primo ruolo hollywoodiano di Favino
Il «nostro» Pierfrancesco Favino è uno degli attori italiani con la miglior pronuncia inglese, motivo per cui la sua presenza è stata spesso utile in film americani e inglesi. Prima di «World War Z», dove è un dottore della OMS, Favino aveva recitato, tra gli altri, in «Una notte al museo» e «Le cronache di Narnia - Il principe Caspian».
Nel film c'è un «presagio» di una popolare serie tv...
Tra gli attori del film c'è Peter Capaldi, che interpreta un dottore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. In inglese la sigla è della OMS è WHO e il credito ufficiale di Capaldi nei titoli del film quindi è «W.H.O. Doctor». Pochi mesi dopo l'uscita del film la BBC annunciò che Peter Capaldi era stato scelto come nuovo protagonista della più longeva serie britannica... «Doctor Who».
«World War Z» fu un successo al box office mondiale cinque anni fa: 540 milioni di dollari. Il sequel, inevitabile, è stato annunciato anni fa, ma ora è ufficiale: le riprese inizieranno nel giugno 2019
Il primo trailer e le immagini del nuovo film che vede l’attore nei panni di un generale americano in Afghanistan. Dal 26 maggio sul servizio in streaming